Secret Instructions To Probators è un testo d’insegnamenti che negli anni 1889-1890, la H.P. Blavatsky scrisse per la Sezione Esoterica (il “Cerchio interno”) della Società Teosofica.
Gli insegnamenti che vi si trovano erano riservati ai Discepoli sul “Sentiero di Probazione”.
PresentazioneSecret Instructions To Probators è un testo d’insegnamenti che negli anni 1889-1890, la H.P. Blavatsky scrisse per la Sezione Esoterica (il “Cerchio interno”) della Società Teosofica. Gli insegnamenti che vi si trovano erano riservati ai Discepoli sul “Sentiero di Probazione”. Athos A. Altomonte Istruzioni n°. I – Strettamente Privato e ConfidenzialeUn avvertimento diretto a tutti gli esoteristi.C’è una strana legge nell’Occultismo che è stata verificata e provata da migliaia di anni di esperienza; è stata anche dimostrata in quasi ogni caso, durante i quindici anni in cui la S.T. è esistita. Appena qualcuno giura come probando, alcuni effetti occulti ne conseguono. Uno di questi è la tendenza naturale dell’uomo a far emergere i suoi vizi, abitudini, qualità o desideri nascosti, che siano nel bene o nel male, indipendentemente che siano buoni, cattivi o indifferenti. Per esempio se un uomo è vanesio o edonista, o ambizioso, sia a causa dell’Atavismo o per eredità Karmica, si può star certi che tutti questi vizi verranno fuori, anche se fino a quel momento è stato in grado di nasconderli e reprimerli. Verranno all’esterno in maniera inarrestabile e la lotta per poter disintegrare queste tendenze, in sé sarà cento volte più dura di quanto sia mai stata. D’altra parte se è buono, generoso, moderato o ha in sé virtù che finora erano nascoste e latenti, queste verranno fuori nello stesso inarrestabile modo. Di conseguenza, un uomo civilizzato che detesta essere considerato un santo ed a questo scopo indossa una maschera, non sarà in grado di nascondere la sua vera natura, bassa o nobile che sia. Questa è una legge immutabile nel campo dell’occultismo.Più il desiderio del candidato è onesto e sincero e più profondamente sente la realtà e l’importanza del suo giuramento, più il suo effetto sarà marcato. Per questo fate in modo che tutti i membri di questa Scuola siano avvertiti e stiano in guardia; infatti durante i tre mesi prima che l’insegnamento exoterico cominci, molti tra i più promettenti candidati falliscono ignobilmente. L’antico assioma occulto, «Conosci Te Stesso», deve essere familiare ad ogni membro della Scuola, ma pochi, se non nessuno, hanno compreso il vero senso di questa esortazione saggia dell’Oracolo di Delfi. Conoscete tutti il vostro lignaggio terreno, ma quanti di voi hanno mai tracciato tutte le loro linee ereditarie: astrale, psichica e spirituale; quelle che fanno di voi ciò che siete? Molti hanno scritto ed espresso il loro desiderio di unirsi al proprio Ego Superiore, eppure nessuno sembra conoscere il legame indissolubile che collega i propri “Ego Superiori” con il Sé Universale. Questa conoscenza è una prerogativa irrinunciabile per qualsiasi tipo di Occultismo, sia pratico che puramente metafisico. Si propone, a questo scopo, di iniziare l’istruzione exoterica mostrando questa connessione in tutte le direzioni con i mondi Assoluto, Archetipico, Spirituale, Manasico, Fisico, Astrale ed Elementare. Prima di poter trattare i mondi superiori – Archetipico, Spirituale e Manasico – dobbiamo destreggiarci nelle relazioni del Settimo, il mondo terrestre, la Prakrita inferiore, o Malkuth, come nella Cabala, con i mondi o piani che lo seguono immediatamente. È chiaro che una volta che il corpo umano sia ammesso ad avere una relazione diretta con tali mondi superiori, la specializzazione degli organi e delle parti del corpo avrà bisogno di tutte le parti dell’organismo umano, senza eccezioni. Agli occhi della verità e della natura nessun organo è meno nobile o ignobile di un altro. Gli Antichi consideravano più sacri proprio quegli organi che noi associamo con sentimenti di vergogna e segretezza; questo poiché essi sono centri creativi, corrispondenti alle Forze Creative del Cosmo. Gli Esoteristi sono perciò avvertiti: a meno che siano pronti a prendere tutto con lo spirito della verità e della natura, e dimenticare il codice di falso possesso alimentato dall’ipocrisia e la vergogna infondata per quelle funzioni primordiali che erano una volta considerate Divine – farebbero meglio a non studiare l’Esoterismo. OM“OM”, dice l’Adepto Ariano, il Figlio della Quinta Razza, che con questa sillaba comincia e conclude il suo saluto all’essere umano, questa supplica o appello alle Presenze non umane. “Om-Mani” mormora l’Adepto Turanico, il discendente della Quarta Razza; e dopo una pausa aggiunge: “Padme-Hum” Questa famosa invocazione è tradotta incorrettamente dagli Orientalisti in questo modo: “O il Gioiello nel Loto”. Sebbene letteralmente Om sia una sillaba consacrata alla Divinità, Padme significhi “nel Loto” e Mani sia qualunque pietra preziosa, nessuna delle parole stesse nè il loro significato simbolico, sono resi correttamente. In questa formula, che è la più sacra di quelle Orientali, non solo ogni sillaba ha una potenza segreta che produce un certo risultato, ma l’intera invocazione ha sette diversi significati e può produrre sette risultati distinti, ognuno dei quali differisce dagli altri. I sette significati e i sette risultati dipendono dall’intonazione che si dà all’intera formula e a ciascuna delle sillabe; perfino il valore numerico delle lettere si aggiunge o sottrae a seconda che venga usato questo o quel ritmo. Ricordate agli studenti che il numero origina la forma e il numero guida il suono. Il numero è alla radice dell’Universo manifesto; numeri e proporzioni armoniche guidano le prime differenziazioni di sostanza omogenea entro elementi eterogenei; e i numeri pongono limiti alla mano creatrice della natura. Conoscete i numeri corrispondenti del principio fondamentale di ogni elemento ed i suoi sotto-elementi, imparate la loro azione, interazione e comportamento dal punto di vista occulto della natura che si manifesta, e la legge delle corrispondenze vi condurrà alla scoperta dei misteri più grandi della vita macrocosmica. Per giungere al macrocosmo, però, dovete cominciare dal microcosmo; cioè dovete studiare l’Uomo, il microcosmo – in questo caso come fa la scienza fisica – per induzione, procedendo dal particolare all’universale. Allo stesso tempo, comunque, dato che un punto fondamentale è necessario per analizzare e comprendere tutte le combinazioni di differenziazioni di suoni, non dobbiamo perdere di vista il metodo Platonico, che comincia con una veduta generale su tutto e scende dall’Universale all’individuale. Questo è il metodo adottato in Matematica – la sola scienza esatta che esista oggi. Studiamo l’uomo, quindi; ma se lo separiamo per un attimo dal Tutto Universale, o lo guardiamo in isolamento, da un aspetto singolo, separato dall’“Uomo Divino” – l’Universo rappresentato da Adam Kadmon o i suoi corrispondenti in ogni filosofia, – ci ritroveremo inevitabilmente nella magia nera o falliremo miseramente nel nostro tentativo. Per questo, la frase mistica “Om Mani Padme Hum” quando compresa correttamente, invece di essere composta dalla parole, quasi insignificanti, “O il gioiello nel Loto”, contiene un riferimento all’unione indissolubile tra uomo ed Universo resa in sette diversi modi e che ha la capacità di sette diverse applicazioni per altrettanti piani di pensiero ed azione. Da qualunque aspetto la esaminiamo, significa “sono ciò che sono”, “Sono in te e tu sei in me”. In questa congiunzione e unione l’uomo buono e puro diventa un dio. Consciamente o inconsciamente arriverà a risultati inevitabili, o li provocherà involontariamente. Nel primo caso se è un Iniziato – naturalmente si intende un Adepto del Sentiero destro – può guidare una corrente benefica o protettiva, e perciò beneficiare e proteggere individui e perfino intere nazioni. Nel secondo caso, sebbene ignaro di ciò che sta facendo, l’uomo buono diventa uno scudo per chiunque sia con lui. Questi sono i fatti; ma dobbiamo spiegare come e perché e questo può essere fatto solo quando la reale potenza e presenza nei suoni, e di conseguenza nelle parole e lettere, è stata resa chiaramente. La formula “Om Mani Padme Hum” è stata scelta come illustrazione della sua quasi infinita potenza sulle labbra di un Adepto e delle sue potenzialità quando sia pronunciata dall’uomo. Siate cauti, voi che leggete: non usate queste parole invano, o quando siete arrabbiati, o correte il rischio di essere voi stessi la prima vittima sacrificale o, ancor peggio, di mettere in pericolo quelli che amate. L’Orientalista profano che rasenta l’esteriorità per tutta la vita, vi dirà, con irriverenza ed ironia verso la superstizione, che in Tibet questa frase è il più potente incantesimo di sei sillabe e si dice che sia stato dato alle nazioni dell’Asia Centrale da Padmapani, il Chenresi Tibetano. (vedi “Dottrina Segreta ” Vol. II, p. 178-9 o nuova edizione, p. 188-189). Ma chi è Padmapani in realtà? Ciascuno di noi deve riconoscerlo quando è pronto. Ciascuno di noi ha dentro di sé il “Gioiello nel Loto”, che lo chiami Padmapani, Krishna, Buddha, Cristo o qualsiasi altro nome dia al proprio Sé Divino. La storia exoterica dice questo: «Si dice che il Buddha Supremo, o Amitabha, al momento della creazione dell’uomo, fece in modo che un raggio roseo di luce emanasse dal suo occhio destro. Il raggio emise un suono e divenne Padmapani Bodhisattva. Poi la Divinità fece in modo che dal suo occhio sinistro sorgesse un raggio di luce blu che, incarnatosi nelle due vergini Dolma, acquistò il potere di illuminare le menti degli esseri viventi. «Amitabha chiamò poi la combinazione che immediatamente stabilì la propria dimora nell’uomo, “Om Mani Padme Hum” (“Io sono il Gioiello nel Loto e in esso rimarrò”). In seguito Padmapani, “quello nel Loto”, fece voto di non smettere di lavorare finché non avesse fatto sentire la sua presenza all’umanità, salvandola dalla miseria della rinascita. Promise di compiere la sua missione prima della fine del Kalpa, aggiungendo che in caso di fallimento la sua testa potesse frantumarsi in innumerevoli frammenti. «Il Kalpa terminò; ma l’umanità non lo sentì nel suo cuore freddo e maligno. Dunque la testa di Padmapani si ruppe e fu ridotta in migliaia di frammenti. Mossa da compassione, la Divinità riformò i pezzi in dieci teste, tre bianche e sette di vari colori. E da quel giorno l’uomo è diventato il numero perfetto o DIECI.» In questa allegoria la potenza del Suono, Colore e Numero è dunque ingegnosamente introdotta per velare il vero significato esoterico. Al profano questa sembra una delle innumerevoli favole della creazione; in realtà è pregna di significato spirituale e Divino, fisico e magnetico.
Prima che questa affermazione e la corrispondenza perfetta tra Macrocosmo e Microcosmo possano essere dimostrate sono necessarie alcune parole di spiegazione. All’apprendista che studi Scienze Esoteriche nel loro doppio obiettivo:
Come abbiamo già detto, la formula segreta del lontano Oriente “Om Mani Padme Hum” è la migliore per rendere queste qualità e funzioni corrispondenti, chiare all’apprendista. Ripeto ancora una volta: coloro che si sentono troppo moderni per accostare con la dovuta riverenza i numerosi misteri che devono essere rivelati – nonostante i riferimenti a tali soggetti che si fanno al giorno d’oggi siano impropri o più precisamente indecenti – costoro abbandonino questi insegnamenti. Infatti dovrò usare parole e riferimenti, specialmente all’inizio, che concernono gli organi e le funzioni più segrete del corpo umano, tali che al solo nominarli provocheranno reazioni di disgusto e vergogna o risate irriverenti. Sono tali sentimenti che, invariabilmente, hanno portato generazioni di scrittori sul simbolismo e sulle religioni, sin dai tempi di Kircher, a concretizzare ogni emblema ed ideogramma naturale nel loro pensiero impuro e infine a riassumere tutte le religioni, inclusa quella Cristiana, come adorazione fallica. È pur vero che sin dai tempi di Pitagora e Platone i culti exoterici cominciarono a deteriorarsi, fino a degradare il simbolismo nelle pratiche più disonorevoli del nostro culto. Da qui l’orrore ed il disprezzo con cui ogni vero Occultista considera il cosiddetto “Dio personale” e l’adorazione ritualistica exoterica delle Chiese – sia che si tratti di pagani o Cristiani. Ed era così anche ai tempi di Platone. Fu la persecuzione dei veri ierofanti e la soppressione finale di quei misteri, che soli purificavano i pensieri dell’uomo, a condurre al Tantrismo (culto sessuale) e, attraverso la dimenticanza della Verità Divina, alla Magia Nera, sia consapevole che inconscia. Molta letteratura è sono stata scritta su questo argomento, soprattutto nell’ultima parte del nostro secolo. Tutti gli studenti possono leggere da sé opere come quelle di Payne, Knight, Higgins, Inman, Furlong ed infine il Fallismo di Hargrave Jennings ed il Culto Fallico di Allen Campbell. Per quanto riguarda i fatti sono tutti basati sulla verità, ma sono tutti in errore e scorretti nelle conclusioni. Le parole precedenti sono rivolte agli studenti in modo che – sapendo quanto gli Occultisti siano amareggiati sia dalle Chiese svilenti, che dai pensatori materialistici che vedono il fallicismo in ogni simbolo – non dovrebbero dall’inizio saltare alla conclusione che, dopo tutto, le Scienze Occulte, allo stesso modo, non siano basate altro che su fondamenti sessuali. Uomo e donna nei loro aspetti fisici ed involucri corporei non sono altro che animali superiori e, se si studiano le varie parti del loro corpo, è necessario usare termini comprensibili allo studente. Ma l’idea degli atti impuri a cui questi organi sono connessi, nella loro attuale concezione di umanità, non contraddice il fatto che ogni organo si sia evoluto e sviluppato, per compiere le sue funzioni sessuali su sei diversi piani di azione, oltre al settimo, la funzione più bassa e puramente terrestre sul piano fisico. Questo basterà come introduzione a ciò che segue. Nell’allegoria di Padmapani, il Gioiello (o Ego Spirituale) nel Loto, o il simbolo dell’uomo androgino, i numeri 3, 4, 7 e 10 sono rilevanti come sintesi dell’Unità, Uomo, come ho già detto. È dall’accurata conoscenza e comprensione del significato e della potenza di questi numeri, nelle loro varie e multiformi combinazioni, e con la loro mutua corrispondenza con suoni o (parole) e colori o gradi di moto (rappresentati nella scienza da vibrazioni) che dipende il progresso dello studente nell’Occultismo. Perciò dobbiamo cominciare dalla prima parola iniziale, “OM” o “AUM” e ciò che rappresenta. OM è una “velatura”. La frase “Om Mani Padme Hum” non è una frase di sei – ma di sette – sillabe, visto che la prima sillaba è doppia nella sua corretta pronuncia e tripla nella sua essenza, A-UM, rappresenta la differenziazione primordiale una e trina eternamente celata, non da, ma nell’Uno Assoluto, ed è perciò simbolizzata dai 4, o Tetractys, nel mondo fisico. È l’Unità-raggio, o Atman. È Atman, lo spirito più alto nell’uomo che, in congiunzione con Buddhi e Manas, è chiamato la Triade Superiore, o Trinità. Questa Triade con i suoi quattro principi umani inferiori, è inoltre avviluppata in un’atmosfera aurica, come il tuorlo di un uovo (il futuro Embrione) dall’albume e dal guscio. Questo, secondo la percezione degli esseri superiori di altri piani, rende ogni individualità un ovoide con più o meno radianza. Per dimostrare allo studente la perfetta corrispondenza tra la nascita di Kosmos, un Mondo, un Essere planetario, o un figlio del peccato e della terra, è necessaria una descrizione più definita e chiara. Coloro che sono familiari con la filosofia la comprenderanno meglio. Chi, avendo letto, dice Vishnu o altri Purana, non mostra familiarità con l’allegoria exoterica della nascita di Brahma (maschio-femmina) nell’uovo del mondo, Hyranyagarbha, circondato dalle sue sette zone, o meglio piani, che nel mondo di forma e materia diventano sette e quattordici Lokas; i numeri sette e quattordici riappaiono ogni volta che sia necessario. Senza rivelare l’analisi segreta, gli Hindu hanno da tempo immemorabile paragonato la matrice dell’Universo e la matrice solare all’utero femminile. È scritto sulla prima: “Il suo grembo è grande come il Meru” ed “i futuri potenti oceani giacciono dormienti nelle acque che riempivano le sue cavità, i continenti, i mari e le montagne, le stelle, i pianeti, gli dei, i demoni e l’umanità.” Il tutto ricorda, nei suoi involucri interni ed esterni, il seme di cacao, ripieno di polpa e ricoperto di guscio e scorza. “Grande come Meru,” dicono i testi. “Meru era il suo amnio e l’altra montagna era il suo corion,” aggiunge un verso di Vishnu Purana (1, 2 Vol. I p.40 della traduzione di Wilson, corretta da Fitzward Hall.) Allo stesso modo in cui un uomo nasce nel grembo di sua madre. Così come Brahma è circondato, nelle tradizioni esoteriche, da sette strati interni e sette strati esterni all’uovo terreno, così è l’embrione – il primo o settimo strato, a seconda da quale estremità cominciamo a contare. Proprio come l’Esoterismo in questa cosmogonia elenca sette strati interni e sette esterni, così la Fisiologia riporta i contenuti dell’utero come sette, sebbene ci sia completa ignoranza sul fatto che questa sia una riproduzione di ciò che avviene nella Matrice Universale. Questi contenuti sono:
Ognuno di questi sette continenti corrisponde in modo diverso all’antetipo, ed è formato in corrispondenza con esso, uno su ognuno dei sette piani dell’essere, a cui a loro volta corrispondono i sette stati della materia e tutte le altre forze funzionali e sensitive della Natura.
La figura 1 è una rappresentazione dell’Uovo prima che l’amnio ed il Corion siano distinguibili; l’Allantoide (5) è nelle prime fasi del suo sviluppo. La figura 2 mostra l’Allantoide che si spande attraverso l’Interspazio (6) e il sacco del tuorlo che si è ristretto notevolmente. La figura 3 mostra il sacco del tuorlo restringersi ulteriormente; l’Allantoide ha completato la sua espansione nell’Interspazio tra l’Amnio ed il Corion (Falso Amnio) contro le pareti di quest’ultimo, che è cresciuto nella forma di villi ramificati nella sostanza della membrana mucosa uterina. In uno stadio successivo quest’ultima formerà la Placenta. La seguente è un’osservazione panoramica dei sette contenuti corrispondenti dell’Utero della Natura e della donna. Possiamo così compararli:
Perfino nell’evoluzione delle razze vedia |