In fatto di trasmissione del pensiero i metodi dell’Est e dell’Ovest differiscono. L’Occidentale vorrebbe perforare con lo sguardo, mentre l’Orientale, quando invia un pensiero, non guarda nessuno, poiché così smusserebbe l’acutezza del comando.
L’Oriente cerca invece soprattutto il contatto interiore con la coscienza, il che consente di penetrarla con fermezza e durata maggiori. L’Occidentale vorrebbe perforare con lo sguardo, mentre l’Orientale, quando invia un pensiero, non guarda nessuno, poiché così smusserebbe l’acutezza del comando. I suoi occhi in effetti sono aperti, ma si costruisce un’immagine del corrispondente, in cui può coglierne l’essenza con perfezione maggiore. Non è la tensione che rafforza l’effetto, ma la fermezza immota della coscienza e la purezza totale del suono psichico. Le rocce si spaccano non solo sotto i colpi, ma anche al fragore di una detonazione. Si riesce facilmente nelle cose più difficili se la coscienza è adeguata e la quiete indisturbata. Ma purtroppo gli uomini considerano la quiete come oziosità. Azione – energia – luce! da Comunità |