Al di là di ogni preferenza e criterio personale, sull’alimentazione esistono dei canoni che possono essere ritenuti super partes. Regole che dovrebbero essere considerate al di sopra delle opinioni personali.
Andando oltre le nozioni di base, viene anche insegnato come ogni piano prenda il proprio nutrimento da quello sottostante o precedente. Risparmierò una dissertazione che annoierebbe i più. Limitandomi a riassumere pochi tratti del percorso cosmico della scala alimentare.
Non mi soffermo sul risvolto occulto di questo piano, anche se interessa la natura umana. Il regno vegetale si nutre del precedente, cioè, trae il proprio sostentamento dal regno sottostante. Non mi soffermo sul risvolto occulto di questo piano, anche se interessa la natura umana. Si può solo aggiungere che, approfondendo questa parte del tema, s’incontrerebbero i dettami occulti della Medicina Naturale, che non combatte tanto il male specifico, ch’è solo un “sintomo” di una causa profonda, quanto riequilibra la disarmonia energetica interiore che produce il “malessere”, così, che il “sintomo superficiale” semplicemente cessa d’esistere. Questo argomento è in parte trattato dagli insegnamenti trasmessici da Helena Roerich. Il regno animale trae il proprio sostentamento dal regno vegetale, e di conseguenza anche dal minerale. I predatori sono solo i “custodi inconsci” di un meccanismo di selezione naturale che non ritengo sia necessario trattare in questa sede. Non mi soffermo sul risvolto occulto di questo piano, anche se interessa la natura umana. Il regno umano è (gran) parte animale, in parte ragione fisica (Kama-manas) ed in embrione, anche mente superiore (Manas). Questa apparente “dissociazione” (v. dualismo), in realtà, è un prezioso punto di congiunzione tra piani che, attraverso la coscienza umana, possono tornare a congiungersi. Piani di sostanza materiale, sostanza mentale e sostanza spirituale, ovvero, Materia-Pensiero-Spirito (v. Triadi). Da un “ascolto” superficiale di dettami occulti, alcuni “apostoli di saggezza” che saggi non erano, hanno creduto di ravvedere nei canoni della “scala alimentare” un dettame ch’era solo frutto della loro inesperienza. Quello che anche l’uomo dovesse nutrirsi del regno precedente. Anche se dal punto formale ed exoterico questo dettame è presumibile, non è però corretto asserirlo da un punto di vista più evoluto, cioè da quello iniziatico. Questa “separazione” nasce dai fraintendimenti di una visione exoterica, che non ricorreva ad un insegnamento iniziatico, mai stato completamente esteriorizzato. Con dispute tra i fronti dei pro e dei contro. Con battaglie etiche e morali, senza mai vinti né vincitori. La realtà non è poi difficile da scoprire. Basta volerla rileggere nei canoni originali, senza badare ad “antiche imperizie”. Riassumo. L’essere umano evoluto (nei fatti e non solo nelle sue speculazioni) è essenzialmente “pensiero”. La mente superiore non appartiene, dunque, al regno animale come il suo veicolo fisico. Ecco che la Mente non-personale, dal proprio piano interiore, si nutre certo di carne animale, ma di quella propria. In altre parole: la Mente superiore (il pensiero astratto detto: Buddhi) trae il proprio sostentamento dalla propria fisicità esteriore, ch’è di natura animale. Perciò, si nutre assimilando energie dal proprio corpo fisico. Questo tema conduce al senso della “sacralizzazione della materia“. Per cui, attraverso il “pensiero astratto”, l’Iniziato, trasforma in pura energia l’alimento materiale (ch’è la sostanza terrena ed il “corpo” del pianeta) che assume “in sé”. Fornendo un’energia volitiva e cosciente, che può essere messa a disposizione di un Ideale non-personale (Servizio) per il Beneficio Comune. Oppure, ancora meglio, posto a beneficio dei piani della gerarchia spirituale. Ecco che la sostanza alimentare (il corpo del pianeta), nella sua “massima trasformazione”, può tornare attraverso la mente superiore (Buddhi) verso il piano spirituale (insegnamento esoterico dell’ Agni Yoga ). Non mi soffermo sul risvolto occulto di questo piano, anche se interessa la natura umana. Il regno spirituale trae il proprio sostentamento dai pensieri e sentimenti d’ordine superiore del regno umano. Questo spiega l’uso iniziatico dei mantram e delle invocazioni, che rispondono alla Legge d’Evocazione-Invocazione (v. Simile maggiore che evoca il simile minore).
L’Evocazione-Invocazione rituale (VII raggio), però, non ha molto a che vedere con la comune preghiera devozionale. Ch’è solo una speranza di fede e non la certezza di fede (v. Fuoco Spirituale – Agni) che, al contrario della speranza, è un Atto di Volontà iniziatica, capace di trasmutare la sostanza mentale con il Potere della Parola. Non mi soffermo sul risvolto occulto di questo piano, anche se interessa la natura umana. Di contro, per la legge di contrappasso, il “regno oscuro” (che non voglio nominare) ch’è l’antitesi del “regno di Luce” (ma anche questa è solo una definizione exoterica), si nutre dei pensieri umani, ma di quelli più infimi, disdicevoli e passionali. Delle cosiddette “colpe” ch’essi stessi suggeriscono (tentazioni) e coltivano nelle passioni umane, anche quelle che paiono a fin di bene. Non mi soffermo sul risvolto occulto di questo piano, anche se interessa la natura umana. Ogni vero Aspirante dovrebbe ricordare le parole di Dante: la via che mena all’Inferno è lastricata di buone intenzioni. Perché molto si parla di Anima, mentre si nuota nel mare traslucido delle Illusioni (Maya). |