Tre volti occulti del Tempio

MassoneriaSe ciò che vuole l’adepto non è il vano apparire del teatrante ma la coerenza iniziatica, allora dovrà imparare ad agire in modo inconsueto e la parola chiave sarà trascendere.
Per raggiungere una considerevole capacità iniziatica, bisogna saper trascendere l’ombra simbolica e passare dal Tempio esteriore, ch’è il fulcro della Massoneria simbolica, al Tempio interiore ch’è il cardine della Massoneria Bianca.

Tre volti occulti del Tempio

di Athos A. Altomonte

Chi abbia sviluppato il senso della misura, noto ai greci come «giusta misura», ha un’immagine chiara di Ritualità ed Iniziazione e ne distingue la rappresentazione virtuale dal significato reale; meno conosciuto è il principio di gerarchia iniziatica.

Prima di cominciare a parlare d’Iniziazione è necessaria una premessa: a che corrisponde il concetto di esoterismo?

Sono stato educato alla ricerca esoterica che parte individuando delle parole chiave (come quelle scritte in grassetto) che, come davanti a una porta, possano aprire la parola o il concetto, così da penetrarne l’involucro esterno, fino a raggiungerne il significato interiore (occulto).

La mia idea di «esoterismo», dunque, è quella di un metodo che affronta l’apparenza semantica della parola (la forma letterale, v. esoterismo di superficie), per penetrarla, e far riemergere il concetto posto al suo interno (v. esoterismo del profondo), certi che il contenitore (la forma exoterica e letterale) non sarà mai più importante del significato che porta in sé.

Chiarito questo punto, possiamo affrontare l’argomento, anche se per ragioni evidenti molti particolari resteranno sospesi tra le righe.

Se ciò che vuole l’adepto non è il vano apparire del teatrante ma la coerenza iniziatica, allora dovrà imparare ad agire in modo inconsueto e la parola chiave sarà trascendere.

Per raggiungere una considerevole capacità iniziatica, bisogna saper trascendere l’ombra simbolica e passare dal Tempio esteriore, ch’è il fulcro della Massoneria simbolica, al Tempio interiore ch’è il cardine della Massoneria Bianca. Apprendendo l’Arte di trasmutare se stessi (v. trasmutazione metallica), il proprio sé plumbeo ed imparando a trascendere i limiti della sensitività fisica (la coscienza fisica) e di altre sostanze ancora (gli aspetti psichici), simbolizzate col ferro e col rame; fino a raggiungere una raffinatezza di coscienza, che faccia risplendere la mente di chiarezza intellettuale (argento) e perfino spirituale (oro).

Nel 30° grado del Rito Scozzese, il Cav. Kadosch con la sua spada (la Volontà) abbatte le 4 Colonne infami della menzogna e dell’illusione. Ed abbattere la menzogna, significa anche trascendere il miraggio di una forma d’iniziazione metaforica, simbolica e virtuale, dove l’Iniziazione maggiore è stata ridotta ad una povera icona politico-istituzionale d’alta burocrazia amministrativa.

Questo è il centro della grande illusione massonica.

Spesso ho paragonato la Massoneria “moderna” al presepe. Dove mai nessuno di buon senso, crederebbe di ravvedere il mistero della natività. Eppure, in una rappresentazione simbolica simile a quella di un presepe, il massone ordinario crede davvero di essere iniziato. Potere della suggestione o di qualcos’altro…?

Non vede nemmeno un altro grande paradosso. Che dei 33 gradini (gradi) della Piramide (virtuale), egli ne compie (per seniority) soltanto 10, ignorando i restanti, forse ritenendoli superflui. Così, anche la catena della conoscenza virtuale viene spezzata ed il suo significato complessivo va perduto. Ed anche che se la perdita della catena virtuale è a carico del singolo massone, la somma di tutte le perdite finisce per formare il grande numero della non-conscenza che, irrimediabilmente, segna le distanze con una tradizione iniziatica che non è mai stata virtuale.

Probabilmente, la trasformazione in presepe del Sistema Misteriosofico (dottrina dell’universale) è dovuta alla sovrapposizione di due differenti mondi iniziatici. Quello del pensiero metafisico e scientifico proveniente dall’antica tradizione mediorientale, e le consorterie d’arte dei mestieranti e degli artigiani del basso medioevo.

Chi aveva raccolto la tradizione degli antichi Illuminati (da non confondere con le maschere volgari delle lobby di potere che speculano su questo termine), era versato nella ricerca della conoscenza esteriore (scienza e metafisica) e di quella interiore (coscienza e spiritualità).

Una compagine assai complessa composta da iniziati e ricercatori di varia estrazione, intellettuale e scientifica. Che per sfuggire agli stermini dei poteri oscurantisti dell’Era Volgare (chiesa e monarchia), cercarono rifugio tra le Gilde dei Liberi Muratori. Dove furono accettati e che contraccambiarono trasmettendo loro alcuni simboli dei “misteri”.

Questa è stata l’origine della Massoneria speculativa. Che sortì uno strano connubio in cui due diversi mondi, pur convivendo, non si amalgamarono mai.

Solo pochi massoni della “tradizione muratoria” hanno trasceso la rappresentazione simbolica di sé stessi, per realizzare davvero un proprio status iniziatico. Ma salvo poche eccezioni, gli appartenenti all’Ars Muratoria rimangono la parte exoterica della Massoneria: rispetto a quanti si sono guadagnati i requisiti dell’Ars Regia, che ne sono la componente esoterica. Infine, le unità più risolute hanno recepito l’Ars Pontificia formando la componente iniziatica della Massoneria Bianca. Aspetti che sono noti ad ogni massone, anche se pochi ne condividono la pratica.

Una testimonianza chiara tra la parte exoterica ed iniziatica della Massoneria è la forma rituale del Tempio praticata dagli adepti. E questo distingue gli adepti dei Misteri minori dagli Adepti dei Misteri maggiori.

I Liberi Muratori non hanno ancora trasceso il tempio a pianta quadrilunga, né superato il livello dei suoi significati visibili. Ciò non significa, però, che il Quadrilungo non abbia significati importanti per l’apprendista, il compagno ed il maestro simbolico. Tuttavia, i significati visibili del piano quadrilungo (piano della coscienza materiale) non raggiungono le sottili potenzialità rituali del Tempio a pianta quadra, tantomeno l’alto significato cosmico del Tempio a pianta circolare, sede rituale dei maggiori misteri.

Cercherò di riassumere i diversi piani del Lavoro rituale, ricordando che ogni piano o livello rappresenta una particolare capacità di coscienza, così che ogni livello o piano esprime un crescente valore iniziatico.

La conduzione rituale sul piano Quadrilungo è la non-percezione di un ciclo, che non sia quello dell’essere profano con i suoi codici e le sue morali.

La conduzione rituale sul piano Quadrato è la percezione, quanto meno intellettuale, dei cicli individuali in assonanza con quelli planetari (universalità e cicli del microcosmo v. art. Gran Libro di Natura).

La conduzione rituale sul piano Circolare è la percezione, almeno intellettuale, dei cicli dell’Umanità in assonanza con quelli cosmici (cicli del macrocosmo).

La più alta ritualità ciclica (tempi, cadenze e ritmi che determina la vita d’ogni struttura vivente) non è solo ritratta nella circonferenza del Tempio, ma nell’unione tra il piano circolare del Pavimento (v. Imago Templi /2.1) e la circolarità della Volta Stellata allo zenit del Tempio.

I “tre piani rituali” esprimono “tre gerarchie di valori”, che concretizzano altrettante Piramidi. La Piramide speculativa è quella di chi discetta sul Modello iniziatico che, però, ancora non riesce a concepire e perciò parla di “misteri” che, in realtà, sono solo la metafora di uno stato interiore. La Piramide intellettuale è quella di chi ha saputo ri-conoscere il Modello iniziatico, ma non è ancora in grado di realizzarlo. La Piramide iniziatica, invece, è quella di chi vive la realizzazione di sé riflettendo il Modello iniziatico.

Mi sembra evidente che, al contrario dell’opinione corrente, non è la Piramide gerarchica a dare valore ai propri appartenenti, ma sono coloro che danno forma alla Piramide a dare valore alla gerarchia. E se il valore dell’adepto fosse di media qualità, anche la qualità della gerarchia che riuscirà ad esprimere avrà il medesimo valore.

Ecco come si spiega che, nonostante una folta messe di sfarzose insegne e di titoli ridondanti, la Piramide della Massoneria simbolica non riflette i Principi iniziatici di cui si decora.

Sono certo che andare più avanti sia inutile. Perché mancano gli elementi per dispiegare oltre il senso dell’argomento. Come gli addentellati per affrontare la diversità dei 3 piani di Lavoro rituale. Che non dipendono dalla ritualità in sé, ma dalla capacità mentale e dall’espansione di coscienza dell’Iniziato, del ritualista o dell’officiante. Che se non è in grado di «concepire» certe energie, non sarà nemmeno in grado di farne un “buon uso” rituale (v. costituzione di un Eggregore rituale).

Perciò, resta una “libera scelta” dell’adepto, restare dov’è, nei dettami di una gerarchia evidentemente exoterica, oppure affrancarsi dal primo transfert del massone, e cercare liberamente di progredire verso orizzonti più ampi. Considerando che ergersi di più, significa lasciare le certezze del vecchio per affrontare le incognite del nuovo. Ma c’è da dire che le incognite sono solo frutto del timore, e si riveleranno inconsistenti con un giusto indirizzo, soprattutto in considerazione della presenza di una guida esperta. Poi, c’è da aggiungere che il nuovo non viene mai a noi, ma dobbiamo essere noi ad andare verso il nuovo. Allora, non esiste il “nuovo che avanza” se si resta fermi, magari aspettando per pigrizia, o per conformismo (che certamente non è una qualità iniziatica), o per mancanza di coraggio.

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