L’idra dell’ignoranza

Agni YogaL’idra dell’ignoranza è vulnerabile solo ad un colpo inconsueto. È dovere dello yogi studiare come colpirla senza fallire.
Chi si impegna senza sosta per una conoscenza superiore è in costante vigilanza. Chi altri è degno di essere chiamato guerriero? E chi, seminatore? Chi, una guida? Ecco tre appellativi d’onore per lo yogi.

L’idra dell’ignoranza

a cura di Adriano Nardi

Le rivelazioni sono solo per pochi.

Le moltitudini non noteranno l’inversione di marcia dell’imbarcazione; e al mattino domanderanno: «Dov’è scomparso il veliero? Perché la spiaggia è deserta?».

«Non avete visto il carico prezioso portato a bordo, e dormivate quando spirava all’alba il vento dell’est».

Non si può parlare chiaro alla folla, che quando spunta il mattino ode ancora le voci della notte. L’idra dell’ignoranza è vulnerabile solo ad un colpo inconsueto. È dovere dello yogi studiare come colpirla senza fallire.

Chi si impegna senza sosta per una conoscenza superiore è in costante vigilanza. Chi altri è degno di essere chiamato guerriero? E chi, seminatore? Chi, una guida? Ecco tre appellativi d’onore per lo yogi.

Ma verrà l’ora di svelare il campo della sua semina. Chi potrà misurarlo se il campo dello yogi è lo spazio? Chi può indicare le sue vittorie, quando i fuochi in lui sono accesi? Chi può contare quelli che ha salvato, se li conduce senza neppure chiederne il nome?

da Agni Yoga

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