«L’energia è moto, e siccome la materia è energia anch’essa si muove e muovendosi canta.»
Il Suono della Materia
di Athos A. Altomonte
«L’energia è moto, e siccome la materia è energia anch’essa si muove e muovendosi canta.»
Per constatare il moto dell’energia nella materia cominciamo col ricordare parte del diagramma già discusso nel lavoro sui “Quadrati magici” (vedi Quadrati magici).
Forma-Numero-Suono-Moto
3° Livello
Ma questa è solo una nozione astratta, per cui, attingeremo da un antico documento cinese l’idea di come l’energia si muove e muova un corpo fisico. Questo dovrebbe aiutarci a formare un’idea di come l’antica scienza è stata sempre conscia, di come l’energia si muovesse vivificando il corpo dell’Uomo.
Questo concetto apre la porta della cosiddetta Ars Pontificia, basata sul suono evocatore delle parole e l’energia del pensiero. Come ricorda un antico Commentario ”la vita che muove la materia riveste i nostri esseri, Entità metafisiche ed eterne”.
L’Uomo è energia a vari livelli di moto, creando sonorità e toni che egli stesso produce con l’energia dei gesti, delle parole e dei pensieri. Toni che producono effetti sul piano fisico riuscendo a condizionare gli eventi e ad influenzare i moti interiori delle coscienze.
La scienza moderna ci fornisce concetti assai eloquenti per collegare le conoscenze di ieri a quelle di oggi, dandoci un ponte tra scienza e scienza iniziatica.
L’immagine successiva mostra come il moto energetico della materia genera canoni geometrici, matematici e sonori creando impensabili linguaggi sonori.
Le forme sonore sono le matrici del Lambdoma di Pitagora. Un sistema per calcolare i suoni ed i loro intervalli. Le matrici del Lambdoma sono evidenziate con l’uso dello spettrografo.
L’interazione tra energia e materia è lo stesso che collega Uomo e pianeta. Evidenziando ancora una volta il precetto di Ermete Trismegisto “come in alto è in basso”.
L’immagine precedente mostra le diverse forme di “linguaggio” che assume l’energia nell’interloquire con le varie densità della materia. Le due successive, del Prof. Donald Beaman, ci mostrano il moto dell’energia planetaria nella sua tipica forma elicoidale.
Queste immagini sono la rappresentazione bidimensionale, cioè, superficiale, d’una realtà tridimensionale, cioè, profonda. Nell’immagine qui accanto il pensatore R. Bukminster Fuller (inventore, architetto, fisico, matematico) ci mostra un tassello della griglia terrestre, per calcolare i valori energetici che collegano le diverse aree.
La scienza è in grado di calcolare sia il moto dell’energia planetaria. Rendendo possibile considerarla un principio fluido, con qualità energetiche che trovano corrispondenza nell’universo.
Volendo ritrovare il pensiero scientifico delle antiche tradizioni si potrebbe partire da alcune semplici considerazioni.
Ogni Tempio o Cattedrale è stato sempre innalzato all’incrocio di due correnti di forza ed orientato verso il Sole. Oppure perpendicolarmente ad una stella o ad un gruppo di esse. Come le Commende Templari in Francia, che seguono l’esatto contorno della Costellazione del Cigno.
Un altro esempio può essere il Tempio di Stonehenge, che l’inglese Alfred Watkins ha contribuito con i suoi studi, a renderne più espliciti i significati simbolici legati al Sole.
Mentre l’inglese John Michell ha ritrovato nella pianta matematica di Stonehenge i particolari della Nuova Gerusalemme descritta da S. Giovanni ritrovandovi l’analogia tra Sole e Spirito universale.
Non possiamo ripercorrere in questo paragrafo, tutto il procedimento di rilevazione topografica e la traduzione in numeri usato da quei ricercatori.
Ma possiamo riportarne la conclusione, che determina i numeri magici del sole:
36, 111, 74, 370 e 666 .
Gli Antichi Costruttori consideravano il Tempio o la Cattedrale la raffigurazione del pianeta e del cielo che lo sovrastava. Questo principio, noto ai soli iniziati, si ritrova nei rapporti geometrici dei loro spazi che, ridotti a numeri, indicano i suoni silenziosi che vibrano tra le loro mura. E sono quei suoni ad esaltare e commuovere l’animo di chi li visita.
Il suono interiore di ogni opera è la sua anima, il vortice del suo eggregore, facendone centri d’energia, in relazione tra loro attraverso un’invisibile geometria. La stessa relazione, come si diceva, la ritroviamo nel corpo umano con il pianeta.
Qui arriviamo al collegamento tra l’insegnamento di pietra e il principio d’illuminazione.
Lo spazio interiore dell’Uomo è la mente. Capito questo, la ricerca s’eguaglia a quella degli spazi sacri dei Templi e delle Cattedrali. Il suono silenzioso dell’Uomo, il tono che lo caratterizza, è la forza della Psiche. Per cui, la Volontà superiore è l’aspetto dell’uomo che corrisponde alle sonorità degli spazi sacri. Entrambi i campi d’energia vivono e s’irradiano. Con l’unica, grande differenza che le tonalità degli spazi sacri, per così dire, sono “ferme ed immutabili”; mentre la mobilità della mente è limitata solo dalla incapacità dell’uomo. Altrimenti è infinita, come infinita è la gamma delle sue possibilità (vedi I Segreti dell’Aura /1).
Concludendo, elevare la qualità dell’energia mentale significa, di conseguenza, elevare le qualità e le difese del corpo, come sta capendo la medicina psicosomatica.