Il commiato migliore rivolto a chi lascia la Terra è: «Affrettati, e non voltarti indietro».
La religione afferma: chi va dagli antenati starà con loro; chi va dagli angeli rimarrà con loro; e chi va a Dio sarà con Lui. Chi si impone il massimo progresso tocca la massima vittoria. Quindi il commiato migliore rivolto a chi lascia la Terra è: «Affrettati, e non voltarti indietro». Che ne è delle persone care? Quanto più alto salite, meglio le vedrete, e più vicine. Certo a causare il ritardo sono di solito quelli che restano. L’abbreviazione della permanenza astrale dipende dunque da una cooperazione adeguata. Il soggiorno colà è tanto più piacevole quanto più è elevato; e ai confini del piano mentale lo spirito trova quiete, poiché già attratto dall’alto. Ma si devono coscientemente evitare gli strati inferiori. È necessario che il centro spirituale salga quanto più alto possibile, come sospinto da un’esplosione. Ecco perché l’istante della transizione è tanto importante, poiché allora ci si può lanciare fino ai livelli superiori. Una volta in contatto con le regioni basse, è poi difficile sollevarsi. Se la condizione dello spirito lo consente, è bene usare l’ultimo guizzo delle emanazioni nervose per spiccare il volo. Così gli strati inferiori subiscono una rarefazione. È importante dissolvere l’atmosfera, che non prema sulla Terra. La cooperazione dall’alto e dal basso darà i risultati più rapidi. Si è notata, a ragione, la transizione incosciente. È facile favorirla se prima si è rafforzato il desiderio di un volo molto elevato. In tal caso l’emanazione nervosa agisce in modo quasi automatico. Le preghiere per «l’anima vagante» giovano molto. L’unica cosa errata è che insistono sul riposo – meglio sarebbe se esortassero a far presto. Tutti dovrebbero leggere e ricordare queste cose, che non solo giovano all’individuo, ma promuovono il progresso del mondo. da Foglie del giardino di Morya II – Illuminazione |