Considerazioni sulla «conoscenza per contatto»

Letture d'EsoterismoA scanso di equivoci, vorrei specificare cosa intende l’esoterista per «conoscenza per contatto».
È il contatto, l’unione o il ponte tra parti della stessa coscienza.

Considerazioni sulla «conoscenza per contatto»

di Athos A. Altomonte

A scanso di equivoci, vorrei specificare cosa intende l’esoterista per «conoscenza per contatto».

È il contatto, l’unione o il ponte tra parti della stessa coscienza.

Nello specifico, s’intende la ri-unione (contatto) della coscienza materiale, legata ai sensi (la personalità), al centro della coscienza metafisica (io spirituale).

In altre parole, la conoscenza per contatto si evolve nell’unione tra l’io fisico (ragione) ed Ego superiore (intelligenza), oppure nell’unione tra sé impermanente e Sé permanente.

Ecco che, nonostante la diversità dei termini, il senso è sempre quello che indica nella conoscenza per contatto, lo sviluppo esponenziale delle capacità psichiche. L’evento in cui, nella mente, la conoscenza maturata in vite precedenti si “addiziona” alle esperienze maturate nel presente.

Secondo la tradizione orientale, è la memoria precedente a causare il Karma. Una memoria che viene chiamata corpo causale, perché, sottoposta alla legge di Causa-Effetto; è l’origine e causa dei tanti vantaggi e svantaggi che caratterizzano il “destino fisico individuale”.

Ritengo sia chiaro che, la conoscenza per contatto, è lo sviluppo delle capacità innate del singolo individuo, quando la sua mente fisica è messa in grado d’interagire con la parte più nobile (reale) di se stesso, ch’è la coscienza spirituale.

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