La visione Psicoenergetica dell’uomo

Scienza ed EsoterismoIl modello della psicoenergetica ci aiuta a sviluppare una nuova conoscenza scientifica, che consente di unificare i diversi campi finora separati del sapere, in un unico corpo sintetico e multidisciplinare.

La visione Psicoenergetica dell’uomo

di Monica Bregola

Il modello della psicoenergetica ci aiuta a sviluppare una nuova conoscenza scientifica, che consente di unificare i diversi campi finora separati del sapere, in un unico corpo sintetico e multidisciplinare.

L’uomo, inteso come coscienza, è un vasto campo di energie e di forze, suddiviso in “orbite” o livelli che lo compongono, costituenti la sfera della coscienza e in continua interazione tra loro. Energie e forze dunque animano la coscienza.

Un aspetto fondamentale della Psicoenergetica è la struttura della coscienza umana costituita da questi diversi livelli di espressione. Essi sono i piani di manifestazione, le varie “orbite” in cui è suddiviso il campo di coscienza dell’uomo. Li possiamo definire come livello fisico, emotivo, mentale e spirituale.

Il livello fisico è la manifestazione visibile dell’uomo, che percepiamo attraverso i cinque sensi.

Il livello emotivo è il piano sul quale “sentiamo”, dove proviamo la marea di emozioni e sentimenti che ci sono tanto familiari. Esso è considerato un piano “liquido”, soggetto a continui sbalzi e riflussi.

Il livello mentale dell’uomo è la sede della funzione pensiero, intesa come attività mentale concreta, e ha in più la capacità di volgersi verso il livello superiore della mente, quello mentale astratto, per cogliere le intuizioni, le ispirazioni, le idee.

In riferimento al funzionamento della mente ordinaria, noi parliamo di pensiero logico, mente concreta, o funzione pensiero, in rapporto invece a ciò che si apre al livello superiore, parliamo di mente astratta, pensiero analogico, funzione intuitiva.

Le due menti nel loro complesso costituiscono il “piano mentale”, e da un buon funzionamento di questo piano dipende l’andamento della nostra vita.

Abbiamo fin qui parlato dei tre livelli di manifestazione della personalità, quella complessa e multiforme struttura psichica che porta ciascuno di noi a operare nel mondo degli effetti e a procurarci le esperienze più varie. Per personalità si intende quindi la caratteristica energetica risultante dall’integrazione sempre più serrata tra le forze del corpo fisico, quelle del corpo emotivo e quelle del corpo mentale.

Man mano che si sviluppa la volontà, la personalità si integra sempre di più, stabilendo una gerarchia di valori e affermandola all’interno e all’esterno, così da ridurre al minimo i conflitti interiori.

La coscienza può essere vista anche come un campo elettromagnetico, con un suo polo positivo e uno negativo: è quindi un sistema bipolare. Il polo positivo è l’essenza, quello negativo è la sostanza, che diviene forma attraverso la vibrazione emessa.

Che parallelo esiste tra le leggi dell’elettromagnetismo e il funzionamento della coscienza?

La corrente elettrica, percorrendo un conduttore, genera nello spazio circostante un campo magnetico, la cui intensità, in un qualunque punto dello spazio, è direttamente proporzionale all’intensità della corrente che percorre il conduttore e inversamente proporzionale alla distanza del punto stesso dal conduttore. Analogamente l’elemento nucleare dell’uomo, il Sé, genera nello spazio della coscienza un campo magnetico. In fisica per “campo” si intende una porzione di spazio in cui si fa sentire l’effetto di una forza. Anche in Psicoenergetica si parla di campo per indicare un’area particolare dello spazio nella quale l’energia psichica favorisce il ripetersi di eventi. L’uomo è un campo di energie al centro del quale si trova un magnete, o nucleo, che è il Sé transpersonale.

Ecco che appare il livello superiore, che nelle culture e nelle religioni di ogni tempo e di ogni luogo viene definito come aspetto spirituale o divino. Esso è un’area della nostra coscienza, esattamente come le altre appena descritte, ma che di norma non viene percepito in quanto esso vibra a una frequenza maggiore e quindi non è sperimentabile attraverso i cinque sensi ordinari, che sono adatti a rispondere alle vibrazioni del mondo visibile.

Scrive Roberto Assagioli: “La Psicoenergetica ha solide basi scientifiche, poiché deriva dai progressi della fisica moderna e soprattutto dalla scoperta che la materia è energia o, più precisamente, che è uno stato speciale dell’energia. Tale rapporto è stato espresso da Einstein con la famosa equazione e = mc². Questo è un rapporto matematico, cioè basato su di una legge matematica. Ma le leggi matematiche sono razionali, sono di natura mentale, cioè frutto di un pensiero. Perciò l’astronomo Eddington potè affermare, già nel 1932, che “la sostanza del mondo è sostanza mentale”. E il fisico Sir James Jeans ha espresso la stessa cosa in modo ancora più esplicito: “La corrente della conoscenza procede verso una realtà non-meccanica, l’universo comincia ad apparire più simile ad un grande pensiero che a una grande macchina”.

In psicoenergetica, una definizione di Energia che può essere utile come punto di riferimento è la seguente: “È qualcosa di primordiale, che sta alla base di tutte le manifestazioni della vita del mondo, un impulso vitale, qualcosa che muove il mondo, che trasmette le forme, che ispira l’evoluzione; si intende soprattutto il potere costruttore, ma anche purificatore e distruttore dell’eterna trasformazione, questa energia che pervade il tutto può essere anche chiaramente spirito o energia psichica”.

Secondo le culture orientali, l’Energia è un Principio fondamentale dell’universo che pervade tutte le manifestazioni vitali. Nel mondo occidentale, all’inizio del secolo scorso, Einstein mise in evidenza l’identità di sostanza tra materia ed energia secondo la ben nota formula che si può così interpretare: “L’energia contenuta in una porzione di materia è uguale alla sua massa moltiplicata per il quadrato della velocità della luce”.

Si può dire che la materia inerte non esista: ciò che appare statico e immobile è invece un insieme di particelle in rapidissimo movimento; questo ha fatto dire al fisico Planck: “In realtà la materia non esiste e tutto è energia”. In sintesi le scoperte della fisica moderna ci dicono che materia e energia sono la stessa cosa: la realtà essenziale dell’universo è energia; la materia è energia in stato di condensazione; l’energia è materia allo stato radiante.

Possiamo definire quindi l’uomo un campo di energie in manifestazione. Essendo un campo, egli è descrivibile secondo i termini adottati nella descrizione della fisica dei campi; ciò presuppone l’esistenza di un centro, di un nucleo, che alimenta e mantiene in vita il campo stesso, che possiamo definire il Sé.

Quando le energie assumono una forma che si manifesta in una identità ordinariamente percepita e si identifica in modelli di vita costruiti e abituali, parliamo di “forze” e creazione di engrammi, cioè di “schemi di funzionamento” viventi nelle diverse orbite della personalità.

L’energia, dunque, vive nell’orbita supercosciente della psiche mentre le forme, o forze, sono relative all’orbita della nostra personalità e ai suoi tre livelli: fisico, emotivo e mentale.

La coscienza dell’uomo è vista anche come un modulo di trasformazione dell’energia.

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