Imago Templi /6.2

MassoneriaLe tre Soglie d’Iniziazione, dai Misteri Minori ai Misteri Maggiori /Parte prima – Le molte lingue dell’iniziato minore – Storia e linguaggi artificiali degli Adepti Minori

Si è parlato di Soglia dell’Iniziazione e non di Porta, cerchiamo di capire perché.
Nelle Scuole Iniziatiche s’insegna che non vi è Porta (ostacolo) all’Iniziazione, ma che l’unica Porta (ostacolo) per l’uomo che intraprende quel cammino è se stesso.

Imago Templi /6.2

di Athos A. Altomonte

Sommario: Le tre Soglie d’Iniziazione, dai Misteri Minori ai Misteri Maggiori – Parte primaLe molte lingue dell’iniziato minoreStoria e linguaggi artificiali degli Adepti Minori

Le tre Soglie d’Iniziazione, dai Misteri Minori ai Misteri Maggiori – Parte Prima

Si è accennato nel paragrafo precedente ai significati “che rivestono” ogni livello di sapere massonico. Forse quell’affermazione merita un brevissimo chiarimento.

Viene trasmesso dalla Scienza Arcaica, che ogni pensiero ed ogni sapere (siano essi bianchi o neri) creano ed imprimono sulla “Veste” (il Corpo Mentale e il Corpo Astrale) dell’uomo, un’immagine ed un colore visibili all’occhio dell’Iniziatore. Così come ogni bene od ogni male ne imprimono sulla “Veste” fisico-energetica (il Corpo Eterico), in maniera mobile e mutabile.

In termini attuali non esoterici, si sta parlando dei campi “radioattivi” emanati dalle varie energie che attivano l’uomo e che l’uomo attiva.

L’iniziato minore, che pur vivendo la propria Forma opera dal piano della Mente Astratta, imprime sulle sue “Vesti”, ma in maniera più duratura (dipende dal proprio ritmo d’avanzamento e d’evoluzione) immagini e colori sintetici, cioè Simboli.

Nell’Iniziato quei “Simboli” divengono stabili sulle “Vesti” dei Corpi Superiori (della Triade e della Monade) e sono il “Segno di Passo” (l’Immagine-Suono, analoga alla “Parola di Passo” usata nel piano exoterico) per una categoria molto speciale di “Copritori dalla Spada Fiammeggiante”, le Triadi o Angeli Solari.

I Simboli, i Segni ed i Colori utilizzati sulle vesti, sui paramenti e sugli arredi (Sacri e Rituali) dai Fratelli Minori, sono il ricordo di quelle “Geometrie Energetiche” che saranno svelate ad ogni “Uomo” superata la Soglia dell’Iniziazione maggiore.

Si è parlato di Soglia dell’Iniziazione e non di Porta, cerchiamo di capire perché.

Nelle Scuole Iniziatiche s’insegna che non vi è Porta (ostacolo) all’Iniziazione, ma che l’unica Porta (ostacolo) per l’uomo che intraprende quel cammino è se stesso.

L’unico vero ostacolo sta nell’incapacità (il Profano) o nella relativa capacità (l’iniziato minore) d’espandersi a “comprendere” il senso della realtà (universalità della coscienza).

A quel passaggio di Soglia, dall’irreale al reale, della coscienza senziente dell’uomo all’impulso della Triade, consegue l’opportunità di vivere come osservatore la verità del Piano dell’Opera del Grande Architetto (l’Istruzione Occulta) per poi divenire un operatore, nell’Opera di Servizio (all’Umanità) nella Gerarchia della Piramide dell’Ordine.

A chi offre a sé stesso “l’opportunità” di considerare realizzabili, gli insegnamenti esposti da sempre agli occhi dell’uomo che ricerca la “Verità”, viene assicurato che non proverà delusioni per questo atto di fiducia ed inoltre che tutti gli sforzi non solo non saranno vani, ma come scoprirà, sono oggi un prezioso investimento per il suo futuro benessere.

La prima Soglia d’Iniziazione è certamente per l’uomo la più ardua da trovare e da riconoscere e s’affronta con la richiesta da parte sua d’accedere al Tempio.

All’ingresso nell’Ordine il primo ri-orientamento sarà necessariamente di natura emotiva; è quindi grave la responsabilità del maestro che si propone come guida a quei Fratelli che gli si rivolgono completamente indifesi e pronti ad assimilare tutto quello che proporrà Loro, in quantità ed in qualità.

Seguendo il processo conosciuto con il termine tecnico di “imprinting”, quel maestro avrà la possibilità d’immettere in quelle menti ed in quelle coscienze, tenere ed ancora del tutto prive del potere di discriminare, tutti quei pensieri “seme” che la sua abilità ed esperienza saranno in grado di porvi, ma sempre rammentando che se il germoglio e la fioritura che ne conseguirà non sarà frutto d’un Opera fatta a Regola d’Arte, sua sarà la colpa.

Un antico Commentario così si esprime su questo argomento:

…e sulla sua Veste scese il segno della vergogna.

La seconda Soglia d’Iniziazione riguarda i Misteri Minori

Le molte lingue dell’iniziato minore

Naturalmente i Misteri Minori non sono appannaggio della sola Massoneria, bensì anche se espressi in molti e diversi linguaggi sono da sempre la spina dorsale del Sistema Iniziatico che opera nel Tempio Universale.

Naturalmente per linguaggio non va intesa la lingua usata da un popolo, bensì si sottintende alla “coloritura d’Aspetto”; coloritura energetica e psicologica del pensiero con il quale viene poi costruita e definita, la Forma esteriore di quei significati sino a creare, nei livelli più bassi, la diversità delle ideologie.

Le ideologie ed ogni diversità che sorge per causa loro, sono frutto della distorsione che provoca ogni mente poco sviluppata (per la deflessione della realtà) nel riconoscere solo parte dei sette idiomi primari accettati dalla psiche umana. Resti assolutamente chiaro ad ogni ricercatore che se anche a solo 7 Aspetti, linguaggi o suoni la Psiche umana “è predisposta ad adattarsi”, quella settuplice gamma di suono-luce-colore è da considerarsi “totale” solo per il microcosmo uomo; mentre più vasta è nella sua realtà (energetica) macrocosmica.

Vorrei spiegarmi meglio introducendo, progressivamente e lungo tutto il percorso, elementi utili al riconoscimento ed all’utilizzo di quei 7 Aspetti o più semplicemente, di quei 7 “linguaggi” energetici, che abbiamo già iniziato a considerare nel capitolo precedente con le caratteristiche dei 7 Pianeti sacri.

La Massoneria opera nell’interazione di tre aspetti di pensiero e conseguentemente s’identifica nel suo linguaggio di (Aspetto) Saggezza, di (Aspetto) Forza e di (Aspetto) Bellezza.

Ma come ogni Iniziato avanzato sa, quella triplice manifestazione d’aspetto vela l’emanazione dinamica dell’Aspetto Volontà (I Aspetto cosmico).

Ecco perché viene affermato e sin dall’antichità, che quel Sistema (l’Albero Sephirotico) è “la Scuola di Potere”.

Riflettendo su questa affermazione (ed avvertimento!) di Fratelli molto più avanzati di noi, potremo capire come dei fratelli totalmente diseducati (iniziaticamente), ma comunque influenzati da quel I Aspetto (che a livello inferiore di manifestazione è chiamato “Aspetto Distruttore”) che permea invisibilmente l’Ordine Massonico, riescono a fare i danni che ben conosciamo, a se stessi ed agli altri.

E questo è ancora un altro fattore che contribuisce al problema della contro-iniziazione.

In Massoneria l’iniziato minore, anche se tenterà d’attestarsi sul linguaggio che gli parrà più congeniale (certamente perché simile a quello usato nella sua sfera profana) sarà “forzato” dalla propria istruzione, ad assimilare i quattro Aspetti minori del linguaggio Iniziatico (il VII, il VI, il V ed il IV) sino a riconoscere attraverso: il Potere di Discriminare (dell’Inquisitore di Giustizia del XXXI grado), il possesso della Chiave di Volta (del Principe “detentore” del Real Segreto del XXXII grado) che consente l’accesso ad attingere all’ (alla Luce) Aspetto Volontà (l’Iniziato Maggiore del XXXIII grado), la sintesi nell’Uno dei tre linguaggi superiori (Aspetto cosmico III, II e I).

Questo significa però per il maestro (magister vitae), il doversi cimentare per operare con competenza in tutti quei Sentieri (le molte culture dei profani) che sono stati approntati per uomini di altri linguaggi.

Sono evidenti nel popolo dell’uomo molti Sentieri verso le iniziazioni minori.

Un esempio tra i più evidenti ci giunge dal linguaggio devozionale e dagli uomini che appartengono a quell’Aspetto (il VI).

A quell’Aspetto Devozionale e passivo, appartengono Chiese ed Eserciti, in cui gli uomini che v’appartengono “obbediscono tacendo” per il bene supremo dei loro ideali.

Solo apparentemente simile ai precedenti sono gli Ordini Mistici, che si muovono seguendo l’impulso del II Aspetto di Amore e di Saggezza, in cui gli uomini che li vivono con la forza della loro volontà, ricercano l’incontro questa volta attivo, con lo Spirituale (il metafisico o sovramundano).

Nell’ambito dell’Educazione si riconosce facilmente la spinta del V Aspetto della Scienza Concreta, che si propone, nelle Scuole e nelle Università, lo sviluppo nell’uomo della mente concreta (la razionalità) prima ed in seguito della mente astratta (la logica).

Nella politica internazionale (vedi ad es. l’O.N.U.) gli uomini che vi operano si evolvono evidentemente sul Sentiero del III Aspetto cosmico, quello dell’Attività Intelligente, mentre le politiche nazionali e separative pregne d’egoismo, manifestano l’aspetto involuto di quell’Attività.

Gli Artisti con le loro Corporazioni e le loro molteplici attività espressive, manifestano senza dubbio di marciare decisamente sul Sentiero del IV Aspetto d’Armonia e Bellezza.

Continuando, ci scopriremmo a considerare tutti gli aspetti delle attività sociali dell’uomo perché esse sono l’espressione naturale e manifesta della sua mente, creata, per riflettere nel Mondo della Forma attraverso la sua attività (il Moto, III Aspetto) i 7 Aspetti Energetici (3 + 4) che permeano il nostro Universo (il Sistema Solare).

Quei 7 linguaggi (psicologici) d’Aspetto hanno figliato nel prisma mentale dell’uomo molte ramificazioni (riflessi o colorazioni da quel prisma) di sotto-linguaggi (la Torre di Babele biblica) indicati prima in 76 dalla Scienza Arcaica e giunti ai 100 ed oltre, come affermato nel 1640 circa dalla Confraternita della Rosa+Croce.

Ma tutti i linguaggi minori che risalendo si riconducono ai Sentieri dei 4 Aspetti Minori (vedi lo schema in Imago Templi 5.1 dov’è rappresentata la Settuplice Manifestazione Energetica) e precisamente al VII (il Cerimoniale), al VI (il Devozionale), al V (la Scienza) ed al IV (l’Armonia e la Bellezza) convergono attraverso il “moto” dell’Attività Intelligente del III Aspetto, a quel punto centrale di conoscenza sintetica rappresentata dal II (Saggezza) e dal I Aspetto (la Volontà).

Pensatori d’ogni Scuola e linguaggio giunti che furono a quel punto (in loro) di conoscenza, ebbero la percezione del trascendente.

Einstein all’apice dei Suoi studi a quel punto esclamò: «…ed oltre vi è Dio».

Anche C. G. Jung percepì (in sé) quella presenza divina che “pudicamente in pubblico” definì l’Ego Superiore.

Ma più che ai contenuti, vorrei soffermarmi sul sistema generale, sui modi e per chi, quei linguaggi si rendono necessari.

Storia e linguaggi artificiali degli Adepti Minori

Prima d’affrontare anche questa parte della cultura iniziatica, corre l’obbligo per il Fratello che non voglia vivere il proprio massonismo con la testa cacciata nel sacco della propria indifferenza, aprirsi anche se con cautela alla comprensione di certe realtà ereditate dall’Ordine a cui appartiene.

La Massoneria, fenomeno prettamente occidentale, è sorta per l’effetto di due spinte diametralmente contrapposte in atto tra due cupole di Potere Iniziatico che rivendicano la propria prevalenza su quella che viene definita la Scienza Sacra o Via dell’Iniziazione: la Gran Loggia Ebraica e la Chiesa d’occidente.

L’esoterismo massonico sorto con l’eredità dei frammenti Templari, pervenutigli sopratutto attraverso l’opera dei Frati massoni e dall’impatto tra quei due Poteri in territorio europeo, ha vissuto nonostante la scarsezza della cultura e dell’indipendenza iniziatica dimostrata da molti affiliati, della forza di quelle tre spinte che coesistevano nel suo Corpo. Con l’affiliarsi alle Logge Massoniche di elementi, che appartenendo a quelle diverse culture volevano mantenere integre la propria cultura personale, storica, simbolica e rituale in un Tempio, che appare ad un osservatore superficiale, rigorosamente ebraico, hanno sempre condotto tentativi d’intervento dall’esterno ed all’interno dell’Istituzione, con metodi suadenti od intolleranti, a seconda del momento storico e politico, per condurre la libertà di pensiero e di libero arbitrio dei Fratelli Liberi Muratori e l’universalità della filosofia massonica, a identificarsi o “a piegarsi” ad una dottrina particolare, separandosi anche dal contesto d’esistenza e di ricerca di tutte le altre. Molti Liberi Muratori, ma soprattutto Liberi Pensatori, si sono lasciati spezzare piuttosto che accettare le “forche caudine” imposte Loro dalla violenza dei bracci secolari. E non importa se quelle braccia d’una gerarchia indottrinata al pragmatismo di dottrine separative ed ammettiamolo, fratricide, indossassero camice, brune, nere o rosse o altro; esse hanno sempre teso non alla libertà dell’Uomo, ma ad ottenere il monopolio della Sua coscienza attraverso l’annullamento della Sua Identità interiore.

Tutto ciò è accaduto sotto gli occhi assonnati ed inconsapevoli di quanti non hanno mai compreso il perché di tanto accanimento contro la loro Istituzione: …dove in fondo nulla accadeva d’illecito o di straordinario.

La Massoneria continuerà ad esistere in questa maniera, Iniziaticamente inconscia, sino a che quelle forze si contrapporranno in Essa, territorio neutrale, ma pericolosamente autonomo.

Ma se prevalesse una Forza exoterica, veicolo d’una infettante visione d’arrivismo profano e d’ambizione materialistica la Massoneria, dimentica della Tradizione di un proprio Potere di pensiero e della libertà di una propria Cultura Iniziatica, scomparirebbe senza che molti dei Suoi Adepti Minori possano capire il perché, ne darsene una ragione.

Per garantire alla Massoneria non di sopravvivere ma di vivere il proprio futuro, in quella piena dignità che le spetta di diritto quale Ordine Iniziatico a beneficio dell’Uomo, occorrerebbe che i Membri della Fratellanza Minore prendessero coscienza del proprio ruolo, delle proprie responsabilità verso il proprio passato, che rappresentano, e verso il proprio futuro, che hanno il dovere di costruire in tutta la saldezza di cui le loro menti sono capaci. Naturalmente nelle prerogative d’Iniziati, per il bene dell’Ordine (la Forza) e per il bene dell’Umanità (l’Amore e Saggezza), ed assimilando con geometrica solerzia gli insegnamenti velati nella “Veste” della Piramide sino agli Alti Gradi, mettendo in atto quella piccola Grande chiave dell’Opera, che la Grande Loggia Ebraica ha lasciato da molto tempo cadere e la Chiesa d’occidente non ha ancora raccolta:

l’Universalità dei Principi iniziatici e dei pari diritti d’ogni Uomo e Donna, d’innanzi al Grande Architetto dell’Universo.

Al contrario di quelle forme di potere, che s’oppongono e si contrastano invisibilmente invitando però al pari, alla separazione tra gli uomini e tra uomini e donne “per grazia di Dio”, il Massone detiene dalla Sua seconda nascita nel Tempio, il germe e la Chiave di quell’Universalità.

Sviluppare quel germe ed usare quella Chiave per un Maestro Massone, non significa solo liberarsi dal potere di quelle due spinte in reciproca opera di separatività ma il poterle unificare in se, rendendole proprie senza necessità d’intermediari, sino a legarsi coscientemente in quella relazione universale che comprende anche la Chorda dei Fratelli d’Oriente. Questo è d’altronde evidenziato nel XVII Grado Scozzese, posto ad ingresso della Filosofia Rosa+Croce: XVII Grado del R:.S:.A:.A:. Cavalieri d’Oriente e d’Occidente e questo solo è il passo che introduce alla Fratellanza della Rosa+Croce.


il Baphomet templare

Questo fu il progetto dell’Ordine del Tempio che tanto ha spaventato 700 anni or sono il Potere exoterico e quello temporale, tanto da far consolidare le loro due braccia in un comune progetto volto a seppellire quell’Ordine (vedi Monaci Combattenti), nella sua stessa buona fede e forse ingenuità.

Ma la vera ingenuità l’hanno commessa coloro che hanno pensato che quella fosse una partita da giocare senza lasciar tracce. Ma vi erano altri osservatori che hanno conservato una completa memoria di quanto accaduto, e non hanno mai smesso d’operare sino ad oggi, per sostenere i Fratelli per il raggiungimento dei medesimi e comuni traguardi.

Come sarà dimostrato tra poco, basterebbe a qualunque Fratello poca fatica e non molto impegno per convincersene.

Dal ricordo degli ideogrammi dell’antichità, apparvero ad opera di Adepti dell’Ordine per la necessità di riservatezza nel comunicare con altri appartenenti alla Fratellanza nei vari livelli della Gerarchia Iniziatica, linguaggi artificiali o Codici.

La formazione di quei Codici o linguaggi possono tradire agli occhi dello studioso, l’origine storica e culturale di chi li ha immaginati. A quei Codici talvolta fu anche affidato il compito di preservare alcuni archivi da occhi profani.

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