Imago Templi /6.1

MassoneriaElementi introduttivi allo studio dell’Albero della Vita – Obiettivo della Massoneria Bianca – L’Iniziazione Massonica

Il Sistema massonico “poggia” la geometria del suo quadrilungo ed i significati ch’esso contiene, sul piano orizzontale come su quello verticale, sull’Albero Sephirotico, anche chiamato Albero della Vita.
Quindi credo opportuno, prima d’intraprendere la visitazione di quell’argomento, puntualizzare e chiarire, gli obiettivi che si prefiggevano quei Maestri Costruttori che tramandarono nel Tempio quel Sentiero Iniziatico.

Imago Templi / Libro VI

di Athos A. Altomonte

Trattato di Simbologia Esoterica e di Cosmogonia Arcaica del Tempio Massonico

per i Fratelli Liberi Muratori

Sommario: Elementi introduttivi allo studio dell’Albero della VitaObiettivo della Massoneria BiancaL’Iniziazione Massonica

Elementi introduttivi allo studio dell’Albero della Vita

Il Sistema massonico “poggia” la geometria del suo quadrilungo ed i significati ch’esso contiene, sul piano orizzontale come su quello verticale, sull’Albero Sephirotico, anche chiamato Albero della Vita.

Quindi credo opportuno, prima d’intraprendere la visitazione di quell’argomento, puntualizzare e chiarire, gli obiettivi che si prefiggevano quei Maestri Costruttori che tramandarono nel Tempio quel Sentiero Iniziatico.

Obiettivo della Massoneria Bianca

La Massoneria è un Ordine Cerimoniale

che, attraverso l’Istruzione ed il Rituale,

persegue l’Iniziazione dei suoi Adepti.

La conoscenza dei Simboli, dei Colori, delle Parole

e degli occulti significati dei Rituali arcaici,

porta l’occhio del Fratello massone al riconoscimento del Tempio velato nella Loggia.

Tempio inviolabile perché invisibile ad occhi profani.

L’ingresso del maestro massone nel Tempio ormai svelato,

lo collega con la coscienza della Fratellanza Universale.

E quando comprenderai ciò che sto dicendoti,

potrai esclamare la frase del Massone ormai Maestro

“l’immortalità mi è nota”.

Queste parole furono dedicate ad un gruppo di lavoro massonico, Quattuor Coronati, all’inizio di un’esperienza che avrebbe permesso attraverso un percorso preciso, la riscoperta dei significati simbolici ed esoterici della propria Istituzione e così poter svelare il Tempio celato nella Loggia.

Accedere sotto la guida d’un maestro, al Secondo livello, per l’iniziato minore significa riconoscere l’analogia tra il Tempio esteriore e quello interiore dell’Uomo e svelarlo.

Perché il Tempio esteriore è fatto ad immagine e somiglianza dell’Uomo.

Accedere al Terzo livello, significa riconoscere l’analogia tra il proprio Tempio interiore e quello sovramundano. Chiamato dai Mistici, la Gerusalemme Celeste.

Perché il Tempio interiore dell’Uomo è fatto ad immagine e somiglianza dell’Universo.

Il primo Tempio, esterno, viene chiamato il Tempio di Salomone.

Salomone eresse la sola Forma esteriore del Tempio di Gerusalemme. E nel suo pavimento, il primo Quadrato del Quadrilungo è in correlazione alla Forma ed alla Personalità dell’Uomo.

Il secondo Tempio, il Tabernacolo o Tempio di Ezechiele.

Nel Quadrilungo è contenuto nel Quadrato di mezzo. La Camera di mezzo in correlazione alla Mente illuminata dell’Uomo Iniziato. Ezechiele vide in esso, la Scala della Gerarchia angelica che scende e risale, così formando il Piano verticale dell’Opera.

Il terzo Tempio, il Santa Sanctorum o Tempio di Melchisedec.

Contenuto nell’ultimo Quadrato del Pavimento vela il Tempio circolare, messo in correlazione con la Mente spirituale dell’Uomo Realizzato.

Melchisedec, Gran Sacerdote e Re di Salem (Gerusalemme) benedisse Abramo. – (Genesi XIV)

Nel primo Tempio (simbolico) si opera sulla Personalità dell’uomo, per illuminarla.

Nel secondo si opera sulla Mente, per espanderne la capacità di «comprensione» e renderla accessibile alla “Luce” dell’Ego. Infine nel terzo Tempio si apre quella Mente al «Fuoco» dello Spirito. Il Fohat cosmico.

Quindi possiamo affermare che il fine della Massoneria, è quello di guidare i propri Adepti alla perdita della propria profanità, attraverso il Sentiero Iniziatico e sino al riconoscimento ed al ricongiungimento col proprio Sé reale. Riacquisendo, da figlio della vedova, le prerogative di Figlio della Luce. Dall’irreale al reale varcando tre soglie d’iniziazione.

L’Iniziazione Massonica

Albert Pike 33 Sovr. Gran Comm. l’ultimo Iniziato Maggiore alla guida del Rito Scozzese Antico ed Accettato della cosiddetta Era Volgare. In basso la sua firma autografa.

Si è più volte accennato ad un’Iniziazione reale, in contrapposizione ad una iniziazione simbolica.

Pur essendo il fine di questo lavoro l’esposizione del simbolismo esoterico del Tempio Massonico, nelle Sue regole minime, non è possibile esimersi dal dare alcuni cenni sull’Iniziazione, che in quel Tempio ha la sua sede.

Per iniziazione simbolica va intesa l’accettazione, e l’introduzione conseguente, di un massone ad un livello superiore.

Mentre l’Iniziazione reale, sottintende che il percorso a quel livello sia stato già effettuato, e con la reale assimilazione da parte dell’Adepto, di tutto ciò che in quel livello è previsto e contenuto dal punto di vista storico, filosofico ed esoterico (3 livelli di comprensione).

Questo comporta per l’uomo, l’avere delineato in se non un’opinione personale od una personale interpretazione di quanto appreso, nel qual caso si sarebbe peccato di superficialità. Bensì, l’aver costruito una propria conoscenza sugli argomenti assimilati (evoluzione della forma mentis) che, se sovrapposta ai Canoni dell’Ordine e al sapere della Tradizione, con essi combaci adeguatamente.

Ma tutto questo non è sufficiente se l’apprendimento (comprensione del piano orizzontale) e l’approfondimento (penetrazione sul piano verticale) non fossero relativi all’intero percorso canonico e sino alle sue radici (31°, 32° e 33° Grado del Rito Scozzese) che affondano nell’Archetipo dell’Ordine Universale. Questo, non dando peso, né rilievo, alla miopia di Adepti Minori che vorrebbero quei gradi “amministrativi”.

In realtà e come potremo ampiamente riconoscere al di sopra d’ogni dubbio nel terzo lavoro, il Grande Caduceo del Rito Scozzese, in quei tre gradi della Massoneria Bianca, sono riposte le chiavi d’interpretazione dei Misteri Maggiori ed esattamente come viene tramandato dai Grandi Iniziati, nell’Astuccio delle Armoniche del G.A.D.U.

Consideriamo ad esempio, un massone al suo ingresso al IV grado del Rito. Esso dapprima subirà un’iniziazione simbolica (accettazione ed introduzione al grado), mentre l’iniziazione reale, avverrà all’uscita da quella Camera d’apprendimento e sempre alla condizione, ch’esso abbia veramente ed in forma impersonale appreso ed assimilato gli insegnamenti che “rivestono” quella Camera, ed in quella triplice ottica che ho prima menzionato. Storica, filosofica ed esoterica (col ri-velare certi significati).

Lo stesso massone, una volta uscito “iniziato” dal IX grado del Rito, “per credere di potersi ritenere tale” dovrà aver appreso, approfondito e sintetizzato, oltre i tre livelli dell’Ordine anche i contenuti delle otto Camere precedenti.

Di conseguenza, è pacifico pretendere dallo stesso massone che esca dal XXX grado, la stessa puntuale conoscenza dei tre gradi dell’Ordine e dei 27 gradi del Rito che si vogliono superati, avendone assorbito i più profondi significati.

Se i contenuti dei 30 gradi dello Scozzesismo fossero paragonabili a 30 testi di medicina, chi si farebbe operare da un chirurgo che ne ha sfogliati a malapena sei o sette? Per il medesimo motivo, quale massone s’attenderebbe d’essere Iniziato da uno che è nelle stesse condizioni di quel chirurgo? E chi, ed a che cosa, vorrebbe lui stesso a sua volta poter iniziare?

Questo è uno dei fattori di quello che viene definito “il problema della contro-iniziazione nell’ambito massonico”. Ma altri ne incontreremo sul nostro percorso.

Il Fratello che volesse intraprendere l’impegnativa Via dell’Iniziazione, tralasciando quella simbolica della “sciarpa”, sarebbe opportuno riflettesse con attenzione del proprio futuro. E da figlio della vedova, scegliere se divenire una Luce od un’Ombra dell’Ordine.

A quanti affermano che nei tre gradi dell’Ordine, vi siano tutti gli elementi dell’Opera Massonica risponderei, è vero. Ma aggiungerei che solo lo sviluppo graduale ed equilibrato, di tutti i “33 contenitori simbolici”, permettono alla mente dell’uomo (all’occhio della mente) quell’effetto “Zoom” ch’evidenzia ogni particolare di quella vastità culturale che definirei “la Gnosi” dei Tre gradi Azzurri.

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