Il filo d’oro del sapere iniziatico

Domande e RisposteGentile Redazione, leggendo “teosofia e dintorni” di Athos A. Altomonte, ho notato che c’è una spaccatura della stessa Teosofia fondata dalla H. P. Blavatsky. Le chiedo allo stato odierno qual è quella giusta, l’orientale o l’americana? In parole povere quale bisogna seguire?

Il filo d’oro del sapere iniziatico

di Adriano Nardi

D: Gentile Redazione, leggendo “teosofia e dintorni” di Athos A. Altomonte (vedi articolo), ho notato che c’è una spaccatura della stessa Teosofia fondata dalla H. P. Blavatsky. Le chiedo allo stato odierno qual è quella giusta, l’orientale o l’americana? In parole povere quale bisogna seguire?

R: Caro Amico, come sempre accade, dopo l’impatto di nuove idee nelle coscienze stagnanti delle masse, gli anelli che si generano da quel primo “shock”, con il tempo perdono la loro forza originante (la volgarizzazione dell’idea contempla a priori un suo parziale sacrificio affinché raggiunga “coscienze periferiche”) e spesso i temperamenti umani (con le loro debolezze) prevalgono sull’essenza trasmessa inizialmente dall’esempio e dalla parola, che nel loro insieme comunemente chiamiamo Insegnamento.

Sinceramente non so quanto si possa ritrovare oggi nei gruppi teosofici, che fedelmente sappia trasmettere quell’energia che servì all’epoca (e quindi non credo abbia senso cercarla oggi) a ri-orientare la coscienza dell’umanità. Né sono necessari i “culti delle personalità” di coloro che hanno saputo essere Servitori Creativi con il proprio lavoro. È un fatto che quel progetto trovò la sua continuità nell’attività di Alice A. Bailey e di Helena e Nicholas Roerich.

Credo, in ogni caso, che l’atteggiamento migliore sia quello di maturare una capacità critica che sappia discernere e riconoscere ciò che è coerente ai principi della Scienza Iniziatica, senza innamorarsi o affezionarsi ai contenitori (sia che si tratti di linguaggi, di Istituzioni ed Ordini) che possono essere stati anche validissimi strumenti nel portare a buon fine il lavoro per il quale nacquero. E saper così distinguere quando è giunto il momento di cambiare strumento per mantenere sempre viva la tensione di quel Filo d’oro che è comune alla tradizione del sapere coscienziale dell’umanità.

Fraternamente

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