Libro delle dodici Porte – Ottava Porta

AlchimiaDella Sublimazione

Per sublimare bene, non rischierai se farai prima i Corpi spirituali, e, come ti ho mostrato, gli Spiriti corporali.
Facciamo la Sublimazione per tre cause; la prima per fare il Corpo spirituale, la seconda affinché lo spirito possa essere corporale e rimanga fisso con lui, e della stessa sostanza, la terza è che la Salsedine solforosa diminuisca, perchè è infruttuosa.

La Sublimazione

di George Ripley
traduzione da testo francese a cura di Giuseppe Barbone

Ottava Porta

Per sublimare bene, non rischierai se farai prima i Corpi spirituali, e, come ti ho mostrato, gli Spiriti corporali. [È esattamente ciò che vuol dire il motto: “solve e coagula.” Gli Zolfi devono essere sublimati nella sostanza stessa del Mercurio: rendere i corpi spirituali. Poi, dopo un periodo sufficientemente lungo, gli Zolfi si rinnovano in una sostanza unica che è la materia stessa della Pietra: questo vuol dire rendere gli spiriti corporali.]

Nessuno sublima il Mercurio col Vetriolo, il Sale comune o altri Spiriti, oppure con le scorie di ferro e di acciaio. Le scorie delle uova carbonizzate e della calce viva, secondo loro sublimano bene qualunque cosa, tuttavia la loro Sublimazione non è per niente simile alla nostra. Ma adesso ti mostreremo la vera Sublimazione.

[Ripley si mostra qui molto riservato: i vetrioli sono molto utili nell’opera, vedere il Drago Scagliato. Le squame di ferro sono dei batteri che fanno parte dello Zolfo rosso e della calce viva. Quando questa calce è spenta, sostiene un ruolo capitale nei fenomeni di ossido-riduzione permettendo di riportare dei sali metallici al loro grado minimo di ossidazione, addirittura di trasformarli in metallo allo stato separato: vedere sezioni via umida.]

Nella nostra Sublimazione prima di ogni cosa, bisogna stare attenti di non sublimare forte, fino all’orlo del vaso, perché con la violenza non la farai scendere, ma aderirà all’orlo e rimarrà lassù finché non si congiungerà per refrigerazione. Quindi sostituisci sotto, il caldo violento con un caldo temperato, per 40 giorni, finché sia nera e bruna. [questi quaranta giorni hanno un valore del tutto simbolico. Ne discutiamo nella sezione dell’Olimpo ermetico.]

Allora l’acqua comincia ad uscire fuori dalle sue stesse vene, in quanto ciò che è sottile vuol salire sempre con lo spirito. Questo serve affinché tu ricordi: considera come i Corpi sono stati qui eclissati e marciscono direttamente, sublimali sempre di più, finché si alzino tutti con l’acqua.

Così quando espellono il loro veleno, la nefandezza si mostra nell’acqua e in ciascuna delle loro parti diventando spirituali, perché col nostro sistema si sublimano comodamente con l’acqua che lo porta via con essa. Perché occorre che il nostro Bambino sia essiccato nell’aria con l’Acqua, come ti ho già detto . [È una delle parti della Grande Opera che è difficile da comprendere perché molti alchimisti hanno detto che la sublimazione si facesse come in un matras o in un vaso; si tratta certo di un vaso… ma del vaso di natura. Allora, si comprende meglio ciò che vuole dire Ripley quando scrive che “il bambino è nato nell’aria con l’Acqua”. Bisogna capire che gli Zolfi devono essere sublimati nella materia stessa del vaso, vale a dire nel Mercurio.]

Ma quando questi due, per Sublimazione continua, sono stati preparati così: col caldo umido e temperato insieme, in modo che tutto sia diventato bianco e spirituale, allora il Cielo deve essere rinnovato sopra la Terra, finché l’anima sia incorporata col Corpo. Così tutto quello che prima era Cielo diventerà Terra, questa operazione si farà con sette Sublimazioni. [Ripley resta nella grande tradizione ermetica e queste sette sublimazioni hanno fatto correre molto inchiostro e stancare molti spiriti – sul simbolismo della cifra 7, consultate: Guardie del corpo, Olimpo ermetico, Materia – Il Cosmopolita sembra stimare che queste sublimazioni si facciano in sette mesi e non che ce ne siano sette – Nuova Luce chimica, nota 60 – parimenti la cifra 7 è la stessa del numero dei pianeti e degli ossidi, Sethon ne parla all’epoca dell’allegoria del Giardino Incantato:

“Tra parecchi di questi alberi, me ne mostrò sette che avevano ciascuno il loro nome; tra questi sette ne notai principalmente due più alti degli altri, uno dei quali portava un frutto molto chiaro e risplendente come il Sole, le sue foglie erano come d’oro; l’altro aveva i suoi frutti più bianchi dei gigli e le sue foglie erano come Argento fine. Nettuno li chiamò: uno Albero solare e l’altro Albero lunare”, [Nuova Luce Chimica]

Ricorderete anche il motivo del perché la parola V.I.T.R.I.O.L che ha sette lettere. È ciò che lascia intendere l’autore anonimo dei Precetti del Padre Abramo, cit. da Pontanus:

“Bisogna estrarre questa acqua primitiva e celeste dal corpo dove si trova, secondo noi si pronuncia con sette lettere e vuole significare il seme primo di tutti gli esseri, non è specificato né determinato nella casa di Ariès (Ariete) per generare suo figlio. È a questa acqua che i Filosofi hanno dato tanti nomi; essa è il solvente universale, la vita e la salute di ogni cosa…” [Epistola]

Quando l’anonimo scrive che questo seme è: “non specificato né determinato nella casa di Ariès”, ci possiamo forse vedere un’allusione al fatto che esistono parecchi tipi di vetriolo e che il principale è quello che raffigura lo spirito universale nella materia. Nel campo della tintura, il garançage su lana, esige una tecnica che dura sette giorni:

“Il garançage su lana, per ottenere un bel rosso sincero, richiede tutte le precauzioni che abbiamo appena indicato. Si procede per mezzo di due operazioni, una, chiamata brodo, ha lo scopo di pulirla, dopo si fanno bollire 100 Kg . di lana a bagno in un catino, 25 chilogrammi di allume e 6 chilogrammi di tartaro, si lascia riposare, dopo averla ritirata dall’acqua, per sette od otto giorni in un luogo umido e chiuso.” [la Tintura, Jules Pelouze]

Ciò che è qui interessante, è che ci sono due materie, l’allume ed il tartaro che si utilizzano molto spesso per la via secca; il fatto che si ottenga un colore rosso sincero non è meno importante. Sarà interessante meditare anche su queste parole di Roger Bacon:

“Che il vostro fuoco sia calmo e dolce; che si mantenga così ogni giorno, sempre uniforme, senza indebolirsi, altrimenti seguirà un grande danno. – Sii paziente e perseverante. – Strizzalo sette volte. – Sappi che tutto il nostro magistèro si fa da una sola cosa, dalla Pietra, in un solo modo, cocendola in un solo vaso. “ [Specchio di alchimia]

Qui si tratta ancora delle sette sublimazioni – Notate che l’epoca dell’opera dove queste sublimazioni devono essere effettuate non è univoco:

“Prendete una parte di buon nitro puro e due parti di calce viva, miscelateli molto insieme frantumandoli molto sottilmente e fateli carbonizzare per tre ore al fornello a vento. Fate l’estrazione del sale dalle feci con l’acqua comune molto pura, poi coagulate ed essiccate con l’evaporazione dell’acqua, cementate questo sale essiccandolo con nuova calce viva, poi carbonizzatelo come la prima volta, fate di nuovo l’estrazione con nuova acqua calda, e coagulate il sale evaporando; ripetete sette volte questo lavoro; con questo metodo il nitro sarà convertito infine in olio e non si coagulerà più né a caldo né a freddo, ma rimarrà fisso e liquido informe come olio, che custodirete.”

Ma, a dirla con Salomon Trismosin, queste sublimazioni prendono il senso di colori e definiscono 7 colori che devono succedersi:

“Quando il caldo penetra, rende le cose grossolane e terrestri, sottili e spirituali e si adattano alla materia, non più alla forma finale, non cessano di operare con lei mediante il calore suddetto. Ciò che i Filosofi dicono: distillare per sette volte, intendendo parlare dei sette colori che si fanno per decozione continuata dentro un solo vaso e senza toccarlo, lasciando fare alla Natura che li scioglie e li mischia con i suoi pesi naturali.” [Toyson d’oro, riflessione dello pseudo-Socrate]

Citazione completata da Trismosin:

“Ecco perché nessuno dei nostri dottori ci ha lasciato per iscritto che il rame filosofale sarà perfetto in sette giorni per i quali intendiamo i sette colori metallici di cui il rossore perfetto è l’ultimo; altri filosofi non vanno oltre i quattro giorni per giungere alla perfezione, anche in questo caso i quattro giorni sono riferiti ai quattro colori principali che molti gli attribuiscono, dai quali dipende principalmente tutta l’opera, altri ancora parlano di soli tre giorni che sono termini attribuiti alla materia ai tre più forti e più necessari colori permanenti” [Toyson d’oro]

Il rame filosofale qui designa l’ottone che bisogna imbiancare, che non è il bronzo. Si osserva che Trismosin semplifica via via il ragionamento – Finalmente, ricadiamo su ciò che dicevamo della Pietra: triangolare nella sua forma, quadrangolare nel suo stato e circolare nella sua origine – Vedere anche su questa allegoria della cifra 7: Filalete, Introïtus, VI e III; Esperienze sul Regolo stellato di antimonio – il Sogno verde – la Clavicola – la Strada del cielo chimico – in quanto al testo di Cyliani, è compatibile solamente con la via umida ma confessiamo ben volentieri di non comprendere ciò che vuole dire. Ecco questo brano:

“Si prende questa cenere e si fa sciogliere poco a poco con l’aiuto del nuovo spirito astrale, che lascia dopo lo scioglimento e la decantazione, una terra nera che contiene lo zolfo fisso. Ma ripetendo l’operazione su quest’ultimo scioglimento, da fare assolutamente come lo abbiamo appena descritto, si ottiene una terra più bianca della prima volta. È la prima aquila, così lo devi ripetere da sette a nove volte. Si ottiene con questo mezzo il mestruo universale, o il mercurio dei filosofi, o l’azoth, con l’aiuto del quale si estrae la forza attiva e particolare di ogni corpo”. [Ermes Dévoilé]

Si tratta della preparazione dell’alkali fisso o carbonato di potassio? Fulcanelli c’assicura che queste sublimazioni sono quelle che:

“…descrive Callimaque nell’inno a Délos, quando dice parlando dei cigni: …I Cigni, girarono sette volte intorno a Délos… e non avevano cantato ancora l’ottava volta, quando Apollo nacque.” [Mistero delle Cattedrali, p. 116]

Questo passaggio crea il dubbio; sembra designare la seconda opera, vale a dire la preparazione del Mercurio filosofale. Apollo, fratello di Diana dalle corna lunari può essere solamente uno dei componenti del Mercurio. Ma, designerebbe la terza opera? Bisognerebbe vedere allora la nascita di Apollo. Allora il Sole ermetico e Délos designerebbero la Pietra ma, lo ripetiamo, il simbolismo di Diana e di Apollo ne fa degli attributi del Mercurio – vedere qui ancora Philalèthe, Introïtus, VII]

Facciamo la Sublimazione per tre cause; la prima per fare il Corpo spirituale, la seconda affinché lo spirito possa essere corporale e rimanga fisso con lui, e della stessa sostanza, la terza è che la Salsedine solforosa diminuisca, perchè è infruttuosa. [Un’allegoria deve essere soprattutto segnalata. D’Espagnet dice che, in questa epoca dell’opera, il Drago sceso dal cielo, diventa furioso contro sé stesso e che divora la sua coda, e si inabissa poco a poco, finché infine si trasforma in pietra. Si può trovare un esempio che cita Dom pernety:

“Mentre eravamo raccolti sotto un bel platano, diceva Ulisse ai greci, vicino ad una fontana che sorgeva da questo albero, apparve un prodigio meraviglioso. Un orribile drago, la cui schiena era macchiata da chiazze, inviato da Giove stesso, uscì dal fondo dell’altare e corse dal platano. All’altezza di quest’albero c’erano otto piccoli passeri con la loro madre che volteggiavano intorno ad essi. Il Drago li afferra con furore, ed afferra anche la madre che piangeva la perdita dei suoi piccoli. Dopo questa azione lo stesso Dio che l’aveva mandato, lo rese bello, brillante e lo cambiò in pietra sotto i nostri occhi stupiti.” [Iliade, I, 2]

Come, non fare qui l’accostamento con la quercia ai piedi della quale sorge un ruscello in un giardino con siepi tagliate di cui ci parla Flamel nelle Figure geroglifiche?]

Allora quando saranno state depurate insieme, si sublimeranno in alto più bianchi della neve la cui vista ti sarà molto piacevole, perché conoscerai allora perfettamente che lo spirito con questo mezzo rimarrà in basso.

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