Dall’Ars Muratoria all’Ars Pontificia, tratto risolutore alle questioni poste dalla Cosmogonia Mistica
Abbiamo tratteggiato sinora i contenuti che accomunano ogni Cosmogonia Mistica; tratti di linguaggi e di emozioni, che ogni uomo attraversa nella sua infanzia psicologica in risposta al meraviglioso e nella sua ricerca al fuggevole senso della vita.
Dall’Ars Muratoria all’Ars Pontificia, tratto risolutore alle questioni poste dalla Cosmogonia MisticaAbbiamo tratteggiato sinora i contenuti che accomunano ogni Cosmogonia Mistica; tratti di linguaggi e di emozioni, che ogni uomo attraversa nella sua infanzia psicologica in risposta al meraviglioso e nella sua ricerca al fuggevole senso della vita. Il primo impatto con il lato occulto della vita, nella sua interpretazione meno esoterica, è velato drammaticamente dal dolore dei ricordi d’una umanità spirituale ma dalla mente bambina, che “abbandonata” nella materia priva d’ogni attributo “meraviglioso” dell’Archetipo spirituale, da cui ricorda confusamente di discendere e che le fungeva da guida o da riferimento sicuro. A soccorso dell’Iniziato, libero nella mente ma ancora “infisso” alla croce della propria manifestazione nella materia, non giungono solo i “giusti motivi” del travaglio per l’Evoluzione dell’Umanità ma, come noto, anche l’opera di “sacralizzazione” del Pianeta ch’egli vive e fa vivere attraverso il raffinare, con l’uso costante, le energie planetarie ch’egli utilizza creando continuamente con esse le proprie Vesti energetiche; dall’eterico all’astrale, dal mentale all’animico. Non solo, attraverso l’alimentazione e la respirazione l’uomo trasforma gli elementi più densi della materia, ch’egli discrimina dalle scorie, in energie ed in pensiero, in emozioni ed atti sempre più fini, a seconda delle qualità personali e delle caratteristiche del Pensiero ch’egli ha raggiunto procedendonel suo percorso evolutivo, sino a poterne costituire, con esso, forme stabili e perfette perché «…il Figlio creerà nei dominii a Lui sottoposti per Volontà del Padre Suo ed in Suo nome amministrerà con giustizia». Antichi Commentari affermano che, con quelle energie (del Pensiero) continuamente rigenerate attraverso un uso, lentamente, sempre più qualificato l’uomo prima, l’Iniziato poi, qualificano sempre più, elevandone il potere di vibrazione, lo Spazio che li contiene. Sviluppare queste poche indicazioni, significherebbe per l’Iniziato Maggiore, fare il proprio ingresso attraverso la Porta stretta come la cruna d’un ago nel “lato occulto” della Grande Opera in Bianco degli Alti Gradi, che proprio su questi termini “fonda le Grandi Alleanze col 5° Regno di Natura”, il Mondo spirituale. Questo spiega il postulato presente in ogni Scuola e Filosofia esoterica d’Oriente e d’Occidente: pensa con rettitudine e farai del bene; non cadere in pensieri bassi (volgari) o negativi; pensa sempre positivo e vedrai in ogni cosa e in ogni evento la ragione del Bene; ma se non puoi, smetti di pensare a ciò che stai pensando.
Nel percorso che viene indicato come “il Sentiero o Viaggio Iniziatico”, la Saggezza della Tradizione, quale summa delle esperienze di quanti quel tratto evolutivo hanno già compiuto, ha composto “un tracciato ragionato” nella selezione graduata dei suoi simboli e dei loro significati, permettendo d’attraversare in maniera rapida ed economica quel tratto “d’incoscienza spirituale” che viene appunto chiamato dalle tenebre di Chaos alla Luce, sino alla conquista di quella dignità iniziatica che rappresenta, per l’uomo, l’aver raggiunto l’intima consapevolezza della propria coscienza animica. |