Importanza del metodo induttivo

Domande e RisposteSe mi è lecito chiederti qualcosa su un tuo scritto […] ma quanto a tuo giudizio viene realmente recepito mediante lo studio anche il più attento ed approfondito, se questa attività non viene completata da una interazione ed un scambio dal vivo che in qualche modo determina anche dal tono, dalla presenza e dal carisma (non solo dal significato delle parole) quelle vibrazioni e quelle percezioni che solamente in una riunione di persone (e di anime) si può avere? […] credo personalmente che si debba lavorare in modo altrettanto approfondito per evitare il più possibile che questo avvenga, mediante una “scuola” di etica comportamentale che insegni a non cadere nelle trappole della nostra personalità, che soprattutto ai livelli più bassi ci portiamo ancora dietro come un pesante fardello…

Importanza del metodo induttivo

di Athos A. Altomonte

D: Se mi è lecito chiederti qualcosa su un tuo scritto […] ma quanto a tuo giudizio viene realmente recepito mediante lo studio anche il più attento ed approfondito, se questa attività non viene completata da una interazione ed un scambio dal vivo che in qualche modo determina anche dal tono, dalla presenza e dal carisma (non solo dal significato delle parole) quelle vibrazioni e quelle percezioni che solamente in una riunione di persone (e di anime) si può avere? […] credo personalmente che si debba lavorare in modo altrettanto approfondito per evitare il più possibile che questo avvenga, mediante una “scuola” di etica comportamentale che insegni a non cadere nelle trappole della nostra personalità, che soprattutto ai livelli più bassi ci portiamo ancora dietro come un pesante fardello…

R: Caro Amico, ho cercato di sintetizzare il tuo pensiero evidenziando due passi significativi del tuo scritto: a cui rispondo. Tutto, quando viene recepito dall’individuo, prima d’attendere alla sua comprensione deve prima attraversare indenne la sua compatibilità istintuale, e caratteriale, ed emotiva, e mentale, e culturale. Quindi, la sensazione come l’idea debbono necessariamente attraversare tutte le trappole della personalità prima d’essere intese. Questo non significa che la sensazione o l’idea intesa vengano, poi, comprese e che se lo fossero, neanche questo darà la certezza ch’esse vengano assimilate nella struttura coscienziale, più che in quella mentale.

In altri termini, più che una memoria, l’idea e la sensazione assimilate dovrebbero formare un’impressione coscienziale che, a livello individuale, consentano d’imprimere non tanto il loro ricordo, quanto fornire il seme per una reazione istintuale. Ecco che l’idea trasmessa può diventare una reazione. Ma per questo, né tono né carisma personali possono essere di grande aiuto, se non nell’impressione emotiva che fornisce una spinta idealistica e devozionale, teorica ma non pratica.

Un metodo, anzi il metodo, è quello della germinazione. E questa può avvenire attraverso ogni canale sensoriale di ricezione, com’anche quello visivo. Se chi scrive o mostra, fa muovere le parole o i gesti con talento creativo, questi fanno balenare immagini nella mente di chi legge o guarda. Questo balenare d’immagini mentali causa le impressioni mentali. Ogni impressione lavora nell’inconscio sino a che, dopo essere elaborata, questa riaffiorerà alla normale coscienza di veglia sotto forma di idea personale. Quest’ idea, che si crede personale, invece e indotta dall’elaborazione inconscia, che porta alla completa assimilazione dell’idea o sensazione appropriandosene in maniera definitiva. In altre parole, quanto assimilato diventa parte stabile della struttura coscienziale di chi ha recepito quanto gli e stato trasmesso, anche inconsapevolmente. E quello che ne risulta, può essere considerato un genuino esempio di reazione coscienziale.

In conclusione, più del carisma, del tono della voce, della possanza delle parole, quel che conta è l’assimilazione, e questa segue la germinazione dell’idea a livello inconscio.

I “nuovi divulgatori” fanno sempre più uso di questo “meccanismo”, cercando di far germinare idee del tipo appropriato in più menti possibili (questa è la matrice del proselitismo bianco, ma anche nero). Sara poi l’idea d’ordine superiore a farsi largo con la forza dei propri riflessi e delle proprie riflessioni, attraversando sensazioni ed idee accampate tra le pieghe della coscienza individuale, sino a crearsi un posto adeguato al proprio modello ed alla propria misura.

Ogni idea o sensazione tende per sua natura, a ricondursi al centro più simile a quello che l’ha concepita, cosi che un’idea grossolana, tenderà a “cadere in basso” verso il piano passionale-emotivo (astrale), mentre un’idea d’ordine superiore tenderà sempre a riunificarsi all’Ego. In quest’ ultimo caso, il processo di assimilazione e quello successivo d’identificazione faciliterà la costruzione del “Ponte” che congiunge l’Ego superiore alla personalità fisica.

Il tempo? Quello necessario. Non importa sapere il tempo, importa invece che avvenga l’aggancio tra i due elementi dissimili (idea trasmessa e mente che recepisce). Altrimenti la coscienza resterà muta.

Se il proselitismo iniziatico fosse paragonato ad una semina, ecco l’importanza di uno strumento come Esonet. Spargere idee sapendo che, poi, l’idea farà il resto. Questo, pero, non significa che si voglia negare l’importanza di una presenza carismatica al centro di una “Scuola etica”, semplicemente si considera l’ampliamento delle possibilità e la moltiplicazione delle occasioni per propugnare gli ideali in cui si crede e a cui si dedica il proprio servizio.

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