La ”parte oscura” di noi stessi

Domande e RisposteOccorrerebbe chiarire “l’iter” da seguire per la “metamorfosi iniziatica”. Cosa fare… in che modo… per quanto tempo… dove… E poi… bisognerebbe spiegare perchè è così difficile conoscere “la parte oscura” di noi stessi. Quali sono gli ostacoli che si frappongono per giungere alla “illuminazione”.

La “parte oscura” di noi stessi

di Athos A. Altomonte

D: Occorrerebbe chiarire “l’iter” da seguire per la “metamorfosi iniziatica”. Cosa fare… in che modo… per quanto tempo… dove… E poi… bisognerebbe spiegare perchè è così difficile conoscere “la parte oscura” di noi stessi. Quali sono gli ostacoli che si frappongono per giungere alla “illuminazione”.

R: Caro amico ti ringrazio per le domande a cui, brevemente, cercherò di rispondere.

Per ovvi motivi un saggio si attiene ad un’idea, che cerca di illustrare nel migliore dei modi. Allora, il termine “verso” esprime un’indicazione e non una conclusione.

Le tue domande sono pertinenti ma il tema è vasto. Tanto che non può essere trattato in un unico lavoro, a meno che non si tratti di un libro. Perciò, le tante domande vengono frammentate in altrettante risposte che compongono i tanti saggi che pubblichiamo. Questo è il nostro metodo divulgativo.

Sull’illuminazione, ad esempio, abbiamo già pubblicato molto. Come pure sulla metamorfosi iniziatica, che spesso viene chiamata trasmutazione metallica (metallo, come metafora dei sentimenti, emozioni, idee da trasformare per crescere dentro – vedi articoli). Però hai ragione, non siamo ancora arrivati del tutto a dire “come fare”.

Invero ci sarebbe già molto materiale pronto ad illustrare con dovizia i metodi del processo di trasformazione detto “Iniziazione”. Ma per più motivi non sono stati ancora pubblicati.

Diciamo, allora, che non abbiamo ancora cominciato a divulgare la parte migliore dei nostri archivi.

Vedi, caro, amico, accade che per molti esoteristi occidentali la “pratica iniziatica” sia un gioco da non prendere troppo sul serio: una simulazione che non comporta né doveri, né responsabilità. Ma questo è non vero. Succede, piuttosto, che pochi di noi cercano di essere “educati” a “muoversi” nell’insegnamento iniziatico, che anche se leggono non comprendono.

Perciò, si ritiene saggio educare il lettore ai significati fondamentali dei “misteri”, prima di aprirlo agli schemi operativi della “Dottrina Segreta”.

Detto questo, è chiara la nostra intenzione di divulgare senza zone d’ombra le formule degli “antichi misteri”, con parole comprensibili dalla cultura moderna. E questa intenzione emerge senz’altro nel “Progetto Esonet” (vedi), leggendo il quale ti renderai conto da quanto lontano parte e a cosa tende nel futuro.

Riunisco in poche parole quanto andrebbe fatto da ogni ricercatore che s’incammini sul sentiero iniziatico.

1) trovare gli strumenti per edificare la propria opera (vedi l’articolo: Psiche, il primo strumento dell’Iniziato);

2) imparare a ri-conoscere per capire, cioè, educarsi per crescere e cambiare se stesso, attraverso un progressivo processo di alchimia spirituale (vedi articoli);

3) il mutamento serve, innanzitutto, a potenziare la mente e ad espandere la coscienza, affinché l’iniziato disconosca la parte oscura di sé (la personalità fisica o sé materiale) e riconosca, invece, la parte illuminata di Sé (anima e coscienza spirituale ).

Questo, in poche parole, ciò che serve capire prima d’incamminarsi verso le mete sconosciute dell’anima.

Bisogna capire che lo “strumento” migliore di noi stessi siamo noi stessi, con tutto quello che conteniamo, ma che ancora non conosciamo.

Fraternamente

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