Non è facile mettere assieme una fraternità in perfetta concordia. Deve essere poco numerosa e senza contrasti; se il gruppo è piccolo è più facile radunarsi e separarsi.
Qualsiasi legame coatto è contrario all’idea di Fratellanza.
Fossero i membri anche soltanto tre, la loro concordia darà più forza che le oscillazioni di un centinaio di persone. Incertezze e confusione sono nocive non solo per i partecipanti, ma anche in senso cosmico. Nell’antichità lunghe prove erano previste prima di radunare un nucleo di uomini spiritualmente concordi. Ma questo protrarsi nel tempo non basta di per sé, a risolvere il problema della selezione: un seme di male può rimanere nascosto per anni e anni. I migliori consigli li sussurra il cuore, con il suo sentire. I concetti superiori sono presi alla leggera e pochi sanno custodirli con vero amore; senza gesticolare e proclamare l’obbedienza, sono indissolubilmente fedeli nel cuore. Il legame per alcuni è una catena, è una pastoia, per altri è una via di ascesa. L’ignorante, dal cuore oscurato, dice che quella via è nebulosa, perché non sa salire. Tanto più è necessario parlare della Fratellanza, poiché presto gli uomini vorranno cooperare, e a tal fine bisogna incoraggiarli. In tutto il mondo si avrà allora rispetto per il lavoro, che sarà un disintossicante nei confronti dell’oro. Ma si è costretti a ripetere molte volte che lavorare è bello. da Fratellanza |