L’arte del decidere

Domande e Risposte…con riferimento alla Prassi Iniziatica mi chiedo, ed è forse qui la mia incomprensione, se è chiaro cosa si deve diventare, la ricerca e lo studio avranno un momento di verifica? Riuscirei, per piccoli passi, a pianificare l’obiettivo da raggiungere?

L’arte del decidere

di Athos A. Altomonte

D: …con riferimento alla Prassi Iniziatica mi chiedo, ed è forse qui la mia incomprensione, se è chiaro cosa si deve diventare, la ricerca e lo studio avranno un momento di verifica? Riuscirei, per piccoli passi, a pianificare l’obiettivo da raggiungere? G.

R: È presto detto. Non è vana la definizione di: Costruttore. Come un costruttore di Templi, l’aspirante, con l’aiuto di un “architetto” (un iniziato avanzato) prevede come costruire il proprio “tempio interiore”, cioè Sé stesso, attraverso un ponte coscienziale che unisca la “terra della personalità” al “cielo dell’anima” o intelletto puro.

La costruzione interiore, d’altronde, come ogni altra costruzione, non comincia né dai muri né dalle fondamenta ma da un “progetto perfetto”.

Il progetto deve dipendere dal materiale in nostro possesso (noi stessi, le nostre capacità). Solo dopo aver passato in rivista le nostre “realtà”, a cui molti non vogliono sottostare cadendo, così, nell’illusione di “sembrare”, si può decidere cosa è possibile diventare.

Allora bisogna farlo. Magari con l’aiuto dell’“amico architetto” ma evitando, sempre, i capomastri, che sono solo costruttori improvvisati.

Il nodo fondamentale è imparare a “decidere”.

Se non s’impara come decidere (è un Arte raffinata) non si può cominciare a fare! Ma decidere, significa anche “tagliare” rami e rametti. Che all’inizio sono soprattutto i propri, perciò sono pochi quelli che voglio imparare a decidere. Più facile lassez faire, lasciar correre, come spesso viene. Così, che per ogni fallimento personale si potrà sempre incolpare qualcun’altro, o il governo, o la società o Dio.

Fraternamente

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