Da Morin a De Grasse-Tilly – Henry Andrew Francken – Un Massone fuori dal comune – I Manoscritti Francken – Ringraziamenti
Il Rito si estende largamente nel Nuovo Mondo e ritorna anche ad impiantarsi in Inghilterra. Una filiazione continua si stabilisce da Morin l’iniziatore, ai creatori del R.S.A.A.
Verso la fine del XVIII secolo, questi aggiungeranno ai venticinque Gradi del Rito di Perfezione, otto nuovi Gradi. Quattro o cinque deriveranno dal sistema degli Scozzesi Trinitari di Pirlet, un altro verrà dall’Ordine della Stella Fiammeggiante di Tschoudy. Gli ultimi due, anch’essi di origine francese, proverranno dalla Madre-Loggia Scozzese del Contratto Sociale.
Sommario: Da Morin a De Grasse-Tilly – Henry Andrew Francken – Un Massone fuori dal comune – I Manoscritti Francken – Ringraziamenti Da Morin a De Grasse-TillyIl Rito si estende largamente nel Nuovo Mondo e ritorna anche ad impiantarsi in Inghilterra. Una filiazione continua si stabilisce da Morin l’iniziatore, ai creatori del R.S.A.A. Verso la fine del XVIII secolo, questi aggiungeranno ai venticinque Gradi del Rito di Perfezione, otto nuovi Gradi. Quattro o cinque deriveranno dal sistema degli Scozzesi Trinitari di Pirlet, un altro verrà dall’Ordine della Stella Fiammeggiante di Tschoudy. Gli ultimi due, anch’essi di origine francese, proverranno dalla Madre-Loggia Scozzese del Contratto Sociale. Infatti, la più importante innovazione che introdurranno sarà la messa in opera di una struttura amministrativa rigorosa. I poteri di un Supremo Consiglio ne fanno una Potenza Massonica sovrana, centralizzata così come una Obbedienza simbolica. Lo spirito interamente teso verso la ricerca iniziatica degli anni 1740 non avrà più in effetti corso nel XIX secolo… Ma ciò che è più significativo, è che tutti i Gradi effettivamente praticati dal R.S.A.A. sono direttamente derivati dal Rito di Perfezione. Anche se esiste un contenuto iniziatico per i Gradi Amministrativi, esso resta lettera morta perché i titolari di questi Gradi non si riuniscono praticamente mai se non per cerimonie di installazione… Henry Andrew FranckenHenry Andrew Francken è nato all’incirca nel 1720 in Olanda [1] Non si sa nulla dei primi anni della sua vita, e neppure della sua famiglia. Nel febbraio 1757, Francken sbarca in Giamaica. Naturalizzato inglese nel 1758, fu prima stimatore-perito, messo e sergente-mazziere[2] alla Corte del Vice-Ammiragliato, all’epoca presieduto dal giudice Edward Long. Si ignora la data del suo primo matrimonio, ma la sua prima moglie, Elisabeth, fu sotterrata nel cimitero di Kingston nel 1764. Henry Moore, che doveva divenire più tardi governatore di New York, fece di Francken, nel 1765, l’interprete esperto della Corte per le lingue inglese e olandese. Doveva restarvi sino al 1783. Nel 1767, Francken ottiene dal Luogotenente Governatore Moore una licenza che gli permette di viaggiare sul continente americano e, specialmente, nella regione di New York. Ritroviamo Francken iscritto a ruolo delle imposte di Kingston nel 1769, in quanto proprietario di una casa in East street. Nel frattempo, aveva sposato la sua seconda moglie, Jonhanna, dalla quale ebbe un figlio, Parker Bennet Francken, ed una figlia, Mary. Johanna morì nel 1777. Francken occupò diverse cariche civili. Nel 1782, fu nominato Maestro delle Feste e s’occupò di teatro. Ciò gli valse un centinaio di ghinee all’anno ed un posto gratuito alle rappresentazioni…….Organizzava anche i balli e i ricevimenti del Governatore. Ma, la nomina era solamente annuale e Francken non occupò questo incarico che dal 1793 al 1795. La situazione finanziaria di Francken è sempre stata precaria. Nel 1786, Francken diventò un funzionario delle dogane, con uno stipendio di cento cinquanta libbre per anno. Ma questo impiego fu abolito nel 1790 e Francken congedato con una gratificazione. Nel 1791, presentò una istanza all’Assemblea giamaicana nella quale si lamentava che i lutti, le malattie, gli uragani del 1784 e 1785 l’avevano obbligato a vendere i suoi mobili per vivere e che “non gli resta nulla, solamente due vecchi negri”. Nel 1794, il Luogotenente Governatore, il Fr.Adam Williamson nominò Francken giudice-aggiunto alla Corte Civile [3] poi, nel 1795, Commissario alla Corte Suprema di Kingston. Francken morì il 20 maggio 1795 a Kingston. Il suo testamento, redatto il 24 dicembre 1794, porta a conoscenza che il suo cognome era allora scritto Franckin. Francken non lasciò debiti, benché la sua successione non fu affatto importante. I suoi averi profani andarono a suo figlio Parker Bennet e a sua figlia, già vedova, Mary Long Goutris. Egli legò tutto ciò che possedeva di massonico a dei FFr. e regolò così le sue esequie: “È mia espressa volontà che le spese per il mio funerale non superino la somma di venti libbre: la bara deve essere fatta di legno bianco senza alcun rivestimento interno; sarò messo nella bara con i vestiti che indosserò il giorno della mia morte; non si farà toilette al mio corpo e voglio essere messo nella tomba senza passare per la chiesa”. Le sue ultime volontà furono rispettate e fu seppellito il 24 maggio 1795, nel cimitero parrocchiale di Kingstone, lo stesso dove già dormiva Etienne Morin. Gérard Prinsen, colpito da queste strane volontà ha fatto l’ipotesi che Francken, benchè si dicesse cristiano, fosse in realtà nato Giudeo. Avrebbe così evitato che se ne rivelassero le tracce di circoncisione che avrebbero tradito la sua origine. Notiamo sull’ipotesi di Prinsen: -la semplicità imposta all’apparato funerario, conforme, si sa, all’Ordinanza di Gamaliel II di Jabneh; -il rifiuto di passare per la chiesa e quello della toilette funebre corrisponderebbe allora all’impossibilità di ricorrere a una di queste fraternità funebri normalmente incaricate, presso gli israeliti, degli onori funebri. Notiamo che la rivelazione del suo Giudaismo avrebbe interdetto a Francken tutti gli impieghi pubblici. Un Massone fuori dal comuneTanto la carriera profana di Henry Andrew Francken fu cupa e mediocre in lavori subalterni e mal retribuiti, quanto invece la sua vita massonica fu raggiante e creatrice d’avvenire. I fatti sono tali che noi non sappiamo quasi nulla di Francken prima che Etienne Morin facesse di lui il suo Primo Delegato Grande Ispettore, nel 1763. Dobbiamo supporre che Francken doveva, all’epoca di questa nomina, essere almeno Cavaliere d’Oriente. Ma non sappiamo né dove era stato iniziato, né in quale Loggia, né chi gli aveva dato gli Alti Gradi. Tutt’al più si può supporre che Morin doveva aver conosciuto Francken ben prima del 1763. Ora, lo sappiamo, Francken non arriva a Kingstone che nel 1757, in piena Guerra dei Sette Anni. Morin è allora a Santo Domingo, che lascerà verso il 1760, per andare in Francia a ricevere la sua Patente. Esistevano, all’epoca, diverse logge in Giamaica. La più antica sembra risalire a prima del 1735 e portava il nome di Mother Lodge of Kingston n. 182. In seguito furono fondate, dalla Gran Loggia di Londra (“Moderns”), la Port Royal Lodge n.193, nel 1742, la Loggia n. 208, à Spanish Town, nel 1746, e, nel 1757, la Saint Mary’s Lodge n. 219, a Port Maria. Ma tutte queste Logge, che forse praticavano gli Alti Gradi e l‘Arco Reale, non erano Scozzesi nel senso che a noi interessa. .Dove dunque Francken ha potuto ricevere i Gradi di Perfezione? Può darsi nei Paesi Bassi, prima della sua partenza. Le prime Logge apparvero in Olanda a partire dal 1731 e il 26 dicembre 1756, undici Logge olandesi si riunirono per fondare la Gran Loggia delle Sette Province Riunite dei Paesi Bassi. È noto che molti francesi andarono a lavorare nelle Logge olandesi. Dal 1755, l’esistenza degli Alti Gradi è certa. Lo Scozzesismo olandese comporta, verso questa data, i Gradi seguenti:
Se Francken era stato elevato a questi Gradi in Olanda, si comprende meglio la rapidità della sua nomina da parte di Morin. Una ipotesi interessante sarebbe supporre che prima di lasciare l’Europa, Francken avesse soggiornato a Londra. Avrebbe potuto incontrarvi Morin…Questo spiegherebbe diverse cose, ma non può essere considerata che come una ipotesi di lavoro. Ciò che è sicuro, è che, quando Morin arriva a Kingston, aspettando l’opportunità di ritornare a Santo Domingo, i due uomini si ritrovarono e Morin nominò Francken Delegato Grande Ispettore. La data comunemente accettata è 1763, anche se Choumitzky indica il 1762. Noi non abbiamo tracce dirette della fondazione di una Loggia di Perfezione a Kingston. Molto più tardi, nel 1814, la Giamaica Almanacks segnalerà una Loggia di Perfezione, l’Ineffabile n. 1, che si riuniva mensilmente in Church Street, allo stesso indirizzo di un Gran Consiglio del XXXIII Grado…. Tuttavia, il quaderno del XV Grado si apre su una enumerazione che aggiunge Kingston al numero delle Logge di Perfezione. Noi sappiamo anche che un Gran Consiglio di Principi Massoni funzionava a Kingston dal 1763. Si trattava probabilmente di un Gran Consiglio dei Principi di Gerusalemme…..Sembrava legittimo vedere in Francken il fondatore, o uno dei fondatori, tanto di questo Gran Consiglio che di questa Loggia di Perfezione. In occasione del suo viaggio in America del Nord, nel 1767, Francken fondò una Loggia di Perfezione, l’Ineffabile, e un Consiglio dei Principi di Gerusalemme, il 20 dicembre 1767. Egli dovette restare in relazione costante con questa Officina, che visitò nel giugno 1768 e che gli invierà la sua corrispondenza fino al 1770. È nel 1768, durante il suo soggiorno in America del Nord, che Francken cominciò a nominare dei Delegati Ispettori aggiunti, come lo autorizzava la Patente che gli aveva conferito Morin. Il 6 dicembre 1768, nominò Samuel Stringer e Jeremiah van Renssaeler, che dovevano continuare la sua opera sul continente. Nel 1769, egli era il Gran Commendatore del Capitolo dei Cavalieri Kadosh di Kingston. Un Gran Capitolo dei Principi del Real Segreto fu, si sa, creato il 30 aprile 1770. Bizzarramente, non è Francken ma William Winter il Gran Commendatore. In effetti, Morin ha già fatto di Francken il suo erede spirituale e lo riserva per compiti più importanti. Dopo la morte di Morin, nel 1771, è in effetti Francken che presiede le sorti del Rito di Perfezione. Nomina, nel 1774, tre Ispettori, Peter Yates, Moses M. Hays e Augustin Prévost. Per assicurare la perennità del Rito, tutti ebbero la facoltà di nominare dei Delegati Ispettori. L’ultimo atto massonico conosciuto di Francken è la nomina, nel 1783, di David Small. Francken pose molta cura nella scelta e la preparazione dei Delegati Ispettori che nominava. Sembra che abbia avuto l’abitudine di dare ad ognuno di essi un registro. David Small, in ogni caso, ne ricevette uno nel 1783. Lo trasmise al suo Delegato Ispettore, Joseph Dunckerley, che giudicò indispensabile di farne copia, nel 1794. È partendo da un fac-simile di questa ultima copia, che noi abbiamo ripristinato i rituali di Perfezione. I Manoscritti FranckenTre dei Manoscritti preparati da Francken sono giunti sino a noi. Il primo, datato 1771 e interamente di pugno di Francken, comprende:
Il secondo manoscritto fu preparato nel 1783 per volontà di David Small e ricopiato in seguito da Joseph Dunckerley. Comprende:
Il terzo, datato 1786, è soprattutto costituito da rituali. Il secondo Manoscritto Francken è, lo si vede, molto più completo degli altri. I documenti comuni ai differenti Manoscritti sono sensibilmente identici. L’Albero Massonico si ritrova nel Processo verbale. La sola differenza, ma molto importante, risiede nella mancanza, nel 1783, delle Costituzioni del 1762. Questa omissione ci sembra particolarmente significativa. Infatti, le Costituzioni del 1762, qualunque sia l’origine loro attribuita, erano, nello spirito di Francken, relative all’Antica Maestranza e non riguardavano dunque il Rito di Perfezione. Ancora qualche parola… Questo lavoro è fondato sul secondo Manoscritto [4] Francken. Il titolo generale del Manoscritto, in Francese, è Rito di Perfezione. Dei disegni di W. Gamble illustrano il testo. Notiamo che esiste una trascrizione parziale dovuta a W. Brachwogel. Questa traduzione ha qualche errore e non è sempre facile da decifrare. Si comprenderà facilmente che una ri-traduzione letterale in francese non poteva, nei casi che segnaleremo, essere sufficiente a fornire al lettore un documento comprensibile Ci siamo sforzati, pertanto, di mantenerci il più possibile fedeli ma, quando il manoscritto Francken utilizza una dozzina di volte il pronome “egli” nello stesso paragrafo per indicare, secondo i casi, il postulante, il Fratello Introduttore o anche il Presidente, si comprende facilmente che necessità di chiarezza ci ha portati a rinunciare al suo impiego… Come si poteva prevedere, i rituali di Perfezione contengono un gran numero di ebraismi. Siccome si tratta di copie di quaderni redatte da persone differenti, ci si imbatte sovente in errori e corruzioni. L’impressione che si avverte, all’esame delle Parole Sacre, è che, se certi redattori erano incontestabilmente degli eruditi che conoscevano bene l’ebraico e certi libri come il Talmud e soprattutto lo Zohar, altri, al contrario, non lo conoscevano affatto. Ebraisti d’occasione, come l’autore di queste righe, non avevano della Lingua Sacra che una conoscenza libresca… Da tutto ciò strani errori, spesso associati a dei vertiginosi anacronismi…. Siccome la maggior parte dei Fratelli non capivano nulla dell’ebraico, la reintegrazione di certe Parole o di certe frasi evidenziavano la soluzione di un enigma. Conviene allora ricercare gli sviluppi naturali delle parole trasmesse oralmente, e immaginare cosa poteva pronunciare qualcuno che non aveva che una conoscenza molto rudimentale della dizione ebraica [5]. Alfine di tentare di restituire al meglio gli ebraismi, abbiamo largamente attinto dal libro di Michel Saint- Gall [6] di cui raccomandiamo vivamente la frequente consultazione a tutti coloro che si interessano ai Rituali Scozzesi. Abbiamo così spesso fatto ricorso a diversi dizionari ebraico-francese, tra cui quello del grande rabbino Marchand Ennery [7] riservato a chi desidera studiare la Bibbia in ebraico. I commentari che accompagnano ogni quaderno sono stati elaborati confrontando il testo del manoscritto di Francken a quelli anteriori al 1780; la maggior parte di essi provenivano dalla biblioteca del Grande Oriente dei Paesi Bassi ed erano stati riprodotti in fac–simile dall’Associazione di Ricerca Massonica olandese, Latomia. RingraziamentiHo qui il dovere di rendere omaggio alla memoria d‘Etienne Gout, senza il quale questo lavoro non sarebbe mai stato intrapreso e che mi ha fatto capire, al nostro primo incontro, tutta la differenza che separa uno studio serio da una prosopopea massonica. Debbo ringraziare in special modo il Signor Paul Naudon, Claude Gagne e Alain Bernheim per il loro incoraggiamento, i loro consigli ed il loro aiuto. Debbo una riconoscenza particolare al Signor Jean- Pierre Bayard, che mi ha trasmesso il coraggio di continuare quando la stanchezza diventava troppo forte. Riceva qui tutta la mia gratitudine l’amico Gerard Prinsen, che mi ha procurato tanti documenti e che mi ha spesso aiutato con i suoi consigli. Infine, una riconoscenza tutta speciale è dovuta a mia moglie che ha avuto la devozione di leggere e rileggere, di correggere e ricorreggere pazientemente il mio testo, sino a che è risultato accettabile. Chi altri ne avrebbe avuto il coraggio e l’abnegazione? __________ Note1. Seguiamo qui le informazioni dateci da James Fairbain Smith. L’Origine dei Gradi Scozzesi derivanti dal Capitolo di Ricerca del Gran Capitolo dei Massoni dell’Arco Reale della Stato dell’Ohaio, 1965, pp. 76-83. (torna al testo) 2. Francken ricopriva dunque un ruolo minore e protocollare, portando la mazza d’arme davanti al presidente della Corte, nelle entrate solenni di questi. La mazza d’arme era, dopo il XIII secolo, il simbolo dell’autorità reale, rappresentata qui dal presidente. (torna al testo) 3. La stessa chiamata a torto Costituzione di Bordeaux. (torna al testo) 4. Fac-simile LATOMIA, Helmond, Paesi Bassi (1989). (torna al testo) 5. Beth, per esempio, si pronuncia b o v secondo la sua posizione nella parola. All’inizio è sempre una b, in finale sempre una v… Ma in posizione mediana, dipende. (torna al testo) 6. Michel Saint Gall, Dizionario degli Ebraismi e di altri termini specifici di origine francese, straniera o sconosciuta, nel Rito Scozzese Antico ed Accettato, Démeter (Parigi) 1988. (torna al testo) 7. Marchand Ennery, Dizionario ebraico- francese (1841), riedito da Colbo (Parigi) 1976. (torna al testo) |