Il Viaggio attraverso la Grande Opera /2.3

MassoneriaLa costituzione nei Commentari esoterici del linguaggio Minore e del linguaggio Maggiore – Della manipolazione dell’Insegnamento – Profanazione dei Misteri – «Riconoscendo sarai riconosciuto»

Tutti gli elementi con i quali si sviluppa la “relativa” comprensione della realtà “totale”, sono compresi in quegli insegnamenti che tradizionalmente vengono chiamati, i Commentari esoterici.
I Commentari ed i Libri di Verità, giunti per via ordinaria, sono stati tutti soggetti a profonde manipolazioni, perché le gerarchie essoteriche hanno sempre cercato di dimostrare di esserne le vere rappresentanti, riducendoli, sino a poterli contenere nella propria autorità.

Il Viaggio attraverso la Grande Opera /2.3

di Athos A. Altomonte

Della manipolazione dell’Insegnamento

Il risveglio equilibrato dell’elemento-coscienza, si realizza con una espansione del proprio Asse orizzontale (perc. esteriore) ed una contemporanea penetrazione sull’Asse verticale della percezione (perc. interiore), ricercando la comprensione ed il riconoscimento d’ogni elemento, inizialmente sempre inavvertito, dell’habitat fisico e psichico in cui si è avvolti.

Tutti gli elementi con i quali si sviluppa la “relativa” comprensione della realtà “totale”, sono compresi in quegli insegnamenti che tradizionalmente vengono chiamati, i Commentari esoterici.

I Commentari ed i Libri di Verità, giunti per via ordinaria, sono stati tutti soggetti a profonde manipolazioni, perché le gerarchie essoteriche hanno sempre cercato di dimostrare di esserne le vere rappresentanti, riducendoli, sino a poterli contenere nella propria autorità.

Ma i Principi universali impressi nei Commentari e negli insegnamenti esoterici dalle Gerarchie Iniziatiche, si discostano inconciliabilmente* dai principi essoterici affermati nelle interpretazioni dei membri della gerarchie minori**, e s’oppongono all’uso “di potere” che ancora ne fanno.

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* Manipolazione  dell’InsegnamentoQuesto spiega perché, ogni volta che un Maestro o un Iniziato si sia reso visibile ai membri di quelle gerarchie, costoro lo abbiano dapprima lodato e poi, non potendosene appropriare sottomettendolo al proprio servizio, abbiano tentato immancabilmente di distruggerlo, cancellandone gli insegnamenti o meglio, rimodellandoli a proprio vantaggio.

** Profanazione dei Misteri Gli Antichi Commentari raccontano come avvenne quella “Profanazione dei Misteri” che nell’ordinamento iniziatico ha poi introdotto l’errore della contro-iniziazione: «…avvenne che per il privilegio d’essere iniziato bastò pagare una certa somma di denaro. Ciò che non poteva essere acquisito, se non a prezzo d’uno sforzo incessante verso la virtù e verso la perfezione, poté essere acquistato con un po’ d’oro. Dopo di allora molti Hierophanti ed Alti Iniziati, furono obbligati a rinnegare la Gerarchia che venne a formarsi, per assicurare la sopravvivenza ai segreti dell’Iniziazione.»

Oggi gli effetti di quella profanazione sono ancora visibili ad ogni livello dell’ordinamento iniziatico. Quindi anche in Massoneria. Nel massone ordinario, che è abbagliato dal lignaggio che gli vien fatto credere d’aver ottenuto con i propri paramenti rituali, all’opposto dell’iniziato, che di quei simboli ammira solo il sapere e l’ideale, in essi contenuto.

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Di conseguenza a quelle manipolazioni, i Commentari esoterici adeguati alla “luce iniziatica” espressa da quelle gerarchie minori, sono divenuti in larga parte incomprensibili, spesso privi d’un filo logico, e le loro istruzioni apparentemente irrealizzabili. Negli insegnamenti poi, il ricercatore ha ormai imparato a riconoscere il segno di quelle manipolazioni. Sono del tutto assenti le indicazioni pratiche e tecniche che permetterebbero di raggiungere gli obbiettivi indicati, anche i meno distanti da una realtà iniziatica di modeste proporzioni, come quella d’un Apprendista; mancano anche tutte quelle risposte risolutive alle domande più “naturali” e d’ordine generale, come ad es. chi sono, da dove vengo, dove vado e perché ? Che sorgono spontanee nella mente di chi si pone in Viaggio su questo Sentiero.

È facile osservare di quei Commentari, nelle interpretazioni rese alla cultura popolare, una sorta di diffusa assuefazione alle incongruenze ed ai controsensi che si sono prodotte nelle trasposizioni letterali mutilate e ancora peggio ricucite, adducendo per quanto è spesso illogico ed intelligibile il “mistero” ed il “dogma” per cui, ai comuni mortali non è dato sapere.

Ma ogni ricercatore può dimostrare a sé stesso la crudezza d’una realtà; il vertice d’ogni Piramide di quelle gerarchie, sia esso titolato sovrano, pontefice o gran maestro, non possiede più “luce” o “conoscenza iniziatica” del migliore uomo della propria base.

Questa prima rivelazione conduce il giovane iniziato che sa intendere, ad abbandonare i titoli concessi per grazia od offerti con il tocco di una spada. Consapevole di dover, per regola, contare solo sulle proprie forze, diviene esso stesso un ricercatore (di Verità). E questa per l’animo dell’uomo, è la prima grande prova di maturità che dimostra a sé stesso ed al Mondo degli Iniziati.

Il senso di solitudine che ne consegue è solo relativo infatti, è proprio l’abbandono dell’effimero a creare quelle condizioni psicologiche per cui, incontrando un’altro ricercatore, per la Regola «riconoscendo sarai riconosciuto»* si potrà “vederlo” per quel che è, cioè un Fratello “reale”. Questo incontro porta sempre all’unione con altri ricercatori che a loro volta, sono collegati con altri Fratelli… dalle concezioni sempre più Universali**.

Questo è il metodo di liberazione tradizionale, per passare da una Chorda Fratres minore ad una maggiore.  Dalla Massoneria ordinaria alla Massoneria Universale.

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*«Riconoscendo sarai riconosciuto» – Voglio ricordare nuovamente gli elementi che caratterizzano questo metodo.

Il primo è la rinuncia, profonda e sentita, all’identificazione con quella che viene detta l’iniziazione simbolica, ed alla Gerarchia degli uomini che la dispensa. Questa prima Gerarchia, composta da uomini dalle caratteristiche essoteriche, visibili e concrete, è comunque ritenuta indispensabile al processo di esteriorizzazione dell’ordinamento iniziatico, perché questi possaessere visto dal Profano che la guarda dall’esterno.

Ma quelle similitudini col mondo esterno, la rendono naturalmente inutilizzabile per un passaggio ad un livello superiore. Quindi, il suo abbandono, è considerato un doloroso, ma necessario atto di crescita dell’iniziato.

La solitudine, in realtà, è una fase in cui si concretizza nell’Adepto minore l’abitudine ad interiorizzarsi. Uno sforzo necessario, dunque, che porta con sé l’abitudine a superare ogni ostacolo e difficoltà contando soprattutto sulle proprie forze. Da questa consuetudine nasce l’autocontrollo e con esso la spinta ad una forte alleanza (psichica) con le migliori tra le proprie forze interiori.

Il riconoscimento iniziatico non scaturisce da una formula letterale, da un semplice colpo d’occhio ad un gesto particolare della persona o da una parola inconsueta sussurrata all’orecchio, come avviene per l’immaginario degli iniziati minori.

La Regola del «riconoscendo sarai riconosciuto» che risponde alla Legge dell’Impulso Magnetico (vedi) , si attua per un modo particolare d’osservare e percepire quanto ci circonda.

Pur non entrando nello specifico tecnico di questa Legge, possiamo ricordare come questa corrisponde:

a. – allo scambievole impulso fra anime, fuori e dentro la forma;
b. – allo scambievole riconoscimento egoico;
c. – al fattore che produce il ri-orientamento nei tre mondi di, materia, pensiero, spirito;
d. – alla causa del rapporto magnetico fra un Maestro ed il Gruppo o tra il Maestro ed il suo Discepolo.

Questa Legge ha anche un nome occulto: Legge dell’Unione Polare. Questa, implica il collegamento delle paia d’opposti (polo passivo/polo attivo dell’intero corpo energetico dell’uomo) la fusione delle dualità (animo mascolino/animo femminino, conseguenza dell’attività di pensiero del lobo sinistro e destro del cervello) ed il matrimonio tra tutte le Anime e quella Una ed Universale da cui esse discendono.

Comprendere come il simile riconosce, attraendolo, il suo simile. Un ladro riconosce sempre un altro ladro, come un poliziotto riconosce sempre un suo collega anche in borghese. Un atleta riconosce un altro atleta, un militare un altro militare, un artista un altro artista, un amante un altro amante e via all’infinito. La caratteristica di questo elemento, che ognuno può riscontrare nella propria vita di tutti i giorni, è che il riconoscimento attrattivo tra due simili, pur avvenendo in presenza di estranei (a quella categoria), se lo si vuole, è completamente invisibile e da tutti completamente ignorato. Per analogia, è semplice giungere ad immaginare come questa capacità della vita ordinaria, possa essere utilizzata anche nella vita straordinaria, cioè, in quella che avviene per linee invisibili ad occhi superficiali che guardano ma non vedono.

«……dobbiamo ricordare che ciascuno di noi viene riconosciuto dalla radiosità della propria luce. Questo è una fatto occulto. Più sottile è il tipo di sostanza che costituisce i nostri corpi (guscio eterico, astrale e mentale), e più brillante risplenderà la luce interna. Luce è vibrazione e, il grado dell’iniziato viene stabilito in base alla misurazione della vibrazione, perciò, solo che l’uomo si dedichi alla purificazione dei propri corpi, nulla potrà impedirne il progresso. Via via che il processo di affinamento si attua, la luce interna risplende con limpidezza sempre maggiore, fino a che, quando nei corpi predominerà la sostanza atomica, grande sarà la gloria dell’uomo interno; l’Uomo Reale. Perciò, noi veniamo tutti classificati, se possiamo esprimerci con tale vocabolo, secondo l’intensità della Luce, secondo la frequenza della vibrazione, la purezza del tono e la limpidezza del colore. Quale sia il nostro Maestro, dipende quindi dal grado in cui ci troviamo, il segreto risiede nell’affinità di vibrazione. Ci è stato spesso detto, quando l’appello è abbastanza intenso il Maestro appare. Quando noi costruiamo con giuste vibrazioni e ci intoniamo con giuste note (psichiche) niente può impedirci di trovare il Maestro (essere trovati dal !). La scienza ha già individuato certe onde elettromagnetiche del cervello che variano a seconda che una persona è in riposo o pensa intensamente o è in uno stato di squilibrio psichico…» – Considerator

Questo è un passo nella direzione giusta per poter misurare, strumentalmente, quanto i Maestri e gli iniziati hanno sempre misurato, basandosi sulle proprie percezioni naturali ed investigando su tutti i Centri energetici del corpo (i Chakra). Per non lasciare incompleta questa nota, si può aggiungere che le onde mentali a cui si riferiva Considerator, sono quelle denominate alfa, beta e teta. Non possiamo certo entrare nell’argomento ma, possiamo indicare i due metodi di misurazione, su elettricità e calore, messi in atto dalla scienza.

La prima misurazione clinica certa, è avvenuta con l’introduzione dell’E.E.G. o elettroencefalogramma. L’elettroencefalografia studia i potenziali elettrici originati a livello della corteccia cerebrale e derivati dal cuoio capelluto soprastante. I potenziali sono diversi a seconda delle aree corticali, così nell’adulto normale dalla regione frontale sono registrate onde a basso voltaggio e a frequenza 18/28 cicli al secondo (c/s), ritmo beta; dalle aree occipitali derivano invece onde di 8/18 c/s con potenziale di 38/78 microvolt, ritmo alfa. Notevoli variazioni nascono dallo stato emotivo del soggetto in esame ed anche, dal variare dell’età e particolarmente, dalla maturità del Sistema Centrale Nervoso. La termografia è un telerilevamento delle differenze di temperatura dell’habitat fisio-patologico umano, con l’ausilio di emulsioni termosensibili o presentazione su video elettronico computerizzato, per mezzo di codici di colore. Il rosso, presenza di forte attività energetica (sangue-calore), decrescendo, segue l’arancio, il giallo, il bruno ed il blu che indica un’area particolarmente fredda e di conseguenza inattiva della parte in considerazione. La termografia è anche un metodo d’individuazione precoce di malattie come i tumori che, con la loro presenza, scatenano una reazione “calda” del corpo.

** I Maestri e il cammino della scienza. – Z. Vevina, luglio 1923 –

«…. con strenui metodi di autodisciplina imperniata sulla più pura e squisita spiritualità, hanno saputo evolvere coscientemente in sé, facoltà meravigliose, capaci di dar loro una potenza quasi divina ed hanno deciso di sacrificare le loro possibilità di vita trascendente, per sostenere ed indirizzare altri uomini nel doloroso cammino della loro evoluzione progressiva. Che queste grandi personalità esistano, pochi sono in grado di asserire per diretta e personale esperienza ed il loro appartarsi dalla massa umana è una condizione necessaria per il lavoro ch’essi compiono. Queste necessità, altamente spirituali, di agire secondo leggi diverse dal comune, furono già poste in evidenza dal E. Keyserling nel suo “Diario di viaggio di un filosofo”».

Da un Commentario esoterico: «Adepti, Maestri e grandi Personalità spirituali hanno lottato sino alla vittoria per il dominio sul mondo fisico. Si sono dibattuti in mezzo ai medesimi miasmi, alle nebbie, ai pericoli, alle tribolazioni, alle pene e ai turbamenti della nostra vita quotidiana. Hanno calcato passo per passo tutto il sentiero del dolore, hanno fatto tutte le esperienze, hanno sormontato ogni difficoltà e da tutte sono usciti vittoriosi. Questi nostri Fratelli Maggiori hanno indistintamente crocefisso il proprio sé personale, hanno conosciuta quella estrema e completa rinuncia, che ogni iniziato deve conoscere. Non esiste aspetto di angoscia, non esiste sacrificio, non Via dolorosa da cui essi non siano a loro volta passati ed in ciò risiede la giustificazione e l’efficacia dei mezzi che usano. Conoscendo la quintessenza del dolore, la profondità del peccato e della sofferenza, essi possono regolare esattamente i loro metodi a seconda delle necessità individuali; pure, allo stesso tempo sapendo, com’essi sanno, che la liberazione si consegue col sacrificio della forma materiale mediante i fuochi purificatori. Essi possono agire con mano ferma e persistere anche quando parrebbe che la forma ha sostenuto una sufficiente misura di sofferenza. Possono amare di un amore che è più forte di tutti gli insuccessi perché è basato sulla pazienza e sull’esperienza.

[…] il loro, è un proposito intelligente ed illuminato, ispirato alla cooperazione, in armonia col Piano di Gruppo, Gerarchico, che così s’adegua a quello del Logos Planetario. Infine, sono dotati della conoscenza del potere del suono. Giungere al potere del suono è il senso occulto del detto che, i veri esoteristi possiedono conoscenza, volontà dinamica, coraggio e conoscono la Regola del Silenzio ed allora possono conoscere, volere, osare e tacere».

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