Energia nel Servizio

Scienza ed Esoterismo«L’energia segue il pensiero». Questa è la prima e fondamentale, come pure la più antica regola dell’esoterista.

Energia nel Servizio

a cura di Massimo Mancini

Estratti dagli scritti di Alice A. Bailey e del Maestro D. K.

Cominceremo con la premessa che «l’energia segue il pensiero». Questa è la prima e fondamentale, come pure la più antica regola dell’esoterista. La seconda è connessa alla prima e la prenderemo pure in considerazione. Afferma che «l’occhio, aperto dal pensiero, dirige l’energia in movimento».

I discepoli, durante le prime fasi della loro formazione, sono propensi a considerare l’energia come una riserva od un serbatoio dai quali possono imparare ad attingere, appropriandosi così di una quota di quell’energia ad uso delle proprie necessità, del proprio servizio e del proprio impiego. Ma l’energia è fluida ed in movimento; noi viviamo in un vero mare di forze in movimento, qualificate in innumerevoli modi, condizionate da menti incomputabili, spesso mal dirette, qualche volta saggiamente; eppure tutte trovano inevitabilmente posto nel mentale dell’Uno nel Quale viviamo e ci muoviamo ed abbiamo il nostro essere, all’infuori della Cui sfera di influenza nulla può esistere.

I discepoli hanno usato per eoni le energie e le forze trovate nei tre mondi per fini personali e per favorire i propri principali interessi, qualunque essi fossero. Hanno imparato in qualche modo ad acchiappare ed utilizzare una certa quantità di energia dell’anima, illuminando così la loro via, migliorando la loro espressione spirituale nei tre mondi e rendendo qualche servizio. Cominciano anche ad afferrare il significato della intenzione e del proposito, mentre un programma interiore condiziona lentamente la loro vita quotidiana.

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Imparando a distinguere le differenti energie con le quali entra in contatto, l’iniziato deve padroneggiare le tecniche per fare la distinzione fra:

a. La propria energia o le energie generate come risultato delle sue esperienze acquisite vivendo nel tempo o nei secoli.

b. L’energia del suo raggio che, usata nel giusto modo, condiziona il suo lavoro con e per la Gerarchia.

c. L’energia dell’Ashram di cui egli può disporre quando esplica le attività-iniziate dall’impressione. Nei primi stadi, la definisce energia del suo Maestro, ma successivamente impara che, in realtà, è energia generata dal gruppo del suo Maestro, l’Ashram.

Vi sono altre energie oltre le tre sopra citate che qui evitiamo di esaminare.

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Ogni iniziato è egli stesso un punto polarizzato di energia precipitata; ogni iniziato lavora da un punto di polarizzazione conosciuto ed il suo principale compito è di precipitare l’energia per infondere energia, per stimolare e creare ciò che è necessario in un qualsiasi immediato campo di attività spirituale. L’obbedienza occulta è, in realtà, la capacità di lavorare con queste energie in accordo con il Piano. Egli diventa una parte di un gruppo dispensatore di grande energia.

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In effetti, l’iniziazione è un processo durante il quale all’iniziato viene insegnato come lavorare con l’energia, come usare le energie creative, attrattive e dinamiche, in accordo con il piano gerarchico per favorire la precipitazione del Proposito planetario nel campo esteriore di manifestazione.

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