Gli animali simbolici

Alchimia del FuocoDalla conoscenza alla liberazione mentale, fase 12

Gli animali simbolici – Nascita di una coscienza particolare – Suoni, toni e vibrazioni

Mentre la mente pensa è la coscienza che la rende consapevole di pensare. Senza coscienza, la mente non saprebbe di stare pensando.
Dal canto suo, l’attenzione influenza la coscienza e la concentrazione mentale espande i confini della conoscenza. Quindi, l’interazione tra mente e coscienza è determinante per sviluppare zone di consapevolezza sempre più ampie.

Dalla conoscenza alla liberazione mentale, fase 12

di Athos A. Altomonte

Gli animali simbolici

«Il pensiero sviluppa la funzione e concentrandosi crea una coscienza particolare».

Nascita di una coscienza particolare

Mentre la mente pensa è la coscienza che la rende consapevole di pensare. Senza coscienza, la mente non saprebbe di stare pensando.

Dal canto suo, l’attenzione influenza la coscienza e la concentrazione mentale espande i confini della conoscenza. Quindi, l’interazione tra mente e coscienza è determinante per sviluppare zone di consapevolezza sempre più ampie. Senza dimenticare che tra mente e coscienza ci sono delle funzioni.

«Conoscere se stessi» comincia dall’attenzione che si pone sulle attività di ogni singola funzione. In altre parole, conoscersi significa prendere coscienza di se stessi, collegando le funzioni sottili (pensieri, intuizioni, sentimenti) a quelle fisiche (impulsi, sensazioni, emozioni).

Quando la mente si concentra su una data funzione ne incrementa la vitalità. Il che accresce una zona di esperienza che porta ad un particolare stato di coscienza. Per cui, esercitare una funzione fisica (lavorare, giocare, fare sesso) o di pensiero (parlare, scrivere, studiare) sviluppa le capacità di una particolare coscienza. Ecco che ad ogni funzione corrisponde una consapevolezza speciale.

Tra la coscienza astrale e la coscienza superiore si formano un numero indeterminabile di garduazioni di consapevolezza, che dipendono dalla qualità del lavoro mentale. Si potrebbe dire, perciò, che per maturare una coscienza di alto livello basta spostare l’attenzione su pensieri di livello sempre più complesso e qualificato.

Anche se in senso astratto questa tesi è vera, resta una teoria. Una speculazione affascinante che non fa i conti col fattore umano. Che nonostante la ragione, soggiace agli impulsi della natura inferiore ch’è sostanzialmente animale. Che la mente dovrebbe addomesticare, tarsformandone la spinta energetica in forza di volontà e intelligenza. A questo punto l’interpretazione degli animali simbolici, può soccorrere lo studioso che cerca di sapere come sono gli impulsi animali e soprattutto dove stanno.

Nel mondo antico, forse per non offendere la suscettibilità degli uomini, rappresentavano le passioni della natura inferiore con animali che racchiudessero gli stessi impulsi.

Lo studio del simbolismo astrologico è la chiave di una scienza sottile. Capire la natura dell’animale che dimora dentro ogni l’uomo è importante. Perchè, sarà quell’animale a guidare verso il suo padrone, che non è l’uomo ma l’anima. Questo è il significato dell’ascendente. Mentre l’animale del segno svela le caratteristiche astrali, quello dell’ascendente svela quelle della coscienza sottile.

La psicologia esoterica interpreta il linguaggio simbolico (v. I linguaggiiniziatici) sottraendolo agli schemi ermetici, traducendolo in conoscenza concreta.

Lo studio del simbolismo alchemico e astrologico apre una finestra sulle tendenze mentali, che con perizia possono essere trasformate, e riutilizzate per dare energia a scopi più impegnativi.

Vedremo come.

Suoni, toni e vibrazioni

Il ricercatore può trovare analogie raffinate nel simbolismo tradizionale dei chakra.

La tradizione orientale non si limita a suggerire la natura dell’impulso animale, ma vi aggiunge una sillaba, che risuona il suono particolare di quel centro. Questo permette al praticante di farla vibrare dentro la mente, creando l’intonazione che sollecita il chakra. In questo caso è indispensabile lo studio dei raga, la scala orientale degli armonici, differente dalla scala temperata di 7 note usata in occidente.

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