Chakra, Albero Sephirotico e Suono

Letture d'EsoterismoPer riconoscere le “assonanze” tra l’Albero Sephirotico e i chakra bisognerebbe riconoscere questi ultimi nella terminologia del simbolismo ebraico.

Chakra, Albero Sephirotico e Suono

di Athos A. Altomonte

Non credo sia necessario scomodare la “coscienza cristica” per riconoscere le “assonanze” tra l’Albero Sephirotico e i chakra [riferimento al commento di un lettore, n.d.r.]. Piuttosto bisognerebbe riconoscere questi ultimi, i chakra, nella terminologia  del simbolismo ebraico.

L’Albero Sephirotico è un simbolo assai complesso. Adottato per descrivere 12 universi e le corrispondenti 12 sfere di coscienza dell’essere umano, di cui solo 10 sono quelle “percettibili”. Come anche 12 sono i chakra, di cui solo sette sono preposti alla “dimensione” fisica dell’essere.

L’Albero Sephirotico illustra anche l’Adamo Kadmon (Analogia del sette, Menorah, Caduceo Ermetico e Verga iniziatica): l’Uomo celeste ch’è l’archetipo divino dell’umanità. Una rappresentazione simbolica della sua materializzazione, causa della comparsa dell’Adamo di terra rossa, ovvero l’Adamo terrestre, cioè tutti noi.

Il concetto di correlazione, trasmessoci dalla Dottrina iniziatica, tra le sfere sephirotiche ed i chakra, è il suono (vedi anche I Chakra e il fenomeno sonoro: le loro reciproche relazioni).

Infatti, ogni esistenza diparte da un suono e continua a trattenere in sé una vibrazione energetica che la contraddistingue (qui l’unicità pur nella  complessità, ch’è nota come: sintesi spirituale) e che ricorda il suono archetipo di cui, quella singola nota, è il “riflesso nella materia”. Un riflesso vivente, però, come anche noi tutti lo siamo.

Ciò che “anima” qualsiasi forma è il “moto” (l’attività intelligente) di quella vibrazione energetica ch’è detta : Onda di Vita. Essa sostiene e mantiene la forma fisica ed i suoi attributi (la ragione), finché non cessa di “riflettersi”, per ritirarsi in una  pausa di silenzio (materiale), in cui si accresce, per ri-generare un nuovo tono della stessa nota. Questa, in due parole è l’elevazione della coscienza spirituale.

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