La Via dello Scozzesismo

MassoneriaCome nasce il Rito Scozzese Antico ed Accettato (R.S.A.A.)? E cosa significa Accettato?
Sappiamo che la Libera Muratoria, nella sua forma tradizionale è sorta e si è sviluppata in età medioevale nell’ambito delle “Corporazioni di Mestiere”, assumendo la struttura tipica di una Loggia. Agli albori dell’età moderna, con le profonde modificazioni susseguitesi in ogni ambito della società occidentale, quel ciclo vitale volse al termine, poiché le Logge esistenti, erano oramai quasi interamente composte da “membri accettati”; Fratelli che, pur non essendo del “mestiere”, venivano introdotti nelle Logge, al fine di percorrere la Via iniziatica attraverso la ricerca speculativa.

La Via dello Scozzesismo

di Fiorella Tanzi

Come nasce il Rito Scozzese Antico ed Accettato (R.S.A.A.)? E cosa significa Accettato?

Sappiamo che la Libera Muratoria, nella sua forma tradizionale è sorta e si è sviluppata in età medioevale nell’ambito delle “Corporazioni di Mestiere”, assumendo la struttura tipica di una Loggia. Agli albori dell’età moderna, con le profonde modificazioni susseguitesi in ogni ambito della società occidentale, quel ciclo vitale volse al termine, poiché le Logge esistenti, erano oramai quasi interamente composte da “membri accettati”; Fratelli che, pur non essendo del “mestiere”, venivano introdotti nelle Logge, al fine di percorrere la Via iniziatica attraverso la ricerca speculativa.

Il nuovo corso della Libera Muratoria, evidenziatosi nel 1717 con la costituzione a Londra di una Gran Loggia, sanciva definitivamente il passaggio alla muratoria speculativa, riconoscendosi nei principi dei così detti Antichi Doveri di Anderson. Questa iniziativa ebbe grande risonanza in Europa e trovò un folgorante sviluppo. Ma la quantità, spesso, va a scapito della qualità. Sorse quindi la necessità, in alcuni fratelli iniziaticamente più motivati, di sovrapporre altri gradi per ripercorrere, ad un livello più elevato, i tre gradi simbolici con la costituzione di apposite Camere di Perfezionamento. Così, nel corso dei decenni successivi al 1717, sorsero vari sistemi di “Alti Gradi” rifacentesi ai vari filoni delle tradizioni esoteriche occidentali.

Sorsero molti tipi di Rito, ma il più fecondo e seguito, al di qua e al di là dell’Atlantico, fu il R.S.A.A. che andò sviluppandosi nella prima metà del XVIII secolo, dapprima con la creazione di gradi rifacentesi a questa o quella tradizione, per poi sfociare in un primo organico sviluppo di 25 Gradi nel Francken Manuscript (1760) ed alla definitiva struttura, poi, con lo sviluppo nei 33 Gradi agli albori del XIX secolo, che ancora oggi rimane immutato.

La sua struttura iniziatica e lo sviluppo dei 33 gradi, ne fanno un percorso esoterico teso alla ricerca della propria iniziazione reale.

Il filo di Arianna

È noto che il R.S.A.A. prevede un ordinato sviluppo dal 4° al 33° grado. I significati dell’Ordine composto dai primi tre gradi (Apprendista introdotto, Compagno d’Arte e Maestro Libero Muratore) è, in effetti, ripercorso nel Rito dal 4° al 30° grado in maniera più approfondita: potremmo dire su una voluta più alta della spirale iniziatica.

Dal 4° al 14°, detti Gradi di Perfezionamento, si ripercorre, il Grado di Apprendista;

dal 14° (grado di passaggio), al 18°, detti Gradi Capitolari, il livello di Compagno;

dal 18° al 30°, detti Gradi Filosofici, quello di Maestro, passaggio dal fisico al metafisico, fine dei misteri minori ed accesso ai misteri maggiori con gli ultimi tre gradi, 31, 32 e 33, detti Gradi Amministrativi, ma che dovrebbero rappresentare in realtà l’Ars Pontificia, cioè l’iniziazione Sacerdotale.

Al di fuori di una qualsiasi modalità di cadenza dell’avanzare nei gradi, è da tenere presente che il Rito, nella sua visione speculativa, abbraccia i molteplici campi del sapere umano, tutti in grado di mettere un tassello al mosaico interno. Questi campi o filoni di studio si possono per semplicità presentare in un elenco, non esaustivo, sotto le denominazioni conosciute di Alchimia, Rosacrucianesimo, Cabala, Templarismo, Gnosi ed Ermetismo. Comprendendo l’iniziazione cavalleresca, filosofica, fino alle filosofie orientali.

Tutte queste correnti immesse nel Rito lo fanno sembrare una scatola cinese, tuttavia esse non si sovrappongono, ma si “incastrano” perfettamente, formando una piramide, i cui livelli sono altrettanti livelli coscienziali. Cioè evidenziano stati di coscienza raggiunti (o raggiungibili) seguendo determinati insegnamenti. C’è quindi un disegno che va rintracciato e che forma un progetto costruttivo, in quanto i diversi gradi corrispondono in progressione ad un sempre maggiore livello iniziatico, correlato ad un più alto livello di coscienza e conoscenza.

È detto “natura non facit saltus”, detto che noi potremmo tradurre nel fatto che questa conquista si compie per gradi , come se ogni corrente filosofica, o meglio esoterica, immessa nel Rito, fosse stata messa nel “punto giusto” per permettere ogni avanzamento di livello.

Per chiarire meglio, si può dire che al 4° grado rendiamo cosciente il “lavoro compiuto nei tre gradi dell’Ordine”, lavoro di pulitura e ristrutturazione del nostro carattere, base necessaria per poter andare “oltre”: la consapevolezza della luce che c’è dentro di noi.

I diversi linguaggi

Il Rito è attraversato da differenti linguaggi che riconducono ad altrettante specializzazioni culturali. Qui diamo solo una breve panoramica di ciascuna di queste specializzazioni, che dovranno essere conosciute, anche se, poi, l’approfondimento di questa o di quella è una scelta personale, che risponde alle singole esigenze o al risuonare in armonia con il proprio diapason interiore.

Poniamo innanzi a tutte la Filosofia perché ha rappresentato e rappresenta lo sviluppo del pensiero, e quindi del principio mentale, nel progredire dell’evoluzione umana.

Lo sforzo dell’uomo di spiegarsi tutti i fenomeni che cadevano sotto i suoi sensi, e la ricerca di ciò che era invisibile ai sensi, «le Cause Prime» che forse avrebbero risposto alle eterne domande: “chi sono, da dove vengo, dove vado”.

Questa ricerca si è sviluppata con i rami del pensiero filosofico, dall’estetica alla metafisica, e noi che siamo Operai del Pensiero dobbiamo farci i conti continuamente, perché, come dice Thackeray: “Semina un pensiero e raccoglierai un’azione. Semina un’azione e raccoglierai un’abitudine. Semina un’abitudine e raccoglierai un carattere. Semina un carattere e raccoglierai un destino”.

Il pensiero è alla base di ogni costruzione, che sia fisica o metafisica, individuale o collettiva. E la Filosofia, come evoluzione del pensiero, ha costruito le “Civiltà” passando da Oriente ad Occidente (iniziamo forse a rendercene conto solo ora), perché la sua fiaccola si trasmette di popolo in popolo in ogni era.

L’Alchimia pervade la Massoneria perché è opera di trasmutazione, cioè la trasformazione dell’individuo in Uomo (con la U maiuscola), riportato alla purezza originale, ma con tutte le sue potenzialità sviluppate e rese coscienti.

Di quest’Alchimia Spirituale (che del resto, permea ogni corrente di pensiero che dicasi esoterica) facciamo cenno solo alla parte più evidente data dai colori:

azzurro, nei primi tre gradi dell’Ordine, rosso nei gradi dal 4° al 18°, nero nei gradi dal 19° al 30°, bianco negli Alti Gradi dal 31° al 33° – (va notato come anche altre gerarchie, come ad esempio quella ecclesiastica, vi siano colori differenti, per i vari gradi riservando il colore bianco al vertice della piramide).

La forte influenza biblica, che parte dal 3° Grado con la leggenda di Hiram (che, tra parentesi, molti affermano sia un rifacimento o riadattamento occidentale del mito Isiaco, che sottintende la ricerca dello spirito iniziatico dell’Umanità, perduto man mano che questa, sviluppando sempre più se stessa verso l’esterno, perdeva di vista il proprio senso interiore, lo scopo e la missione, ragion d’essere della sua venuta sulla Terra (discesa nell’incarnazione o nella materia).

In questa parte dei Gradi (4-14) il lungo cammino e le vicissitudini degli ebrei della Bibbia, rappresentano il ri-conoscimento, la ricerca ed il contatto con l’essenza che ci anima, la luce interiore che ci accompagna lungo tutto il cammino massonico, la riconquista della propria interiorità , e vi sono indicati i passi necessari da compiere per costruire il “Tempio del Signore” in modo degno di ospitarLo.

Il movimento R+C si sviluppò nel secolo XII e tendeva, attraverso i processi alchemici interiori, alla trasmutazione universale, cioè alla dissoluzione del Male ed alla purificazione dell’intera umanità attraverso l’Amore. In estrema sintesi, la dottrina di questo movimento era dedita alla ricerca della Verità, alla conoscenza dell’uomo e delle sue potenzialità di evoluzione, e del suo rapporto esistenziale con il divino.

L’Ordine religioso-militare dei Templari fu fondato sul progetto apparente, di proteggere i pellegrini diretti in Terrasanta. Come tutti sappiamo, nel corso degli anni divennero una potenza militare ed economica, con ramificazioni in tutta l’Europa, finché non vennero soppressi nel sangue dal comune accordo del papa Clemente V e dalla mano armata del Re di Francia Filippo IV, detto il Bello. I superstiti si rifugiarono (si “occultarono” proprio come fecero i R+C) in altri ordini per permettere la continuazione ed il mantenimento della conoscenza acquisita in Terrasanta.

La Cabala, o Qabbalah, significa “tradizione”, dalla radice caldea ed araba, ed è un’antica dottrina che rappresenta il sistema mistico ebraico, all’inizio solo orale, che consentiva agli iniziati di comprendere il messaggio occulto delle parole, di avvicinarsi al metafisico, cioè alla conoscenza di Dio, attraverso le emanazioni della Sua Luce. Fondamentale in essa è lo studio delle Sephiroth (l’Albero della Vita) e delle sue interazioni ai vari livelli di vita dell’uomo, fisica, animica e spirituale.

La Gnosi (che non è lo “gnosticismo”, ma il concetto di conoscenza, il metodo attraverso cui procede tutto il cammino massonico, poiché la via massonica non è via mistica, né devozionale, ma si fonda sulla “ragione”), è la conoscenza in generale, (dal termine greco, nella speciale accezione di “frutto della pura intuizione”) che permetterebbe di rispondere alle fondamentali domande: “chi sono, da dove vengo, dove vado”, che l’uomo si è sempre posto.

L’Ermetismo è così definito per il riferimento, tra storia e leggenda, ad Ermete Trismegisto ed alla sua opera fondamentale “La Tavola Smeraldina”, opera incisa con punta di diamante su una lamina di smeraldo. Di essa sono famosi i passi “Ciò che è in alto è in basso; …tutte le cose provengono da Uno”. La dottrina ermetica è per “coloro che sanno”, che cercano e poi trovano… “Quando le orecchie dello studioso sono pronte per l’audizione, vengono le labbra per riempirle di saggezza”.

L’Astrologia non è lo studio del comportamento dell’uomo di fronte all’influenza degli astri, né l’indovinare oggi cosa accadrà domani. Se nel Gabinetto di Riflessione troviamo i simboli di 4 Costellazioni, ed i Templi massonici sono “ornati” dai simboli dello Zodiaco, ciò è la riprova che l’uomo non può pensarsi come entità a sé stante ma come parte del Tutto, non un organismo isolato ma elemento partecipe di un movimento armonico di interazione.

È seguendo le Leggi del Cielo mediante Cicli, Ritmi e Cadenze che l’uomo, che sceglie di percorrere una Via, massonica, o spirituale, trovando l’indicazione giusta per percorrerla, supera gli ostacoli della vita che sta vivendo e raggiunge la propria meta: l’evoluzione, o sviluppo maggiore, della propria coscienza.

Conclusione

Molti si sono chiesti almeno una volta, cosa volesse dire partecipare al Rito (l’attività rituale dei gradi dal 4° al 33°); se vivere tale partecipazione come strumento di crescita o, semplicemente, per seguire una “carriera” che, si considera dovuta per seniority dopo qualche anno di permanenza in Massoneria. Riconoscimenti di grado, per altro necessari a ricoprire mansioni nella scala gerarchica, a volte vissute dimentichi del principio di sacralità , che dovrebbe accompagnare il concetto di Lavoro in qualunque sua forma.

Tuttavia il “Rito” esercita un certo fascino culturale ed attrae i più, al di là delle motivazioni personali. Molti poi scoprono che nessuno può iniziarti a qualcosa, se tu stesso non ti poni nelle condizioni di saper leggere ciò che viene indicato sotto forma di simboli, gesti e parole. È tuttavia giusto che ognuno veda e segua ciò che maggiormente gli è consono e ricerchi ciò che gli necessita, considerato dal proprio punto di sviluppo personale, ma sempre restando all’interno dei principi sui quali la Massoneria fissa i propri limiti esteriori.

Questa è una risposta che ognuno dovrebbe darsi, ed in base alla quale poter poi condurre la propria ricerca.

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