Imago Templi /6.16

Massoneria666 il Numero della Materia

l Numero Sei è il numero della controparte materiale, che riveste l’essenza Spirituale presente nei tre Piani d’esistenza. Quindi 6-6-6 .
La controparte materiale più bassa nell’uomo è il suo Corpo Astrale, con i suoi istinti e le sue passionalità.

Imago Templi /6.16

di Athos A. Altomonte

666 il Numero della Materia

Qui sta la sapienza: chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia selvaggia
poiché è un numero d’uomo; e il suo numero è seicento sessantasei.
Rivelazione 13/18

Il Numero Sei è il numero della controparte materiale, che riveste l’essenza Spirituale presente nei tre Piani d’esistenza. Quindi 6-6-6 .

La controparte materiale più bassa nell’uomo è il suo Corpo Astrale, con i suoi istinti e le sue passionalità.

L’ego inferiore non è di per se malvagio, ma al punto intermedio della sua evoluzione, la presenza nella Forma d’una intelligenza razionalmente e concretamente legata al proprio egocentrismo e non influenzata, né tantomeno illuminata dalla presenza dell’Ego superiore (la Triade) ed alla continua ricerca d’una affermazione sul mondo esterno, può per ignoranza commettere con un atto di errata determinazione, l’atto di aprire la Porta dietro la quale è obbligato (seduto, dicono i testi sacri) il Male (dell’errore).

La malvagità che aggredisce, si instaura e possiede l’anima mortale dell’uomo (il nephesc biblico o corpo astrale), va considerata alla stregua d’una ossessione (vedi i risvolti psicologici e terapeutici dell’ossesso) ed esattamente come tale, trattata e curata.

Semplificando il percorso terapeutico possiamo così affermare:

immaturità = egocentrismo = separazione;

sin qui tutto normale, ma a questo può innescarsi un meccanismo perverso:

smodato senso dell’io + ignoranza+ desiderio di predominio =

atto d’orgoglio-desiderio evocativo del Potere – illusione di Potere e senso di Forza =

Porta del Male-malvagità =

ossessione – schiavitù e caduta dell’uomo

L’Iniziato incontrando un Fr dell’Ordine, lungo quel percorso che viene chiamato la Via della Mano Sinistra perchè porta al versante Nero della Vita, deve intervenire invisibilmente a fratturare con determinazione uno snodo di congiunzione tra quegli elementi (rappresentato nel percorso dal trattino), questo, amorevolmente anche se l’opera sua non è richiesta, ed anche se quel Fr gode momentaneamente d’uno stato d’ebbrezza e di illusoria euforia. Se quel Fr. avesse invece ormai varcata la sponda sinistra, l’Iniziato lo incrocerebbe senza esitazione sulla “Via della Spada”.

Questo il significato che giace velato nel 666, il Numero della Bestia o per meglio dire, della caduta nel puro materialismo della coscienza primordiale (angelica) dell’uomo ormai immemore, nelle controparti inferiori, delle proprie vere origini e che quelle stesse origini ricerca e crede di ritrovare nel passato, della veste materiale che lo ricopre.

Cito da un Commentario, dove l’Iniziato viene definito:

«…colui che ha sperimentato ed espresso il 666 ed avendolo poi trovato vuoto e senza valore, ha lasciato cadere il 6 (la Personalità) divenendo così 66, ritrovandosi così sulla VIA. Più tardi lasciato cadere di nuovo un 6 (la Triade), diviene la perfetta espressione del 6-Forma, lo strumento e l’espressione dello spirito (la Monade)».

Il Numero Sei-Forma, vela con i suoi attributi, la reale triplice Forma interiore dell’Iniziato espressa nella perfezione del Numero Nove.

Ecco quindi che il Terzo Aspetto (l’Attività Intelligente) creatosi nella sua discesa una Veste ed una per ogni elemento in cui si manifesta, divenuto 6 proietta di se stesso in forma d’Esagramma, che nasconde al suo interno quel “Punto di Luce” che ne esprime l’ultimo Aspetto che giunge in manifestazione. L’Energia dell’Aspetto Volontà (I Aspetto).

Ed ecco il 3, divenuto 6, è pronto ad emanare attraverso se stesso l’1.

Questo sviluppo energetico porta alla completa espressione nei Mondi di manifestazione dei 7 Aspetti (energetici) cosmici.

A quel punto può aver inizio l’Opera di riassorbimento di tutto quanto manifestato, ma ad un livello d’evoluzione molto più alto (in vibrazione).

Tutto questo, nella tradizione d’oriente viene indicato con l’espressione «il Respiro di Dio». Espirazione-manifestazione dei Mondi, Inspirazione-riassorbimento dell’Universo. Pausa. E si torna a ripetere l’Opera, ma sempre ad un livello qualitativamente di maggior purezza.

Questo è il metodo d’Evoluzione dell’Universo che si esprime in Cicli-Cadenze e Ritmi (di manifestazione e riassorbimento) del 7 Aspetto cosmico (il Rituale del G:.A:.).

Purtroppo, non posso dilungarmi in maggiori approfondimenti a questo livello.

È bene rilevare come tutti gli argomenti siano in costante collegamento tra di loro; in maniera evidente con quelli passati ed ancora invisibilmente con quelli futuri.

Questo è quanto d’essenziale di questo numero, può contribuire allo sviluppo del nostro lungo ragionamento sui significati esoterici dei Simboli.

Quindi tralascio di citare e, senza imbarazzo, tutta una serie di significati che definirei “mondani” perchè appartengono “alla cronaca” del simbolismo. Concludo questo breve percorso nel Numero Sei con “il Sigillo dei Quattro Evangelisti” e con un esempio per la sua pratica applicazione.

Questo Sigillo emulo del Sigillo di Salomone, ha esotericamenteil valore 6 pur rappresentando exotericamente i 4 Elementi di Natura, raffigurati con i Quattro Evangelisti. Questi, a loro volta, vengono raffigurati nei Simboli d’un Aquila, d’un Leone, d’un Toro e di un Uomo, per una versione cattolica della Sfinge Egizia.

Ma quel Sigillo, come l’Esagramma, ri-vela il Moto delle 6 Energie d’Aspetto emanate dall’Archetipo Uno. E riappare quindi il 7.

Vediamo qui, le rappresentazioni che ci ha tramandato di questo Sigillo Eliphas Levi.

Il Sigillo istruisce il ricercatore sul Moto dell’Energia nei Quattro Poli (energetici) della Materia (Nord, Est, Ovest, Sud, Est, Ovest e Nord), nei suoi elementi come nella Forma, ad immagine e somiglianza del Logos Planetario di cui siamo parte:

Il Sigillo dei Quattro Evangelisti vela molte più informazioni del solo Moto nella Forma, ma noi ci asterremo dal sondare significati che non sono strettamente connessi con il nostro attuale argomento, nella sua prospettiva esoterica legata alla sola Massoneria.

Un esempio pratico, ma da non sottovalutare, sull’uso dell’Esagramma ci viene dal moto dell’Istruzione Occulta agli Adepti Minori, che si sintetizza nella prossima immagine.

Commentiamo in poche parole l’immagine precedente che più d’un simbolo appare per l’Iniziato, come un percorso.

Ormai siamo consapevoli che ciò che distingue nella maniera più evidente l’Iniziato da un uomo comune è la capacità di dominare l’Atto di Volontà a tal punto da renderlo Atto creativo, mutando così quelle regole che per i profani, dominano gli effetti, rendendoli succubi degli eventi che essi stessi hanno causato.

Ma approfondiremo questo concetto nella sezione dedicata alla “Psiche quale primo strumento occulto del Massone Iniziato alla maestranza dell’Arte” (vedi articolo).

L’Iniziato, abbandonate le opinioni scaturite dalle troppo personali interpretazioni sulle Scienze dell’Ordine, apprende ad usare la Volontà per creare quella Tensione (l’energia della Psiche) che lo porta a quella pratica che esotericamente viene detta, il Saper Fare.

Ma pratica di cosa? A questa prima domanda rispondono una selva di interpretazioni alle quali vorrei aggiungerne una anch’io, naturalmente lasciando, come sempre, al libero giudizio dei massoni che mi seguono in questo percorso, accettare o meno questo suggerimento.

Una delle qualità fondamentali dell’Iniziato che intraprende la fase operativa del suo ministero, l’Opera di Servizio a benefizio dell’Umanità, come recitano i Rituali, è quella di “sapersi muovere” (Moto-Opera-Servizio, sinonimi d’Attività Intelligente III Aspetto, vedi) traendo a sé tutti i vantaggi di “conoscere e rispettare” le Regole del Gran Libro di Natura.

Ma anche questa dotta citazione avrebbe il valore di carta straccia se non riconoscessimo che: il Fondamento del Gran Libro di Natura è la comprensione dell’Aspetto Moto nella materia (III Aspetto dell’Energia del nostro Sistema Solare), all’interno come all’esterno di tutte le sue forme di manifestazione nel microcosmo e per analogia nel macrocosmo.

Materia e Forma sono ambedue effetti che derivano dall’attività di quel III Aspetto.

Per consentire l’assimilazione mentale all’Adepto Minore di quella conoscenza, la Scuola d’Iniziazione ha coniato delle Regole (il Gran Libro) basate tutte sulla conoscenza del potere dei: Cicli – Cadenze – Ritmi (di Natura) nel VII Aspetto Energetico (vedi).

Non potendoci permettere di sostare a lungo sull’argomento, che sarete d’accordo con me nel considerare “fondamentale”, aggiungerei per rendere meno generica l’indicazione fornitavi, un immagine ad esempio di come operano cicli – cadenze e ritmi sul piano fisico di due giorni, di due anni o di due vite.

Attenendosi alla regolarità naturale del moto dell’onda di Vita che muove la Natura con la sua spinta evolutiva l’Iniziato vi si armonizza interiormente, mentre al contempo esteriormente regola con essa i propri Tempi di Lavoro.

A questi “tempi dell’Opera”, fanno riferimento molte parabole quando parlando di “vigna”, “campo” o “giardino”, in cui l’uomo di buona volontà coltiva con saggezza e poi coglie nei tempi giusti, i frutti del proprio lavoro.

Ma solo con questo, l’Iniziato non raggiungerebbe la completa comprensione “della pratica del Saper Fare”, che deve necessariamente tener conto anche dell’influsso su “quel Libro”, delle caratteristiche e delle qualità che regolano la manifestazione delle 7 Energie, trasmesse da quelle Grandi Vite del Sistema Solare che sono i Pianeti Sacri, di cui torneremo ad occuparci più avanti.

Quelle influenze sono divenute Regole, anzi più esattamente Leggi, per la Scuola Iniziatica che le ha volute riunire in un testo, conosciuto nei Catechismi minori, con il nome di Libro dei Sette Sigilli. Quel Nome deriva dal Simbolo dei Sette Pianeti Sacri, ognuno dei quali sovrintende ad un gruppo di Leggi.

Tornando all’ultimo diagramma, l’Iniziato giunto attraverso i mezzi di cui abbiamo appena parlato, al Saper Fare, scopre in se le capacità di Poter Fare una parte del Piano generale, attraverso l’uso dell’Attività Intelligente.

Ma la domanda da farsi è, dove convogliare quell’attività personale che il Servizio all’Umanità o più modestamente ai Fratelli, richiede?

Se quell’Iniziato sceglierà di “illuminare” una delle tante opere nel mondo profano uscirà da quello schema per conseguirne uno personale.

Se vorrà invece dedicarsi ai Fratelli, rimarrà nel Tempio, ma non potrà che divenire un maestro di saggezza. Non vi è alternativa “reale” in un Sistema Iniziatico per coloro che, giunti alla propria maturità interiore, volessero rimanervi ad operare.

Ecco allora, che quel maestro, rimasto sul Sentiero, creerà un’accelerazione progressiva nell’avanzamento del Fratello a lui affidatosi. Quell’accurata selezione di conoscenze e moralità, lo porteranno, sotto una guida esperta, ad intraprendere il cammino del Voler Fare, sempre di più e sempre meglio per la propria crescita iniziatica.

La costruzione del proprio Tempio interiore.

Abbandonata la Via passiva del ricevere, il Fratello sarà spinto gradatamente sulla Via Attiva del ricercare, apprendendo via via l’uso della volontà.

Quando poi giungesse, con l’uso costante di tutto il materiale raccolto:

a) quello offertogli dal suo maestro e quello raccolto tramite lui, b) tutto il materiale derivato dalla lucida conoscenza dei 33 livelli della Piramide Iniziatica, c) delle conoscenze che con tutti quegli argomenti interagiscono, d) tutto il materiale che da dentro se stesso saprà trarre, frutto dell’elaborazione profonda e completa di quanto appreso,

a realizzare quella sintesi di conoscenza ed intuizione che simbolicamente è il Tempio Interiore, quel Fratello grazie a sé stesso, al suo maestro ed all’invisibile Sentiero Rituale celato nel Pavimento del Tempio, avrebbe realizzato un’Opera nota a pochi tra i suoi stessi Confratelli.

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