Aura e Servizio all’Umanità – Premessa indispensabile

Alchimia del FuocoConcentrarsi ad osservare cosa succede dentro noi stessi parrebbe un processo introverso ed egocentrico, ma è un metodo virtuoso per crescere. Sapere come siamo fatti in profondità è la via additata dai grandi Iniziati per liberarsi dalle soggezioni (mentali) del mondo fisico. Un cammino che comincia dall’instaurare un dialogo con se stessi. In fondo porsi domande non significa soltanto cercare risposte, ma imparare a conoscersi di bene in meglio. Ma per farsi buone domande bisogna sapere con esattezza cosa domandarsi. Per questo serve una buona cultura che, partendo da una educazione formale, sappia insegnare come sviluppare ogni capacità interiore.

Aura e Servizio all’Umanità – Premessa indispensabile

di Athos A. Altomonte

«…c’è una connessione tra l’Aura e il Servizio per il Bene e il Progresso dell’Umanità? »

Prologo

Come non è possibile raggiungere una meta lontana senza attraversare gli spazi che da essa ci separano, è impossibile rispondere a questa domanda senza conoscere i diversi livelli di coscienza che, dalla partecipazione fisica, ci portano a vivere il senso della coscienza superfisica.

Ogni stato (livello o piano) di coscienza comporta un modo differente di sentire se stessi ed il servizio che rendiamo, anche inconsapevolmente, a cominciare da quello di chi si riconosce solo nelle caratteristiche del corpo fisico. Dapprincipio la nostra identità è quella del corpo, poi, evolvendosi, la mente fisica comincia a percepire di essere qualcosa di più di un complesso di organi, ponendosi delle domande sul senso della vita e del proprio destino.

Dall’esterno ci arrivano speranze, utopie, mai certezze. Perchè nel mondo esteriore tutto scorre, finisce e si trasforma. Un paradigma di morte, insomma, dove sull’esistenza non si troveranno mai risposte certe. Allora ci si dirige altrove, magari concludendo che ciò che cerchiamo è dentro noi stessi.

Concentrarsi ad osservare cosa succede dentro noi stessi parrebbe un processo introverso ed egocentrico, ma è un metodo virtuoso per crescere. Sapere come siamo fatti in profondità è la via additata dai grandi Iniziati per liberarsi dalle soggezioni (mentali) del mondo fisico. Un cammino che comincia dall’instaurare un dialogo con se stessi. In fondo porsi domande non significa soltanto cercare risposte, ma imparare a conoscersi di bene in meglio. Ma per farsi buone domande bisogna sapere con esattezza cosa domandarsi. Per questo serve una buona cultura che, partendo da una educazione formale, sappia insegnare come sviluppare ogni capacità interiore.

È un processo lungo, ma il dialogo interiore può diventare tanto profondo da illuminare la mente dell’idea di essere l’espressione di una anima vivente. Un’idea, questa, che accende la mente facendo cambiare la sua prospettiva di servizio che, se prima era concentrato sulla soddisfazione dei bisogni fisici, diventa ora la ricerca di una identità sottile al momento soltanto percepita. E attraverso l’apprendimento dei misteri interiori la coscienza illumina la mente, producendo quel risveglio chiamato Iniziazione.

Le possibilità di rendersi utili, perchè questo vuol dire servizio, non si restringono al concetto di migliorare se stessi. Ci sono altri aspetti da considerare. A partire da quello che, inconsciamente, tutti rendono all’esistenza del pianeta (v. coscienza astrale).

Nella fase più evoluta la coscienza non concepisce l’umanità solo come una moltitudine di uomini diversi, ma come gruppi di anime discendenti da un’unica coscienza cosmica. Questo fa maturare un servizio di tipo davvero straordinario, che si avvicina a quello sovramondano di concezione spirituale.

Concludendo, i livelli che la coscienza attraversa durante la sua espansione dalle sensazioni fisiche a quelle più sottili costituiscono il percorso chiamato sentiero iniziatico, che cercheremo d’illustrare con questo lavoro.

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