Lo Yod primitivo è appoggiato su nove pilastri che lo sostengono.Questi nove pilastri sono disposti nelle nove direzioni del mondo. Sono disposti in linee rette,Tre in ogni direzione ed uno al centro.Questi tre punti disposti in quadrato fanno nove, che in realtà non sono che otto.Sono i troni del sacro Yod.
Imago Templi/6.19
di Athos A. Altomonte
Il Numero Nove, la perfezione.
Lo Yod primitivo è appoggiato su nove pilastri che lo sostengono. Questi nove pilastri sono disposti nelle nove direzioni del mondo. Sono disposti in linee rette, Tre in ogni direzione ed uno al centro. Questi tre punti disposti in quadrato fanno nove, che in realtà non sono che otto. Sono i troni del sacro Yod.Libro dello Zohar II/180
Nove è allora il numero delle forze che sorreggono il sistema di manifestazione d’ogni Forma ed il loro itinerario al suo interno, come viene mostrato dalla Cosmogonia Arcaica. Possiamo visualizzare questa cognizione sacerdotale e scientifica, che ci giunge dall’antichità, col Sigillo di Apollonio di Tiana che vediamo qui di seguito.
Le lettere nella prima immagine si riferiscono ai punti cardinali che sono “le 9 direzioni del mondo” citate nel Libro dello Zohar ebraico, mentre i numeri indicano le qualità e le caratteristiche di quelle energie.
Questo rimane il concetto del Quadrato magico (4, la Forma ed i suoi elementi), che descrive il modo (il moto) di procedere nell’Opera Ermetica.
L’Adepto raggiunge la capacità di muoversi, nella sua opera personale, sulla grande onda di Cicli-Cadenze-Ritmi della Forza sistemica Planetaria. Scherzando dico spesso che l’Iniziato, acquisisce lo spirito del Surfista riuscendo così a fluttuare avanzando, sulla spaventosa potenza dell’onda oceanica, di cicli, cadenze e ritmi della Vita.
Il Quadrato magico che abbiamo or ora citato, rappresenta non solo tutte le energie presenti nei 9 livelli della Forma in manifestazione (Materia Spirituale, Animica, Mentale, fisico-concreta ed i loro attributi), ma consente all’esoterista il computo delle interazioni ch’egli voglia apportare con l’uso di quelle energie alla sua opera, distinta, ma non separata dall’Ordine di Natura (vedi il Sigillo del Fuoco Cosmico nel capitolo dedicato al numero 6). In aggiunta, se è vero che attraverso il numero l’uomo può giungere a concretizzare varie forme di suono, è anche vero che attraverso quel Quadrato, è possibile decodificare i significati delle lettere dell’Alfabeto ebraico e dei Simboli che molti studiosi esoterici e della Kabbalah vi hanno inserito, sino a formarne un Codice che trasmetta in completa sicurezza e al coperto da occhi indiscreti, i segreti della tradizione Sacra che si sono ad essi svelati dopo lunghi e tormentosi anni di studio e di ricerca. I frutti quindi di una vita di operosità iniziatica.
Non senza provocazione, ci siamo ricondotti con il nostro ragionamento d’innanzi alla Porta, ancora chiusa, del Suono. Questo sperando che qualcuno di noi, trovandocisi continuamente d’innanzi, voglia prima o poi aprirla ed entrare nell’Aula d’apprendimento dei Misteri Maggiori.
Ma essendo quella scelta frutto d’un atto voluto per libero arbitrio del Fr., ripropongo il Teorema:
È comprensibile come attualmente il Fr. massone, viste e considerate le capacità e le qualità espresse da certi vertici gerarchici distaccatisi dai Precetti della Massoneria Bianca, possa ignorare del tutto argomenti ed implicazioni di carattere esoterico, filosofico ed iniziatico connaturati nel pensiero, nello spirito e nella tradizione della sua Istituzione.
Ciò nonostante, l’esempio di basso profilo che gli si proietta da certi confratelli d’alto grado non dovrebbe influenzare a lungo quell’Adepto. Se egli ha bussato alla Porta del Tempio, dopo aver maturato in sé quelle qualità che fanno del suo massonismo, una vocazione a quella libertà figlia d’una completezza intellettuale sulla Via dell’Iniziazione, dovrebbe saper trovare in sé stesso l’istinto d’orientamento che lo renda capace di discriminare quanto falso ed inutile dal reale e costruttivo.
È quindi attraverso l’analogia e la comparazione, che impariamo la coesistenza di strette relazioni fra tutti quei tanti argomenti all’apparenza estranei fra loro ed a volte, anche se non assolutamente ignorati, considerati “leggendari” da chi sarebbe istituzionalmente preposto a trasmetterli quegli insegnamenti, e a fornirle quelle risposte; implicite ma non esplicite, nelle forme tradizionali dell’Ordine come del Rito.
Vediamo ora assieme, se quanto appreso ha un senso reale per la scienza attuale;ho sottolineato in questo paragrafo il moto dell’energia nella Forma ecome questi era riconosciuto dalle antiche tradizioni. Allora sempre seguendo per analogia le relazioni tra gli argomenti, trattati in modo ragionato, prendiamo in considerazione altre immagini ed il loro significato. Questo senza dimenticare che, se le nostre considerazioni per il momento potrebbero essere sufficienti come indicazione di massima, sarà poi cura del lavoro personale d’ogni Fr. massone definire completamente l’area e, riempire di conoscenza tutti quegli spazi resi evidenti da questa ricerca comune.
Iniziamo dal Livello di: Forma-Numero-Moto-Suono – 3° livello.
Questo antico documento cinese, come il suo analogo indiano, che ho proposto in precedenza per illustrare le posizioni dei gangli energetici chiamati Chakra, dovrebbe aiutarci a formare un’idea non precisa ma almeno definita di come l’antica scienza di ogni popolo è stata sempre conscia di come l’energia nobile, eterica ed ignea, si muovesse, vivificandola, nella Forma materiale del microcosmo Uomo. Ma attenzione, come l’uomo si rivolge al più vasto (per lui) considerandolo “macrocosmo”, a volte dimentica che lui stesso è un “macrocosmo ed universo infinito” per tutte quelle molteplici vite organiche ed energetiche che vivono in lui.Ed è solo in questo, che lui, l’Uomo, è simile a Dio.
Se dovessimo interrogarci sul valore iniziatico dei nostri argomenti nello spirito dell’Ars Pontificia, come abbiamo letto nel breve commento precedente, ci apriremmo d’innanzi finestre su spazi infiniti, ma questo non sarebbe saggio se prima non prendessimo coscienza “della vita e del moto nella materia che riveste il nostro essere, Entità metafisiche ed eterne”.
Non farebbe comunque male se nel frattempo, ci cominciassimo più realisticamente a considerare un universo, per le molte vite e non solo organiche che dimorano in noi, di cui non abbiamo ancora coscienza ma della cui evoluzione siamo responsabili. Come siamo responsabili con i nostri gesti, le parole ed i pensieri, degli effetti creati non solo sul piano fisico degli eventi, ma anche sui piani di quelle energie. Suono, pensiero e più su(di vibrazione e non di altezza) quello spirituale, sono da considerarsi mondi (abitati) a tutti gli effetti, che noi con il nostro agire abbiamo il potere di influenzare, come essi lo hanno su di noi.
Ma questa responsabilità è prematura per il livello d’iniziazione che riusciamo oggi generalmente ad esprimere.
Quindi continuiamo a concentrare la nostra attenzione sull’aspetto esterno delle Scienze Iniziatiche, di Forma e Simbolo, nella loro interpretazione esoterica d’Archetipo universale.
Per questo resteremo nel considerare le energie nobili che ci vitalizzano, su quelle dei piani eterici e mentali (Elemento Aria) rinunciando per ora, a considerare quelle del nostro piano animico e monadico, che nonostante la nostra insipienza (dell’ego inferiore) nei loro confronti, pur sempre continuano ad agire per raggiungere i fini a cui sono stati preposti. L’evoluzione del Regno umano.
La fisica ci fornisce immagini di concetti assai eloquenti che se collegati al documento indiano e cinese proposti prima, ci fornisce per analogia un primo ponte tra scienza ed esoterismo nella similitudine di come l’energia del cosmo, vitalizza la Forma del Pianeta come la Forma dell’Uomo. Potremo forse comprendere meglio perché viene da sempre affermato in chiave ermetica che la Forma (passiva) dell’uomo è figlia della Madre Terra (passiva anch’essa) e come essa rimasta vedova (ogni Forma lo è) ricerca nel Matrimonio Celeste (con lo Spirito, la Monade-Padre), la sua identità perduta, come perduta è la Parola che la illumina (Monade=Padre=Suono, I Aspetto – la Volontà, che appare in ogni Forma all’ultima Iniziazione. Nelle precedenti opera la Luce, il Figlio=Anima, II Aspetto Amore e Saggezza. Il Colore è l’Elemento in cui opera quell’Entità chiamata dai Mistici occidentali Spirito Santo o III Aspetto Trinitario, l’Attività Intelligente).
Un esempio di moto intelligente dell’energia nella materia, è dove sono riscontrabili contemporaneamente Canoni geometrici, matematici e sonori.
Abbiamo in questa immagine, alcuni “prototipi” dei linguaggi, che l’energia usa per “interloquire” con la materia che penetra e rende viva armonicamente attraverso il proprio moto “intelligente”, che coordina e geometrizza tutti i livelli di manifestazione, anche i più estranei tra loro come lo spirituale ed il piano fisico. Le forme sonore di quei molti linguaggi sono le matrici del, Lambdoma, come definito da Pitagora. Un sistema per calcolare i suoni ed i loro intervalli. Le matrici del Lambdoma sono evidenziate dalla scienza con l’uso dello spettrografo, come riportato nelle immagini qui sopra. Il medesimo modo d’interloquire, tra energia cosmica e materia, è riscontrabile naturalmente nell’Uomo come nel Pianeta. Questa è la prima chiave del precetto iniziatico “come in alto è in basso” enunciato da Ermete Trismegisto.
Se l’immagine precedente distingueva i molti “linguaggi particolari” che l’energia assume per “interloquire” con le “varie densità” della materia in cui deve operare, nelle prossime due, create dal Prof. Donald Beaman, daremo un’occhiata al “linguaggio universale” che quell’energia usa nel suo “dialogo” col Pianeta Terra. In questo caso la “forma sonora” usata è quella che noi concepiamo come la più avanzata, la spirale o moto elicoidale. Questa è la forma del moto, che riscontreremo in tutte le forme ed a tutti i livelli (di vibrazione).
Abbiamo nelle immagini in alto la rappresentazione bidimensionale d’una realtà tridimensionale. La griglia energetica che si estende su tutta la superficie del Pianeta Terra è mostrata nella prima immagine. Sulla seconda, la prospettiva è vista dall’osservatore come se egli fosse sulla verticale del polo.
Qui a fianco viene mostrato un tassello particolare della griglia terrestre. La scienza è oggi in grado di calcolare sia il moto orizzontale che quello verticale dell’energia del pianeta. Questo rende possibile considerare anche al profano, la Terra non come un “oggetto” a sé stante e distaccato nel suo microcosmo, ma come l’energia che la sostiene sia un concetto fluido, presente nelle stesse qualità anche se con differenti caratteristiche in tutto l’universo e che trascina con se nel suo riflusso, spore di tutto quanto ha attraversato.
Volendo sviluppare ulteriormente questo pensiero nel riconoscimento delle antiche tradizioni, il Fr. potrebbe partire per la sua ricerca particolare da alcune semplici considerazioni.
Vediamone alcune.
Ogni Tempio (o Cattedrale) è sempre stato innalzato al centro d’un incrocio di due correnti positive di forza (+).
Ogni Tempio è sempre orientato allo stesso modo e cioè verso il Sole.
Ogni Tempio o gruppi di Templi sono sempre posti perpendicolarmente ad una stella particolare o ad un gruppo di esse. Prendiamo un esempio a noi prossimo: unendo con una linea ideale le Commende Templari in terra di Francia, avremo tracciato l’esatto contorno della Costellazione del Cigno che le sovrasta.
Le indicazioni di questa realtà, forma-energia, presente in ogni rappresentazione del Sacro, dal Simbolo ad ogni struttura elevata in nome suo. Sono costanti ed innumerevoli e con i medesimi valori di significato ed interpretazione in tutti i manufatti dell’uomo, ideati per manifestare il concetto d’infinito, al di sopra dei linguaggi e delle abitudini popolari.
Un esempio di questo linguaggio universale è in occidente il Tempio di Stonehenge, che tra i molti ricercatori, l’inglese Alfred Watkins ha contribuito con la sua opera a renderne maggiormente espliciti i significati simbolici legati al Sole velati nella sua forma.
Un altro ricercatore inglese, John Michell ha indicato la presenza nella pianta matematica di Stonehenge, della Nuova Gerusalemme come descritta da S. Giovanni. Si riaffaccia quindi l’analogia di Sole-Spirito universale
Non possiamo ripercorrere in questo paragrafo tutto il procedimento di rilevazione topografica e la sua traduzione in numeri usati da quei ricercatori e di cui uno spaccato è ritratto nell’immagine qui sopra. Posso però riportare in tutta lealtà la conclusione di quella ricerca, che terminò con il ritrovare i numeri magici del sole nel: 36, 111, 74, 370 e 666, che chiunque potrà sviluppare autonomamente.
Al Fratello che avesse avuto la cortesia di seguirmi sin qui, proporrei prima di rinnovare il ponte che collega per analogia i concetti maturati col Numero 9 e le immagini che li esprimono, poi di seguirmi nell’ultimo sforzo che gli chiedo per questo paragrafo.
Considerando il Tempio come Forma, potremmo avvicinarci a considerare davvero la costituzione d’un Eggregore (il Vortice) nel Corpo dell’Ordine. Infatti gli uomini che vivono quella Forma come fossero suoi Centri d’energia e le relazioni tra loro come un’invisibile geometria, sono paragonabili a quei centri e a quelle relazioni che ritroviamo nel corpo umano come nel Pianeta.
Ora se questo fosse chiaro, al Fratello non mancherebbe che con l’aiuto d’un maestro, imparare a riconoscere i rapporti delle giuste relazionitra i Centri di quelle energie e la loro attivazione rituale in quel luogo (Geometria-Energia-Moto-Suono)e, potendolo fare nel Tempio a maggior ragione potrebbe comprendere come poterlo fare in sé stesso. Tendere all’illuminazione della propria Forma attraverso la forza della Psiche, sino a raggiungere la massima attivazione dei propri campi radianti d’energia. Campi o sfere d’energia che rendono possibile la vita e la costituzione d’ogni Corpo dell’uomo, dal fisico sino all’animico ed oltre. Elevare la qualità di quell’energie in quei campi, significa di conseguenza elevare anche le qualità di quei Corpi, questo è il senso minimo da dare alla Legge d’Evoluzione applicata sui Mondi di manifestazione.
Il Numero 999, l’Iniziazione perfetta.
Come ho già avuto occasione di affermare, per la scienza esoterica il Corpo denso non viene considerato un “Principio” a sé stante.
Quindi considerando il massimo sviluppo ad ogni livello dei tre Ternari di Triade Monadica (lo Spirito), Triade Animica (l’Anima) e Triade Fisica (la Personalità) si presenta all’osservatore la struttura dell’Iniziato perfetto, che assume il valore numerico di 9-9-9 nell’espressione geometrica riportata nell’immagine precedente (9+9+9=27=9).
Nel prossimo lavoro dedicato alla visitazione in chiave esoterica dei Cerimoniali massonici, dipaneremo in modo chiaro, anche i significati espressi nei tre livelli contenuti nel Corpo Monadico e nel Corpo Animico.
Mi chiedo perché non potremmo a questo punto del nostro percorso, considerare l’analogia che lega anche quest’argomento, alla tradizione dei FF. d’oriente.
Il Centro energetico (Chakra) che per ultimo si apre completamente, superata la Terza Soglia d’Iniziazione, è quello della testa.
Questo Chakra o Ricettore maggiore è retto da 7 nuclei minori, che emanano in lui l’armonia delle 7 energie d’Aspetto, espressione delle 7 qualità dei Logoi Planetari. Ora posso aggiungere che, per la tradizione d’Oriente la qualità d’ogni Logos è collegata con un Ponte interattivo, ad una delle stelle dell’Orsa Maggiore (i 7 Rishi dell’Orsa Maggiore).
Ma affronteremo questo concetto, nel viaggio che effettueremo attraverso la Volta Stellata del Tempio. Per ora ci limiteremo a rilevare due analogie che mi appaiono rilevanti.
Al terzo livello d’iniziazione, questo Chakra riceve l’impulso per la sua massima espansione e sviluppa a pieno la capacità dei suoi 999 petali (energetici) egli è infatti chiamato, semplificandone la dizione, il Chakra dai mille petali.
La seconda analogia evidente la troviamo nei Ponti che uniscono i tre livelli (qualitativi) di manifestazione.
Per mantenere termini occidentali di riferimento, definiremo il Sutratma orientale, come il Ponte d’oro (solare) che permette la comunicazione tra la Monade e l’ultima delle sue espressioni manifeste, la Forma fisica.
L’illustrazione mostra il Ponte dell’Antahkarana visto dal ricercatore C. Hills come spirale sonora.
Mentre l’Antahkarana è per l’iniziato occidentale il Ponte d’argento (lunare) che si costruisce per condurre la propria Personalità, volta dopo volta, ad integrarsi con la Luce (la logica) dell’Ego.
Questo porta alla Fusione dei primi Tre, Triade, Mente e Personalità, nella Via Solare delle Iniziazioni Maggiori, sino a trascendere ogni concetto di Forma concreta nella Fusione dei Tre restanti, Monade-Triade-Psiche.
Tutto questo avviene nel campo “vibrante” dello Spazio che contiene ogni manifestazione.
Il Numero Nove ed il suo sviluppo il 9 9 9, si ritrovano nella geometria dei tre triangoli che reggono l’Albero Sephirotico, allo studio del quale ci stiamo indirizzando.
Ed ecco come questo passaggio d’energia attraverso la rappresentazione dei tre triangoli di: Materia, Pensiero, Spirito, ovvero, Triade Personale (bioenergia), Triade Animica (subatomica), Triade Monadica (atomica), ci riporta anche attraverso il linguaggio scientifico, a quella prima Chiave d’interpretazione che è l’introduzione dell’iniziato all’uso universale del Caduceo Ermetico.
Questa prima immagine mostra come la scienza illustra il moto dell’energia attraverso un campo magnetico. Nota come i vettori elettromagnetici rappresentati da frecce, avanzando creano col loro moto delle croci con braccia verticali ed orizzontali simili ai simboli mistici.
Ancora un’immagine dove è apprezzabile la forma sinusoidale dell’energia in moto. Da notare come il ganglo energetico sia creato dall’incrocio di tre correnti, due dinamiche positiva-negativa ed una magnetica come avviene per un Chakra lungo la spina dorsale dell’uomo. Medesima è l’interazione “Sacra” tra le Tre Colonne velate nel Pavimento sul piano orizzontale del Tempio Massonico.
Quest’ultima immagine sintetizza i significati delle due precedenti oltre che a riproporre il Simbolo di Colui che è attraversato, senza ostacolo dall’Energia divina. L’Iniziato al Servizio dell’umanità (vedi anche il Segno di Hiram).
Per i maggiori cabalisti del passato, Malkuth non rappresenta propriamente una Sephirà nel valore integrale dato alle altre.
Questa affermazione di eminenti Rabbi, si realizza con quanto abbiamo già avuto occasione di considerare; il corpo denso dell’uomo non rappresenta un Principio puro, ma una aggregazione di Principi Elementalitratti dai Regni a lui sottoposti: l’Animale, il Vegetale ed il Minerale.
I Catechismi minori convergono nel convincimento naturale che il Regno Umano inizia dal mondo del desiderio, il Corpo Astrale (psichismo inferiore) sino a raggiungere, evolvendosi attraverso l’intuito (psichismo superiore) che rappresenta la controparte evoluta dell’istinto animale umano, il confine tra sintesi intellettuale ed Ego.
Ma sarà l’Ego che compirà l’ultima opera d’adombramento della Personalità, rendendola da “fissa nella Luce” ad “un Punto di Luce” nell’Iniziazione Maggiore che attende il Fratello Maestro, oltrepassato l’Abisso di Da^ath, la Trasmutazione iniziatica.
Ma ora affrontiamo assieme la parte più occulta delle caratteristiche del 9 e dei 9-9-9: il Suono e l’introduzione alla Parola Perduta della Tradizione.
Tre sono i suoni che riempiono lo spazio della manifestazione ed il loro “fluire” in essa, sono i Ponti di cui tanto si parla nei Catechismi dei Misteri Minori.
Con la tradizione d’oriente e d’occidente questi Due suoni + il moto da loro prodotto (3), vengono rivestiti con le seguenti parole: dal Suono radicale OM, la sacra Sillaba, , (I e II Aspetto) nasce dall’articolazione simbolica di AUM. Questi racchiude i Due suoni fondamentali + il Loro Moto (forma illusoria perché variabile), il I, II e III Aspetto, che rappresentano le Tre Triadi ricordate all’inizio di questo paragrafo.
AUM che con il tempo diviene Amen ed Eimen nei paesi anglofoni, viene espresso nel prossimo diagramma:
Questo Simbolo tratto dalla Cosmogonia Arcaica, fu assimilato in tempi recenti dalla neonata Chiesa d’occidente e trasformato con un’asimmetrica operazione d’ingegneria fonetica in un Ave OMaria, inno al nome della madre del Maestro Gesù.
In realtà AUM è una trasposizione simbolica d’un insegnamento occulto, riservato nelle ere trascorse, ai soli Iniziati del Tempio, per cui il vero nome occulto dell’Iniziato è composto di tre suoni (più esattamente due suoni più il moto vibratorio che li manifesta). Il primo per effetto di risonanza del III Aspetto nella Materia, il secondo per effetto del suono dell’essenza animica ed il terzo per effetto del suono dell’essenza monadica.
Con la presenza contemporanea, attraverso il Ponte dei tre suoni essenziali nell’Iniziato, costui raggiunge l’emissione nella materia del Suo “Nome” occulto e pronunciando quel Nome (emettendo quel suono), pur rimanendo nella materia, Egli raggiunge “l’attenzione” del G.A. suo Creatore, effettua le alleanze nei Piani intermedi e pone il Suo dominio nei Piani inferiori.
Non credo sia difficile per il Fr. massone, interpretare questo precetto occulto, che vela il giusto senso da dare alla Parola Perduta ed infine ritrovata.